Il cairn terrier è un cane dalle antiche origini. Originario delle impervie terre scozzesi è ormai famoso in tutto il mondo per la sua allegria e vivacità.
Terranova, il cane bagnino che salvò la vita a Napoleone
Il terranova è un cane molto popolare non solo per il suo bellissimo aspetto, ma anche per la sua attitudine al salvataggio in acqua e per il suo carattere affidabile e adattabile.
Il terranova (newfoundland) è un cane che non passa inosservato. Sia per la sua mole, sia per lo splendido pelo che lo avvolge come un manto regale. Si tratta di una delle razze più conosciute e diffuse al mondo, non solo per la sua bellezza e il suo fascino, ma anche per le sue straordinarie qualità. Il terranova è potente ed equilibrato, dall’espressione dolce e intelligente. Conosciuto come “il gigante buono”, questo grande cane deve la sua fama all’eccezionale dote di lavoratore, ma soprattutto all’istinto naturale d’esperto nuotatore, che l’hanno reso un ottimo compagno di fatiche dell’uomo. I pescatori lo impiegavano nella pesca al merluzzo e nel traino d’imbarcazioni mentre i contadini, addirittura, come bestia da soma per il trasporto del latte e per la conduzione di slitte su terreni accidentati. Ma il terranova è sempre stato anche un infaticabile cane da guardia, in grado di scoraggiare i malintenzionati solo con la potenza del suo abbaiare.
Le origini del terranova
Le origini di questo cane risalgono a parecchi secoli fa (circa il 1600, pare). Alcuni storici sono convinti però che la razza sia ancor più antica. Sono varie le teorie intorno a questo grande cane nero, tra cui quella che la sua selezione derivi da esemplari indigeni introdotti dai vichinghi dopo l’anno 1100 nell’isola di Newfoundland in Canada (l’isola di Terranova da cui ha preso il nome). Questi soggetti in seguito potrebbero essere stati incrociati con cani appartenenti alle popolazioni nomadi provenienti dall’Asia.
Altra teoria è che il terranova sia il frutto d’accoppiamenti con mastini inglesi, cani da pastore e “waterdogs” (cioè cani da acqua) portati nell’America settentrionale dagli esploratori europei a cavallo tra XV e XVI secolo.
C’è chi afferma, infine, che il terranova discenda da una razza autoctona dell’isola, più tardi divenuta nota come il cane di St. John’s (St. John’s è una città del Canada, capitale della provincia di Terranova e Labrador e situata nella penisola d’Avalon, che fa parte dell’isola di Terranova, appunto).
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Il suo splendido mantello
Il terranova più comune è quello con il manto di colore nero, ma esistono anche quelli marroni e quelli bianchi con le macchie nere, anche se sono meno diffusi e popolari. In America vengono riconosciuti della stessa razza anche gli esemplari di colore grigio o bronzo.
I cuccioli di terranova hanno un manto molto morbido, ma con la crescita il pelo si ispessisce un po’ e diventa più lucido. Proprio perché il manto è così folto, bisogna spazzolarlo con regolarità fin da quando il cane è piccolo. Per quanto riguarda la muta, questa avviene due volte l’anno in corrispondenza dell’arrivo dell’estate e dell’inverno.
Terranova, un esperto nuotatore
Il terranova “è un cane da acqua con zampe palmate, coda che fa da timone e pelo impermeabile”, spiega Bruno Ferrari, educatore cinofilo. “Accarezzandolo contropelo dopo il bagno, si noterà cadere molta acqua che viene trattenuta dal mantello. Questa peculiarità permette al terranova di nuotare anche in acque fredde, in quanto difficilmente l’umidità riesce a penetrare fino alla sua pelle”.
L’abilità in acqua dei soggetti di questa razza è indiscussa: ecco perché molti di loro vengono impiegati come “cani bagnino” e sono davvero insuperabili nel salvare vite umane o aiutare chi vuole imparare a nuotare. Non a caso, narra la leggenda che fu uno splendido terranova nero a salvare la vita a Napoleone Bonaparte in fuga dall’Elba. Il cane rimase in mare con l’imperatore, sorreggendolo nella tempesta, fino all’arrivo dei soccorsi.
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Il carattere del terranova
I terranova sono cani che si adattano bene alla vita in famiglia nonostante le dimensioni e riescono a stare in mezzo alla gente senza paura o diffidenza grazie proprio al loro ottimo carattere. “Amano lavorare e condividere il tempo con l’uomo a patto che ci siano emozioni positive e divertimento; sono infatti cani sensibili e molto empatici verso gli esseri umani e gli altri animali”, continua Ferrari.
“Il grande istinto per il salvataggio delle persone in acqua rischia però di rendere il terranova inopportuno nei confronti di bagnanti e nuotatori in situazioni prive di pericolo. Al mare può perciò diventare difficile da gestire se si vuole fare solo una nuotata in santa pace”.
Unico lato negativo di questo magnifico animale è l’enorme produzione di bava: pensateci, perciò, se amate appartamenti o dimore immacolati e non sopportate i cani che sporcano anche solo bevendo dalla ciotola.
La sua salute
Il terranova “è un cane che, soprattutto da cucciolo, deve evitare attività traumatiche, vista la rapida crescita e il relativo carico sulle articolazioni”, conclude Bruno Ferrari. Proprio come altre razze di grossa mole, infatti, può essere soggetto alla displasia dell’anca e dei gomiti. Una lastra in giovane età e la visita di un veterinario ortopedico potranno essere importanti per prevenire e curare la patologia fin dalle sue prime manifestazioni.
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