Dovremmo alzarci tutti in piedi, in una standing ovation globale, per rendere tributo alle foreste, i nostri polmoni. Buona Giornata internazionale delle foreste.
#ThanksPlanet, la campagna social di Saclà per tutelare le foreste con LifeGate
Nelle campagne di Rivarolo Canavese, a una trentina di chilometri da Torino, da qualche giorno è comparsa una scritta grande circa 70 metri: #ThanksPlanet. Nel frattempo in rete iniziava a circolare un video, sempre incentrato sullo stesso hashtag. Il significato è stato svelato la mattina del 18 aprile a Milano: la scritta è opera del
Nelle campagne di Rivarolo Canavese, a una trentina di chilometri da Torino, da qualche giorno è comparsa una scritta grande circa 70 metri: #ThanksPlanet. Nel frattempo in rete iniziava a circolare un video, sempre incentrato sullo stesso hashtag. Il significato è stato svelato la mattina del 18 aprile a Milano: la scritta è opera del land artist Francesco Grassi ed è il calcio d’avvio della campagna con cui Saclà vuole dire “grazie alla Terra”, a parole e con i fatti, partecipando al progetto Foreste in piedi di LifeGate.
Con #ThanksPlanet, basta un clic per salvaguardare le foreste
L’aspetto più coinvolgente sta nel fatto che chiunque, smartphone alla mano, può fare la sua parte per salvaguardare le foreste, grazie alla campagna virale ideata e realizzata dall’agenzia creativa Hub09. Nella home page del sito dedicato (thanksplanet.sacla.it), Saclà ha infatti predisposto un vero e proprio contatore di tutte le tracce di #ThanksPlanet disseminate in rete. La cifra sale ogni volta che qualcuno condivide il video o, più in generale, mette like, condivide o commenta i post sul tema pubblicati da Saclà su Facebook e Instagram. A far crescere il conteggio sono anche le foto pubblicate dagli utenti su Instagram usando l’hashtag #ThanksPlanet e i messaggi alla Terra inviati tramite l’apposito form e condivisi sui social network. Quando scatteranno i cinque milioni di contenuti social, Saclà contribuirà alla salvaguardia di un milione di metri quadrati dell’Amazzonia brasiliana per un anno.
Anche Saclà sale così a bordo del progetto Foreste in piedi, lanciato nel 2015 da LifeGate con la collaborazione delle ong Avive e Icei. L’obiettivo è quello di tutelare i 560 ettari di foresta amazzonica brasiliana dati in concessione a 27 famiglie della comunità di San Pedro. Ogni famiglia dispone di 50 ettari: il 20 per cento può essere usato per fini agricoli o di sfruttamento delle risorse, compatibilmente con la salvaguardia dell’ecosistema, mentre l’80 per cento va mantenuto inviolato. I membri della comunità sono vere e proprie sentinelle chiamate a proteggere le foreste dalla minaccia degli incendi dolosi, del bracconaggio e di altri reati ambientali.
Saclà festeggia i suoi ottant’anni ringraziando la natura
Sono passati esattamente ottant’anni da quando, ad Asti, l’imprenditore Secondo Ercole detto “Pinin” e sua moglie Piera Campanella ebbero l’intuizione di conservare le verdure in eccesso per poterle consumare tutto l’anno, ponendo la prima pietra della storia di Saclà. Oggi questa realtà è leader del mercato italiano delle olive, dei sottoli e dei sottaceti, con 140 milioni di euro di fatturato, tre filiali all’estero ed esportazioni in oltre sessanta paesi. Visto che un simile successo non sarebbe stato possibile senza i prodotti offerti dalla terra, l’azienda ha deciso di dedicare proprio al Pianeta i festeggiamenti per l’importante anniversario.
La campagna social è l’espediente per condividere con il pubblico il percorso verso la sostenibilità che ha già portato a “ridurre di 400 tonnellate le emissioni di CO2 grazie all’uso di fonti rinnovabili di energia, a tagliare i rifiuti (-60 per cento conferimenti in discarica) e risparmiare sempre più acqua (-12 mila bottiglie nell’ultimo anno) oltre ad eliminare tutto il superfluo dalle confezioni e a prestare attenzione ai trasporti”, spiega l’amministratore delegato Chiara Ercole.
articolo sponsorizzato
Foto in apertura © Scott Ableman / Flickr
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