Un violento terremoto è stato registrato a mezzogiorno ora locale di lunedì 18 dicembre nella Cina nord-occidentale, circa 1.300 chilometri a sud-ovest di Pechino, nei pressi del confine tra le province del Gansu e del Qinghai. Si tratta del sisma più grave degli ultimi dieci anni nella nazione asiatica: un bilancio ancora provvisorio parla di almeno 118 morti. Ai quali si aggiungono centinaia di feriti.
Over 100 people have died in a 6.2 magnitude earthquake in northwest China.https://t.co/JQO5ZyLRuW
La magnitudo del terremoto è stata di 6,2 gradi della scala Richter
In particolare, almeno 113 persone sono state trovate prive di vita nella provincia di Gansu, e altre tredici in quella di Qinghai, secondo quanto riferito dall’emittente televisiva pubblica Cctv. Nella città di Haidong sono inoltre circa circa venti le persone disperse.
Secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Xinhua, il sisma è stato di magnitudo 6,2 sulla scala Richter, ed è stato avvertito fino alla città di Xi’an, a ben 570 chilometri dall’epicentro. L’Istituto di geologia americano Usgs ha invece misurato una magnitudo di 5,9. Il sisma è stato inoltre seguito da numerose scosse di assestamento, anche di magnitudo superiore a 5.
Moltissime abitazioni danneggiate, migliaia di persone al freddo
Al di là delle perdite umane, si registrano anche giganteschi danni materiali. Sono infatti migliaia le abitazioni che sono state danneggiate o distrutte dal terremoto: nella zona sono presenti numerosi edifici costruiti semplicemente in mattoni. Di conseguenza, migliaia di persone si trovano in questo momento prive di un riparo, proprio mentre l’inverno sta sforzando la regione, con temperature che, soprattutto di notte, scendono ben al di sotto dello zero.
#Update The death toll of the 6.2-magnitude earthquake in Northwest China's Gansu province has risen to 105. pic.twitter.com/Dd3wnyXU6Z
Il presidente cinese Xi Jinping ha chiesto di mobilitare “tutti i mezzi possibili” per effettuare le operazione di ricerca e salvataggio, nonché per soccorrere i feriti. Nelle aree colpite sono state interrotte anche le erogazioni di acqua e di energia elettrica.
Tornando indietro nel tempo, l’ultima volta che la Cina era stata colpita da un terremoto così grave risaliva al 2014. All’epoca, furono più di 600 le vittime nella provincia dello Yunnan (nella porzione sud-orientale dell’immenso territorio della nazione asiatica). Niente tuttavia a che vedere con la scossa terrificante che fu registrata nel 2008 nel Sichuan: tra morti e dispersi si contarono 87mila persone. Più di recente, nel settembre del 2022, nella stessa zona un altro sisma uccise un centinaio di persone.
Drogata e stuprata per anni, Gisèle Pelicot ha trasformato il processo sulle violenze che ha subìto in un j’accuse “a una società machista e patriarcale che banalizza lo stupro”.
Per le imprese, i territori e la finanza, puntare sull’ambiente e sulla qualità è la scelta vincente. Intervistiamo Ermete Realacci, presidente di Symbola.
La scarcerazione di Narges Mohammadi è avvenuta per motivi di salute e durerà tre settimane. Cresce la pressione sul regime dell’Iran per renderla definitiva.