Thailandia, l’aria di Bangkok è irrespirabile: scuole chiuse e abitanti in casa

La qualità dell’aria della capitale della Thailandia è peggiorata notevolmente, per colpa del traffico, delle industrie e degli incendi boschivi.

  • L’inquinamento atmosferico a Bangkok e nelle vicine province della Thailandia ha superato di gran lunga i livelli di sicurezza, spingendo le autorità a esortare le persone a rimanere in casa.
  • Gli incendi agricoli e boschivi sono una delle principali cause di inquinamento atmosferico in Thailandia tra dicembre e aprile.
  • L’Asia ha il maggior numero di città con livelli di inquinamento atmosferico oltre i limiti con conseguenze pericolose per la salute umana.

L’inquinamento atmosferico in Thailandia ha raggiunto livelli così elevati da costringere le autorità locali a invitare i cittadini a non uscire di casa, mentre diverse scuole di Bangkok sono rimaste chiuse per alcuni giorni. Il quotidiano Bangkok post ha riferito che nella prima settimana di febbraio 2023, 43 province tra cui la capitale Bangkok e i suoi sobborghi, sono state avvolte dallo smog per periodi molto più lunghi del solito. Colpa degli incendi in corso nelle zone verdi della nazione asiatica e del costante inquinamento dovuto a traffico e industrie. La qualità dell’aria della capitale tailandese è in peggioramento, così come quella di altre metropoli asiatiche destinate a subire i danni dovuti all’eccessivo inquinamento atmosferico .

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Vista dello smog di Bangkok dalla Baiyoke Tower II, l’edificio più alto della città, il 31 gennaio 2019 a Bangkok, Thailandia. © Lauren DeCicca/Getty Images

Pm2,5 in aumento costante a Bangkok

Secondo l’azienda svizzera per la qualità dell’aria Iqair, recentemente a Bangkok i livelli di Pm2,5 hanno raggiunto i 63,2 µg/m³ (microgrammi per metro cubo), di gran lunga superiori alle linee guida annuali sulla qualità dell’aria dell’Organizzazione mondiale della sanità, paria 5 µg/m³. Le aree di Samut Songkhram, a sudovest di Bangkok, e Lampang, nel nord, sono le peggiori in Thailandia. La sigla Pm viene utilizzata per identificare le polveri sottili che si trovano in sospensione nell’aria e che possono accumularsi nei tratti del sistema respiratorio provocando danni alla salute umana.

Il governatore di Bangkok Chadchart Sittipunt ha detto che l’inquinamento dovrebbe aumentare ancora fino all’arrivo delle piogge. “Vorrei chiedere alle persone di essere preparate controllando il livello di inquinamento prima di pianificare un viaggio. L’ente Bangkok metropolitan administration e il dipartimento dell’inquinamento cittadino controlleranno le fonti di Pm2,5 e chiederanno la collaborazione di attività che generano polveri sottili come i cantieri o le aziende di trasporto”, ha affermato Sittipunt. I funzionari locali hanno esortato le persone a utilizzare i mezzi pubblici piuttosto che le auto private per evitare l’aumento di smog; agli abitanti è stato suggerito di continuare a indossare le mascherine per il viso.

Il problema degli incendi in Thailandia

Oltre che per lo smog dovuto al traffico e alle industrie, l’inquinamento atmosferico in Thailandia è in aumento a causa degli incendi. Diversi incendi boschivi sono stati rilevati nel parco nazionale di Doi Inthanon dal sistema di monitoraggio satellitare meteorologico. Sebbene i vigili del fuoco siano riusciti a spegnere l’incendio più grande, i residui inquinanti sono ancora presenti nell’aria a causa del fumo accumulato. I venti li stanno spingendo verso la capitale, costringendo le autorità a programmare la chiusura delle scuole nelle aree maggiormente a rischio.

Il dottor Opas Karnkawinpong, segretario permanente del ministero della salute thailandese, ha dichiarato che tutti i servizi sanitari pubblici provinciali monitoreranno la situazione e che centri di emergenza saranno aperti nelle province con alti livelli di inquinamento per più di tre giorni consecutivi. Un totale di 376.165 persone hanno sofferto di disturbi causati dall’inquinamento atmosferico, con un aumento di 163.491 rispetto alla settimana precedente, secondo i funzionari locali. Si tratta soprattutto di danni all’apparato respiratorio e alla vista. Ogni anno, secondo l’Oms, l’esposizione all’inquinamento dell’aria esterna causa 4,2 milioni di morti premature nel mondo.

L’inquinamento atmosferico a Bangkok è aumentato in modo esponenziale negli ultimi due decenni a causa del rapido sviluppo economico e della crescita della popolazione, con conseguente aumento di automobili e fabbriche in città. I nuovi dati negativi spingono la metropoli sempre più in alto nella classifica delle città maggiormente inquinate. Secondo i dati della stessa Iqair che prendono in considerazione il periodo 2017-2021, sono le città asiatiche a dominare la lista: Bhiwadi e Ghaziabad in India sono le città più inquinate del mondo, seguite da Hotan in Cina. Le prime venti posizione sono occupate da metropoli in Asia; Bangkok rischia di entrare nelle prime posizioni a breve, riportando l’attenzione sui danni provocati dall’inquinamento atmosferico nelle nazioni in via di sviluppo.

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