Il concerto milanese per Gaza, un successo di pubblico e raccolta fondi, è stata la presa di posizione più forte contro il genocidio della scena musicale italiana.
Tori Amos: “Unrepentant geraldines”, il nuovo album
Era il 1992 quando Myra Ellen Amos – in arte Tori – esordiva con lo splendido Little Earthquakes (Atlantic). Il suo approccio vocale e il suo stile pianistico hanno conquistato sia le grandi masse sia il pubblico più “alternative”; questo grazie alla sua passionalità e a un’energia fuori dal comune. E ora è pronta a tornare.
Era il 1992 quando Myra Ellen Amos – in arte Tori – esordiva con lo splendido Little Earthquakes (Atlantic). Il suo approccio vocale e il suo stile pianistico hanno conquistato sia le grandi masse sia il pubblico più “alternative”; questo grazie alla sua passionalità e a un’energia fuori dal comune. E ora è pronta a tornare.
Ieri è stata confermata infatti la data d’uscita del nuovo album della cantautrice americana: Unrepentant geraldines uscirà il prossimo 13 maggio per la Mercury Classics. Il tour mondiale di supporto al nuovo lavoro toccherà altresì l’Italia con tre date:
2 giugno, Roma, Auditorium parco della musica
3 giugno, Milano, Teatro nazionale
4 giugno, Padova, Geox
Divulgata anche la cover del disco, la quale mostra l’artista di fronte ad un muro pieno di graffiti. A tal proposito l’artista ha dichiarato a Rolling Stone: “Sono sempre stata ispirata dai visual artists perché, come è per la musica, l’arte non è un lavoro in cui puoi decidere di licenziarti ed andartene, ma è qualcosa che definisce quello che sei. I visual artist hanno il compito di scuotere le nostre menti e forzarle a guardare verso tutte le cose, tutti quegli oggetti a cui normalmente non pensiamo, così come verso quelle persone di cui non ci siamo mai presi cura”.
Roberto Vivaldelli
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