Tesla Revolution. Il primo raduno italiano Tesla che ha dato una scossa alla mobilità

Più di 30 Model S e 250 partecipanti si sono dati appuntamento a Verona, per quello che è stato il primo vero raduno 100 per cento elettrico d’Italia.

Erano parcheggiate una di fianco all’altra, le 30 Tesla Model S arrivate da tutte le parti d’Italia per partecipare al primo raduno italiano di Tesla. Da Bari a Udine, da Salerno a Torino, le supercar 100 per cento elettriche hanno letteralmente attraversato l’Italia per darsi appuntamento a Verona, all’hotel Crowne Palace, dove è disponibile una delle stazioni di ricarica Tesla Supercharger presenti sul territorio nazionale.

 

tesla revolution
Alcune delle Model S al raduno a Verona.

 

Organizzato da TeslaItalia.it – Tesla Club Italy, primo club italiano e realtà totalmente indipendente da Tesla Motors, l’evento è stata l’occasione da una parte di vedere per la prima volta un numero così consistente di Model S tutte insieme, dall’altra di mettere in contatto realtà totalmente diverse e accomunate da un unico obiettivo. La mobilità elettrica.

 

“L’evento di oggi vede sia possessori che persone interessate a Tesla e alla mobilità elettrica in generale”, ha dichiarato Federico Lagni, fondatore di Tesla Club Italy. “Il successo di oggi è che solo un 10 per cento dei partecipanti è di Verona. Il che sta a significare che si tratta di un evento nazionale. Noi siamo stati i primi ad organizzare un evento che ha permesso di mettere in contatto quasi 300 persone accomunate da uno stesso interesse, la mobilità elettrica”.

 

Tesla Revolution 2016. Non solo un raduno

 

Ad aprire i lavori del convegno Enrico De Vita, ingegnere ed editorialista che da sempre si occupa di motori e in particolare di mobilità elettrica fin dagli anni ’90. Ha raccontato l’evoluzione dell’auto elettrica, dai primi modelli alimentati da batterie al piombo, alle iper tecnologiche di oggi. Secondo De Vita, perché l’auto elettrica prenda piede e “perché i costi possano scendere, la produzione dovrà aumentare almeno di 10 volte, si dovrà realizzare una rete diffusa di colonnine e ridurre drasticamente i tempi di ricarica”.

 

 

Secondo Marco Giusti, di Assorinnovabili, la rivoluzione elettrica della mobilità è già iniziata, mentre siamo in piena transizione energetica per abbandonare le fossili. “Per lo sviluppo della mobilità elettrica ci dovrà essere un collegamento tra energie rinnovabili, tra i sistemi di accumulo dell’elettricità e la rete di ricarica elettrica”. A breve la pala eolica vicina ad un distributore di energia, dovrà essere in grado di fornire energia pulita al veicolo in ricarica.

 

Tra i moltissimi ospiti anche Paolo Attivissimo, giornalista informatico, che ha dipinto la figura del fondatore di Tesla, Elon Musk, come quella di un imprenditore visionario ed estremamente determinato. “Tesla è l’unica casa automobilistica produttrice di auto di lusso che continua ad aumentare le proprie vendite negli Stati Uniti”, segno che il “piano” di Musk sta funzionando: produrre una sportiva per pochi, produrre una berlina di lusso per alcuni e arrivare a produrre un’elettrica per molti. Ed è quello che dovrebbe accadere con la Model 3, che verrà presentata presumibilmente entro quest’anno e che dovrebbe costare intorno ai 30-40 mila euro.

 

L’evento di Verona, oltre a radunare molti “fortunati” possessori di una Model S, ha comunque dato un segnale forte: c’è una gran voglia di mobilità elettrica, c’è chi è interessato ad investire nel settore e ci sono moltissime aziende già oggi pronte a fornire servizi e supporto ad una rete di ricarica.

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