Teatro pedagogico, quanto è importante nel processo educativo

Opportunità e benefici della drammatizzazione nel percorso di crescita. Per riconoscere la propria identità e unicità. Fin da piccoli.

  • La drammatizzazione svolge un ruolo di rilevanza nel percorso di crescita perché offre benefici sullo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e linguistico.
  • Il teatro Testoni Ragazzi ha l’obiettivo di infondere nei bambini e nelle bambine il rispetto. A partire da questo è possibile vivere un luogo partecipato e inclusivo.
  • Scenikalab dà vita al teatro pedagogico. Oggi, creare progetti con una funzione pedagogica, significa avere già integrato in essi il concetto di sostenibilità ambientale.

Oggi viviamo in un’epoca in cui ci è richiesto di essere iperconnessi, di mostrare chi siamo e cosa facciamo, dimenticandoci spesso l’importanza di dare valore a ciò che sentiamo, che percepiamo, all’ascolto interiore che ci fa comprendere chi siamo veramente. La nostra società ci chiede di essere prestazionali, di vivere rincorrendo obiettivi, traguardi attraverso un modello di competitività che ci porta a sentirci sempre “più” o “meno” dell’altro. Le bambine e i bambini così si trovano a nascere e crescere in un tessuto sociale impregnato di antagonismo, apparenza e illusione. È importante quindi, ora più che mai, dedicare loro attenzione e tempo di qualità per accompagnarli in un percorso di crescita dotato di un buon bagaglio emotivo, di una conoscenza di sé profonda così da offrirgli l’opportunità di vivere una vita più consapevole. Una vita immersa in un processo in cui l’individuo si evolve consapevolmente. Di questo percorso educativo, oltre che la famiglia e la scuola, ne fanno parte svariate realtà tra cui la musica, gli sport non competitivi, la meditazione, lo yoga e il teatro pedagogico.

Proprio il teatro svolge un ruolo di rilevanza nel percorso di crescita perché offre una varietà di benefici che influenzano positivamente lo sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e linguistico dei bambini.

Fare teatro nei primi anni della nostra vita è un’occasione unica per sperimentarsi a livello fisico ed emozionale. Il teatro è un luogo neutro, privo del giudizio degli altri. È luogo di libertà espressiva che permette ai bambini e alle bambine di riconoscere una propria identità e nello stesso tempo riconoscere la propria unicità.

– Bruno Cappagli, direttore artistico del teatro Testoni Ragazzi di Bologna

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Fare teatro aiuta i bambini ad aumentare la fiducia in se stessi, ad accettarsi per quello che sono e riconoscere le proprie emozioni © iStock

La funzione della drammatizzazione

La drammatizzazione si presenta come uno strumento di fondamentale importanza per lavorare su diversi aspetti della personalità in quanto consente:

  1. Espressione creativa. Il teatro offre ai bambini l’opportunità di esprimere le proprie emozioni, idee e fantasie. La drammatizzazione stimola l’immaginazione incoraggiando a pensare in modo creativo.
  2. Sviluppo delle abilità linguistiche. Partecipare alla teatralità aiuta i bambini a migliorare le loro abilità verbali, memorizzando testi, imparando a pronunciare correttamente le parole e ad utilizzare espressioni facciali e corporali creative.
  3. Crescita sociale ed emotiva. Il teatro incoraggia la collaborazione, la comunicazione e la condivisione. Attraverso la recitazione e la rappresentazione di ruoli, i bambini imparano a lavorare insieme, a sviluppare l’empatia e a comprendere le emozioni degli altri.
  4. Aumento della fiducia in se stessi. Fare teatro può aiutare i bambini a superare timidezza e paure, ad accettare se stessi così come sono, attraverso un percorso di conoscenza del proprio sé imparano ad ascoltarsi e a riconoscere le emozioni che pervadono il corpo. Questo è un processo per sentirsi vivi, percependo il proprio stato dell’essere.
  5. Potenziamento delle capacità cognitive. Il coinvolgimento nel teatro richiede ai bambini di usare la loro creatività e di pensare in modo critico. Devono imparare a risolvere problemi, a prendere decisioni e a pensare in modo flessibile.
  6. Apprezzamento dell’arte e della cultura. Il teatro espone i bambini a forme d’arte e culture diverse, ampliando la loro prospettiva sul mondo e sviluppando l’espressione artistica.
  7. Trasmissione di valori. Le pratiche teatrali per loro natura sono intrise di valori e azioni educative che vengono trasmesse ed interiorizzate dai bambini  già nella prima infanzia.
Il teatro pedagogico stimola la crescita consapevole dei bambini © iStock

La sostenibilità sociale, un valore per il Teatro Testoni Ragazzi

La compagnia teatrale La Baracca nasce nel 1976 e opera da più di 45 anni nel Teatro Testoni Ragazzi di Bologna con attività dedicate ai bambini, alle famiglie e alle scuole. Il valore cardine su cui si basa il lavoro del Teatro Testoni Ragazzi, come racconta il direttore artistico Bruno Cappagli, è quello di “infondere nei bambini e nelle bambine il rispetto”. A partire dal rispetto è possibile costruire e vivere un luogo partecipato privo di giudizio, dove l’inclusività e l’accettazione dell’altro sono elementi imprescindibili.

“La caratteristica importante, trasversale a tutti i nostri laboratori – continua il direttore – è la coralità, per non creare protagonisti e favorire un equilibrio fra i partecipanti portando avanti l’idea di essere parte di un gruppo, un gruppo che si racconta e che racconta ogni percorso laboratoriale”.

A proposito di coralità e inclusività, nel Teatro Testoni di Bologna è stato avviato un progetto che prevede la creazione di un centro culturale multidisciplinare dedicato ai bambini e ragazzi, ma anche a genitori, educatori e a tutte le persone interessate. Un luogo aperto che permetta la realizzazione di attività  come il teatro, la danza, il cinema, l’arte plastica, le mostre, presentazioni di libri, laboratori e meeting.

“Ci piace anche immaginare un luogo semplicemente dove poter stare con i propri figli o con le proprie classi, un luogo dove sentirsi a casa, circondati da un’atmosfera che trasmetta cultura e nuovi immaginari”, continua Cappagli. “Un luogo della città, aperto a cittadini e cittadine che vogliono condividere momenti di arricchimento, ma anche momenti di vero ascolto reciproco. Una scommessa che ora è parte fondamentale del nostro percorso artistico e culturale dedicata all’infanzia e alla gioventù”.

Il Teatro Testoni Ragazzi è un esempio di realtà in cui l’attenzione e l’interesse per la trasmissione di valori educativi non è un fatto recente, ma viene portato avanti da decenni e pur mantenendo la sua storicità, per rimanere contemporanea, è una realtà che si è saputa mettere in discussione e ha deciso di rinnovarsi creando nuovi progetti e diventando un punto di riferimento per il territorio. Un luogo educativo capace di attuare il concetto di sostenibilità sociale agendo sulla base dell’uguaglianza e dell’equità.

Esistono però anche altre realtà, nate di recente, che hanno scelto di proseguire questa strada portando, per esempio, la pedagogia all’interno del teatro.

Scenikalab e il teatro pedagogico

“L’importanza del teatro pedagogico è che i bambini e i ragazzi possano esprimere le abilità espressive, creative e sociali in un contesto protetto”, dice Barbara Renna, fondatrice di Spettacolarte, scuola di teatro tradizionale per scuole primarie e secondarie e presidente dell’associazione di promozione sociale Scenikalab. Renna racconta la sua idea di creare una connessione tra pedagogia e teatro, una la sua professione e l’altra la sua passione, fondando così Scenikalab a Desio, in provincia di Monza Brianza. Uno progetto per dare modo a bambini e ragazzi di sperimentare le proprie abilità espressive, creative e sociali in un ambiente protetto. I laboratori sono progettati sulla base di sei moduli tematici: espressioni delle emozioni, diritti naturali dei bambini, fiabe e favole, riti di passaggio, inclusione e socializzazione, sostenibilità ambientale che si divide in spreco alimentare e riciclo.

Oggi, creare progetti con una funzione pedagogica, significa avere già integrato in essi il concetto di sostenibilità ambientale; non è più accettabile pensarli come qualcosa di esterno e separato, in quanto stiamo andando in direzione di un cambiamento culturale in cui le nuove generazioni vivono con più naturalità e maggiore sensibilità il tema del rispetto ambientale, fin dalla prima infanzia. I laboratori di Scenikalab dedicati a temi ambientali sono nati nel 2023 e oggi, grazie al finanziamento di alcune aziende illuminate, questa associazione può portare gratuitamente nelle scuole, dall’infanzia alla scuola secondaria, progetti su temi legati alla salvaguardia del pianeta. Il focus è imparare a dare valore a ciò che si trova in natura, per un nuovo approccio nei confronti della biodiversità. Tutto questo usando come terreno comune gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’agenda 2030 dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.

teatro pedagogico
A teatro i bambini si mettono in gioco e lavorano sulle proprie potenzialità e abilità, in modo creativo © iStock

La peculiarità di Scenikalab è l’assenza di performance. Diventa quindi un’attività definita di “processo”, legata all’esperienza nel qui e ora basata su un modello di “trasformazione”, concetto centrale del teatro pedagogico: “Io all’interno dell’esperienza cambio, e cambia qualcosa attorno a me – spiega Renna –, c’è sempre un processo di cambiamento in cui tutti si è protagonisti”. Gli obiettivi del teatro pedagogico sono l’integrazione, il rispetto dell’altro, del materiale usato, dell’ambiente, la socializzazione, della conoscenza reciproca all’interno del contesto scolastico ma in una situazione differente dalla classica lezione frontale. Questo è un contesto che può sembrare libero e destrutturato, ma non lo è. Si tratta di un ambiente comunque strutturato, composto da tempi, spazi, attività prestabilite, ma libero da sedie e banchi e dove ci si può mettere in gioco con il corpo, la parola e il pensiero in modo interattivo. Le ragazze e i ragazzi, così facendo, imparano a lasciare andare il giudizio, la paura, perché non c’è interpretazione, ma libertà di espressione.

Il teatro pedagogico serve quindi per mettersi in gioco e per lavorare sulle proprie potenzialità e abilità perché ciascuno ha una risorsa da promuovere, “ha un tesoro dentro e può portare qualcosa di sé con libertà di espressione e di parola”, conclude Renna. Così emergono talenti e momenti di interazioni arricchenti per il gruppo. Un tipo di teatro che lavora sull’empowerment, che agisce indirettamente su fatiche, difficoltà relazionali e su tutti gli aspetti che rientrano nel disagio sociale.

Sulla base di quanto analizzato è chiaro come oggi più che mai sia importante agire con senso pedagogico nei confronti dei bambini e ragazzi. Non ci si può più permettere di ignorare le fasi di crescita, la conoscenza di sé e la trasmissione di valori educativi profondi come è stato per le generazioni precedenti. Oggi rimane un tema centrale, necessario per evitare la deriva di adolescenti che si nascondono dietro ai dispositivi, agli schermi vivendo una vita parallela, o che trovano rifugio in comportamenti devianti, non riuscendosi ad esprimere, né sapendo riconoscere le proprie emozioni.

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