Quanta CO2 si emette ogni giorno in Italia e quanta viene evitata grazie alle fonti pulite? Dà una risposta Terna4green, la nuova piattaforma di Terna.
Decarbonizzazione, emissioni di CO2, transizione energetica: questi e altri temi, dopo essere stati a lungo appannaggio di una nicchia di addetti ai lavori, ormai sono stati sdoganati anche nelle conversazioni quotidiane e occupano le prime pagine dei giornali. Svincolarsi dalle fonti fossili e puntare sulle rinnovabili, ormai, è un’assoluta necessità riconosciuta dalla scienza. Ma a che punto siamo in Italia? A darci gli strumenti per capirlo è Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, con la nuova piattaforma Terna4green.
Terna4green, la piattaforma che monitora la decarbonizzazione
Lanciata in occasione della Cop26 di Glasgow, Terna4green è una piattaforma che monitora i progressi dell’Italia verso la decarbonizzazione. Prima e unica nel suo genere, dà la possibilità di confrontare e correlare in tempo reale migliaia di dati e stime sulla produzione elettrica italiana con i valori delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. È suddivisa in due sezioni, Risparmio CO2 ed Emissioni CO2. La prima permette di scoprire quante tonnellate di anidride carbonica vengono evitate grazie alla produzione di energia idroelettrica, eolica, fotovoltaica e geotermica. Viceversa, Emissioni CO2 tiene traccia dei gas serra che vengono generati dalle fonti fossili tuttora presenti nel mix energetico italiano (combustibili solidi, gas, olio combustibile e altri). I dati, elaborati ora per ora a livello nazionale e per zona di mercato, vengono mostrati in una mappa navigabile molto intuitiva. Con la possibilità aggiuntiva di consultare le serie storiche, per capire se l’Italia procede sulla strada giusta.
#Terna confermata leader mondiale nella sostenibilità dal GLIO/GRESB ESG INDEX: per la seconda volta consecutiva ha ottenuto il rating A, ovvero il massimo livello di valutazione. Scopri di più ➡️https://t.co/zrnbRi19zppic.twitter.com/wyjbf26Fs1
Terna è stata inclusa nei più autorevoli indici di sostenibilità, tra cui Bloomberg gender equality index, Ecpi, Euronext Vigeo Eiris, Ftse4Good, Mib 40 Esg, Msci, Stoxx global esg leaders. Nelle scorse settimane è stata anche confermata leader mondiale nella sostenibilità anche dal Glio/Gresb index, specializzato sulle aziende che gestiscono infrastrutture cruciali per la società e l’economia.
Nei prossimi cinque anni il gruppo guidato da Stefano Donnarumma ha in programma investimenti per circa 9 miliardi di euro, per il 95 per cento inquadrati come “sostenibili” in base ai criteri della tassonomia europea. Cifre importanti che serviranno per integrare le fonti rinnovabili non programmabili, rendere più sicuro il sistema elettrico, risolvere le congestioni di rete, potenziare le dorsali per il trasporto dell’energia dai luoghi di produzione a quelli di consumo. Proprio le performance nella lotta contro i cambiamenti climatici hanno fatto ottenere a Terna un’ottima valutazione di A- da parte dell’organizzazione no profit Cdp(ex Carbon disclosure project). Un punteggio ben più alto rispetto alla media di settore (B), europea (B) e globale (B-).
L’energia è soltanto uno dei tasselli di quel grande mosaico chiamato sostenibilità. Qualsiasi azienda infrastrutturale, per esempio, non può non prestare attenzione al contesto naturale in cui si inserisce, di cui la biodiversità rappresenta una componente essenziale. Da anni Terna studia le interazioni tra elettrodotti e avifauna collaborando con le associazioni ambientaliste. La società ospita sui tralicci una decina di nidi di cicogne (alcuni dei quali costruiti ad hoc) e installa dissuasori sui cavi per evitare le collisioni con gli uccelli. Dal 2017 ha istituito l’”avian team”, costituito da tecnici operativi sul territorio che si occupano proprio dell’avifauna; tutti i dati rilevati vengono messi a disposizione della comunità scientifica.
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