Certamente, per le migliaia di vacanzieri che in questi giorni affollano le spiagge della Francia meridionale, la difesa dal caldo asfissiante passa per un tuffo nel mare. Qualcuno, però, si sarà stupito per lo scarso refrigerio garantito dalle acque del Mediterraneo. La ragione è al contempo semplice e inquietante: secondo i dati pubblicati dal sito specializzato Infoclimat, le acque superficiali di fronte alla spiaggia di Nizza hanno registrato una temperatura record. Mai il Mediterraneo aveva raggiunto infatti i 30 gradi centigradi.
La pressione dei cambiamenti climatici sul Mediterraneo
L’evento, particolarmente preoccupante dal punto di vista climatico, è stato registrato tra le 16:30 e le 17 di lunedì 5 agosto. Il precedente massimo storico era stato raggiunto nello stesso luogo il 20 luglio dello scorso anno, quando la colonnina di mercurio aveva toccato i 29,5 gradi.
Se le impressioni raccolte sul posto tra i bagnanti, e riferite dall’emittente Bfmtv, differiscono nettamente le une dalle altre. Ciò che è chiaro, invece, è che la pressione dei cambiamenti climatici è sempre maggiore anche sui nostri mari. Da tempo infatti il Mediterraneo segna temperature record, che sono figlie del riscaldamento globale provocato dalle attività antropiche. Ma esiste anche il rovescio della medaglia: un mare particolarmente caldo significa aumentare fortemente il rischio di fenomeni meteorologici estremi. Con tutto ciò che ne consegue per la sicurezza dei paesi che affacciano sul bacino.
“Con la crisi climatica, si tratta di un fenomeno atteso”
“Questo aumento della temperatura che riscontriamo sulle superfici degli oceani e dei mari è purtroppo atteso, poiché figlio dei cambiamenti climatici”, conferma Romaric Cinotti, vice-responsabile del servizio di previsioni e di climatologia di Météo France Sud-Est. “Si tratta – prosegue – di uno degli effetti importanti, poiché il Mediterraneo è uno dei luoghi più sensibili di fronte alla crescita della temperatura media globale”.
Le acque eccessivamente calde fanno inoltre sì che si modifichi anche profondamente la biodiversità marina, con nuove specie che appaiono sulle coste, come pesci tropicali che sono stati avvistati al largo della Costa Azzurra. Un fenomeno che può nuocere alla fauna autoctona, che potrebbe subire fortemente le conseguenze di specie “aliene”.
Ancora 4,5 gradi al di sopra della media nel mare della Francia meridionale
A preoccupare, infine, è la durata dei fenomeni. Benché quello di 30 gradi sia probabilmente un picco, la temperatura dell’acqua di mare a Nizza si prevede comunque attorno ai 28 gradi anche nei prossimi giorni. Ovvero 4,5 gradi al di sopra della media del periodo.
Non era mai accaduto che la temperatura media globale in un intero anno solare fosse di oltre 1,5 gradi centigradi superiore ai livelli pre-industriali.
Secondo i dati preliminari il 2023 è stato un anno anomalo, in cui l’assorbimento netto della CO2 da parte degli ecosistemi terrestri si è quasi azzerato.
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