In Texas il problema della diffusione delle armi e della sparatoria di massa è ancora peggiore che nel resto degli Usa.
Finora nel 2023 in Texas le armi hanno già ucciso 13 bambini di età inferiore agli 11 anni.
Il macabro libro di Winnie the Pooh spiega ai bambini come comportarsi durante una sparatoria.
Nelle scuole del Texas è stato distribuito un libro di Winnie the Pooh in cui si spiega come fuggire da una sparatoria. I destinatari sono stati bambini di quattro anni e l’iniziativa è di una società di consulenza delle forze dell’ordine. Quello delle sparatorie di massa negli Stati Uniti è un problema endemico e questo vale ancor di più per il Texas, dove la diffusione di armi è massiva. L’iniziativa ha però lasciato sconvolti i genitori dei bambini.
Il problema delle armi in Texas
La corsa legalizzata alle armi negli Stati Uniti è iniziata più o meno nel 1791, data dell’approvazione del secondo emendamento. E con il passare dei decenni e dei secoli per il popolo americano il possesso di un’arma è divenuto sempre più un fattore culturale.
Questo discorso vale in particolar modo per il Texas, che oggi ha una delle leggi sulle armi più permissive del paese. Almeno un milione di texani ha ufficialmente un’arma, un numero per difetto visto che molte armi sono solitamente non dichiarate. E la scia di sangue e violenza che deriva da questi numeri è impressionante. Negli Stati Uniti nel 2023 ci sono già state oltre 200 sparatorie di massa. La media è di circa quattro sparatorie per stato americano, ma in Texas questo dato è già balzato a 17. Sempre il Texas finora nel 2023 è stato testimone di tre stragi di massa, contro una media nazionale di 0,42. E i bambini con età inferiore agli 11 anni già morti nel 2023 in Texas a causa delle armi sono stati 13. Per l’età 12-17 anni si sale addirittura a 56. Numeri altissimi rispetto al resto degli Stati Uniti.
Winnie the Pooh contro le sparatorie
Gli Stati Uniti e in particolare il Texas hanno un problema con armi e sparatorie. E a Dallas una società di consulenza delle forze dell’ordine ha deciso di rispondere con un’iniziativa particolarmente macabra.
Winnie the Pooh is now teaching Texas kids about active shooters because the elected officials do not have the courage to keep our kids safe and pass common sense gun safety laws. https://t.co/PNXhIlrcxqpic.twitter.com/crPDeQ9dZm
I bambini dell’asilo hanno ricevuto un libro di Winnie the Pooh in cui si spiega cosa fare in caso di sparatoria, usando i personaggi del noto cartone animato. “Se sei in pericolo, lascia che Winnie the Pooh e il suo team ti spieghino cosa fare: corri, nasconditi, combatti”, è l’apertura del libro. Scorrendolo ci sono immagini di Winnie the Pooh con la testa nascosta nel barattolo di miele, accompagnato da una didascalia sulla necessità di nascondersi in caso di pericolo. Ma nel libro compaiono anche altri personaggi appartenenti al mondo dell’orsacchiotto creato da Alan Alexander Milne nel 1921. Per esempio il coniglio, disegnato per suggerire l’importanza di scappare se ci si ritrova nel mezzo di una sparatoria.
Il libro è stato distribuito nelle scuole di Dallas in prossimità dell’anniversario della strage della Robb Elementary School a Uvalde, quando il diciottenne Salvador Rolando Ramos aprì il fuoco contro gli studenti uccidendone 19, oltre a due insegnanti. L’iniziativa ha causato proteste tanto tra gli insegnanti quanto tra i genitori dei bambini a cui è stato distribuito il libro. E in molti hanno puntato il dito contro il governo repubblicano del Texas e la sua protezione della lobby delle armi. Piuttosto che parlare di armi ai bambini, sarebbe il caso di impedire le sparatorie dal principio.
Drogata e stuprata per anni, Gisèle Pelicot ha trasformato il processo sulle violenze che ha subìto in un j’accuse “a una società machista e patriarcale che banalizza lo stupro”.
La scarcerazione di Narges Mohammadi è avvenuta per motivi di salute e durerà tre settimane. Cresce la pressione sul regime dell’Iran per renderla definitiva.
Migliaia di persone sono scese in strada contro la decisione del governo di sospendere i negoziati per l’adesione all’Unione europea fino al 2028. Violenta la reazione delle forze dell’ordine. La presidente della Georgia rifiuta di lasciare il mandato finché non verranno indette nuove elezioni.