Riconoscere l’insieme per curare. Alla base della medicina olistica, l’identificazione di corpo, mente e spirito quali componenti di un sistema unificato.
Tinte vegetali per i capelli, anche dal parrucchiere si può scegliere la natura
Le piante tintorie hanno una lunga tradizione che si sposa bene anche nel campo dell’hair styling. Michele Rinaldi è il pioniere delle tinte vegetali per capelli, lo abbiamo intervistato.
Immaginate di entrare dal parrucchiere e di sentire esclusivamente il profumo di fiori. Nessuna sostanza artificiale utilizzata, solo foglie, erbe e cortecce. Sono queste le caratteristiche dei saloni dove si utilizzano le piante tintorie per colorare la chioma, in sostituzione di quelle tradizionali. Il pioniere di questa scelta è stato Michele Rinaldi, classe 1981, che in seguito a una grave allergia sviluppata proprio a contatto quotidiano con le tinture chimiche, si è convertito alle alternative vegetali. Un passaggio che è costato anni di studio e sacrifici, ma che oggi raccoglie i suoi frutti con corsi di formazione in tutta Italia e anche all’estero. Praticamente è in atto una piccola rivoluzione green, che sta portando a una nuova generazione di hair stylist chimica zero.
Lo abbiamo intervistato tra una piega, una posa e una tisana fatta con la stessa acqua e le stesse piante usate per i capelli.
Perché optare per erbe tintorie è una scelta sostenibile?
È una scelta sostenibile perché le tinte si preparano esclusivamente con acqua calda e piante cento per cento pure, senza aggiunta di alcun ingrediente chimico. Di conseguenza non inquinano nemmeno gli scarichi e le falde acquifere. Addirittura, un paio d’anni fa un’azienda agricola mi chiese di poter raccogliere il materiale sciacquato per utilizzarlo come concime e semina per i suoi campi. Non lo facemmo solo perché erano presenti anche capelli e dunque il materiale non poteva essere utilizzato.
Cosa cercano le sue clienti?
Se il venti per cento delle donne è allergico e cerca un trattamento che non faccia stare male, l’ottanta per cento è amante di uno stile di vita naturale. Queste persone amano il biologico e fanno scelte consapevoli in ogni aspetto della loro vita: dall’alimentazione alla cosmesi, passando per le pulizie della casa, fino alla tinta. Molte di loro sono anche vegetariane o vegane.
Quali piante usa maggiormente?
Indicofera, Lawsonia (conosciuta come hennè rosso), Altea (lenitiva e idratante), Carcadè, Robbia, Alcanna (ideale come antigiallo), Legno di campeggio per citarne solo alcune. Non associo mai una pianta a un colore perché la colorazione dipende da troppe variabili a cominciare dal tempo di posa e dalla miscela.
Da dove provengono le piante tintorie?
Le piante che uso provengono da coltivazioni dell’India e del Centro America perché alle nostre latitudini ad oggi non sono in grado di crescere. Ogni pianta è dotata di una dettagliata scheda tecnica che mostra come nella coltivazione non siano utilizzati prodotti chimici.
Come vengono lavorate?
Le piante tintore che utilizzo vengono lavorate in Italia, ossia sanificate e igienizzate da eventuali batteri con macchinari a laser. Dopodiché vengono imbustate singolarmente in confezioni di carta. Gli stessi ingredienti vengono usati a scopo alimentare. Ad esempio il carcadè entra nella tisana: l’unica differenza è che per la tazza uso frutti o foglie, mentre per la colorazione la pianta viene polverizzata. Se non fosse ridotta in polvere fine, infatti, non si creerebbe la pastella cremosa con l’aggiunta dell’acqua calda e non attaccherebbe al capello.
Quali vantaggi ha sul capello rispetto a una tinta classica?
La pianta tintoria non apre le squame del capello come fa la chimica e dunque non lo può rovinare, ma lo avvolge come se fosse una pellicola. L’effetto è quello di capelli più corposi, elastici e luminosi. Ne giova persino la cute, che non si desquama e non si arrossa. Tutte le piante, inoltre, hanno un pH quasi identico alla nostra pelle con un range che va da 4,5 a 5,8. Ecco perché non sentiamo pruriti, bruciori e fastidi. Per questo, a differenza delle tinte tradizionali, si può usare anche in periodi nei quali la tinta chimica vien sconsigliata: in dolce attesa, durante l’allattamento o in terapie oncologiche.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Inverno, il paesaggio si fa scuro, l’aria è nebbiosa, le giornate si accorciano, il sole è pallido, le cime delle montagne innevate. La donna inverno ha una carnagione chiara o scura (purché fredda), capelli scuri o castani chiari (ma sempre nei toni freddi). Una delle sue caratteristiche principali è quella di avere occhi gioiello, ovvero azzurrissimi, neri intensi, grigi, come le
Le donne estate, uniscono lo stile classico e i modi signorili a un aspetto simpatico. Sono equilibrati, calmi e dimostrano interesse per gli altri
Stanchezza e giramenti di testa fin dal mattino? Forse il problema è la pressione, troppo bassa per sostenere i ritmi lavorativi prima e dopo le vacanze.
Le microplastiche presenti nei cosmetici finiscono nei mari contribuendo all’inquinamento, ma esistono prodotti formulati senza polimeri.
“Troppo spesso la medicina tradizionale è stigmatizzata e liquidata come non scientifica. Ma per milioni di persone è semplicemente medicina”. Il senso del II° Congresso mondiale di salute e medicina integrata appena conclusosi a Roma è tutto qui, in una frase del Direttore generale dell’Organizzazione mondiale della Sanità, Tedros Ghebreyesusche, pronunciata durante il suo videomessaggio inaugurale.
L’insonnia è un disturbo del sonno molto diffuso: in Italia ne soffrono circa 13 milioni di persone. Stress, preoccupazioni, predisposizione e abitudini di riposo scorrette contribuiscono all’insorgere dell’insonnia cronica. In prima linea per la cura di questa patologia la comunità scientifica schiera la terapia cognitivo-comportamentale. L’insonnia è molto più di un fastidio notturno. Nei casi
La menopausa è la fine dell’età fertile delle donne e coincide con la scomparsa delle mestruazioni per dodici mesi. Vampate di calore, sbalzi d’umore e aumento di peso sono alcuni tra i sintomi più comuni. Esistono rimedi diversi, sia di origine sintetica, come la terapia ormonale sostitutiva, che di origine naturale, come gli ormoni bioidentici
La terapia Emdr è un trattamento psicoterapeutico ideato nel 1989 dalla psicologa Francine Shapiro per alleviare lo stress e i sintomi associati ai ricordi traumatici. Grazie a movimenti oculari guidati si attiva la stimolazione bilaterale del cervello favorendo così la nostra naturale capacità di elaborare le informazioni. Si utilizza specialmente nei casi di disturbo da