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Women&Tech ha consegnato il premio Tecnovisionarie® 2020 alle dieci donne che hanno meglio interpretato l’economia circolare attraverso l’innovazione.
La scorsa settimana durante la cerimonia di premiazione online, l’associazione Women&Tech® – Donne e tecnologie ha assegnato il premio internazionale Tecnovisionarie® a dieci donne che nel corso del 2020 si sono distinte nella loro attività lavorativa per capacità, visione ed etica professionale. Dieci donne che si sono impegnate in attività e progetti inerenti la sostenibilità e che hanno intrapreso un cambio di rotta, ognuna nel proprio settore specifico, verso un paradigma economico più sostenibile di economia circolare.
Il filo conduttore che ha attraversato questa XIV edizione del premio è stato, infatti, “Interpretare l’economia circolare attraverso l’innovazione”. L’economia circolare cerca di contrastare e di porsi come alternativa a quello che si può definire un modello lineare di economia, nel quale il sistema produttivo spreca materia ed energia per la creazione di prodotti che, fondamentalmente, sono “usa e getta” e destinati alle discariche. Secondo i dati raccolti dal ministero dell’Ambiente, per esempio, ogni cittadino dell’Unione europea genera una media di oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l’anno.
È proprio per questo che nel 2015 la Commissione europea ha adottato un vero e proprio piano d’azione per promuovere un’economia circolare e che definisce le cinquantaquattro misure per “chiudere il cerchio” del ciclo di vita dei prodotti: dalla produzione e dal consumo fino alla gestione dei rifiuti e al mercato delle materie prime secondarie.
Il legame che esiste tra innovazione tecnologica e circolarità è fondamentale e imprescindibile. Come sottolineato da Gianna Martinengo, promotrice del premio e fondatrice dell’associazione: “Coniugare innovazione e circolarità significa individuare soluzioni per ridurre gli sprechi, rigenerare i prodotti, ripensare i materiali, coinvolgendo l’intero modello di business in una trasformazione tecnologica e sociale. Significa, soprattutto, lavorare alla costruzione di una forte visione comune, sia all’interno dell’azienda che tra aziende, stakeholder e comunità. Un bisogno di apertura che dà il via a processi virtuosi, insiti nei piani delle startup e perseguiti con resilienza dalle imprese più evolute, in cui scienza e coscienza si sostengono l’un l’altra”.
Le dieci professioniste selezionate da Women&Tech fanno proprio questo: utilizzano l’innovazione tecnologica per accelerare il processo di transizione al nuovo modello circolare. Imprenditrici, scienziate, accademiche, che hanno deciso di canalizzare i loro sforzi verso una società più responsabile, animate da altruismo, senso morale e spirito di condivisione.
L’appuntamento per la cerimonia di premiazione, inizialmente previsto a Palazzo Pirelli, Auditorium Gaber a Milano, è stato completamente rinnovato per far fronte alle limitazioni imposte dalle misure anti Covid-19: per la prima volta si è svolto in diretta streaming su YouTube, Facebook e Periscope, permettendo di raggiungere un ampio numero di partecipanti in tutta Italia.
L’evento è iniziato con il saluto di Eva Kaili, Chair of panel for the future of science and technology (Stoa), member of Itre committee on industry, research and energy and Dacp delegation to the Acp-Eu joint parliamentary assembly, e l’intervento introduttivo di Elena Bonetti, ministra per le Pari opportunità e la famiglia. Maria Elena Viola, direttrice di Elle, ha poi intervistato le dieci donne premiate.
Le vincitrici del Premio internazionale Tecnovisionarie® 2020, scelte da un’apposita giuria di prestigio formata interamente da donne, sono: a Lara Botta, Innovation manager Botta packaging va il premio #EcoPackaging; a Monica Casadei, socia e amministratore delegato di Iride Acque, il premio #Wastewater treatments; a Sabrina Corbo, socia e amministratore delegato di Green network, il premio #Green Energy; a Eugenia Presot, titolare, conceria Pietro Presot, il premio #No-waste Leather; a Elena Sgaravatti, presidente Plantarei, co-founder & SH, DemBiotech, il premio #Green Biotech; a Federica Storace, ceo e co-founder di Drexcode, il premio #Green Fashion.
Tra i premi speciali: Ricerca e Scienza a Lucia Gardossi, Università degli studi di Trieste; Europa a Ersilia Vaudo Scarpetta, astrofisica e chief diversity officer di Esa; Pubblica Amministrazione a Elsa Fornero, economista; mentre Cecilia Sironi, past president, Cnai – Consociazione nazionale associazioni infermieri si è aggiudicata la menzione speciale per la sostenibilità e il sociale.
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