L’attivista ugandese Patience Nabukalu è stata a Torino per il meeting europeo dei Fridays for future: “Il nord del mondo ci ascolti, perché dipende da noi”.
Torino, città pragmatica e orientata verso un futuro sempre più sostenibile
Torna l’Osservatorio Torino sostenibile, la ricerca condotta da LifeGate per “misurare” la sostenibilità del capoluogo piemontese.
Dopo sette edizioni dell’Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile, cinque ricerche svolte su Milano e due su Roma, torna l’Osservatorio Torino sostenibile, giunto quest’anno alla sua seconda edizione. L’indagine è stata realizzata da LifeGate in collaborazione con Green Pea, il primo green retail park al mondo fondato da Oscar Farinetti. Elaborando le risposte fornite all’istituto di ricerca Eumetra MR, emerge un dato significativo: sono 610mila i torinesi coinvolti dalle tematiche legate ai principi di sostenibilità.
A Torino, sostenibilità come patrimonio comune che influenza le abitudini quotidiane
Patrocinata dalla Commissione europea, dal ministero della Transizione ecologica e dalla regione Piemonte, la ricerca è stata realizzata nel mese di marzo 2022 su un campione di 603 individui rappresentativo della popolazione torinese maggiorenne.
Contro un dato nazionale che l’anno scorso toccava il 75 per cento di appassionati e interessati al tema della sostenibilità, i torinesi che si sentono coinvolti sono il 71 per cento, una percentuale stabile rispetto al 2021. Per sette cittadini su dieci, dunque, la sostenibilità è un patrimonio comune in grado di influenzare le abitudini quotidiane. Tra questi, coloro che mostrano il maggior interesse sono soprattutto laureati, dirigenti e imprenditori e persone attente a limitare l’uso della carne.
Nella città dell’automobile crescono i mezzi alternativi
Torino è una città attrattiva, elegante e sempre in movimento. Sul podio delle priorità per la Torino del futuro, il 59 per cento dei cittadini coinvolti dall’indagine chiede maggiori collegamenti tra il centro e la periferia; il 58 per cento iniziative per favorire l’attrattività turistica, mentre il 54 per cento chiede un incremento i servizi sociali per i cittadini.
Inoltre, tra le azioni concrete, il potenziamento della raccolta differenziata per rifiuti speciali in ricicleria è una questione fondamentale per il 78 per cento degli intervistati. Il tema della predisposizione di un piano operativo per l’edilizia scolastica è particolarmente sentito dal 74 per cento, seguito dall’incremento dei servizi digitali del Comune con una percentuale del 70 per cento.
Per quanto riguarda i comportamenti virtuosi, i cittadini ammettono di fare la loro parte: il 43 per cento limita l’uso di bottigliette di plastica; il 39 per cento dichiara di evitare l’auto quando possibile e il 22 per cento utilizza prodotti di cosmesi naturale.
Ma è sulla mobilità che si misura davvero quale tipo di eredità si troveranno davanti le nuove generazioni. Nella città dell’automobile, infatti, il futuro è già iniziato: cresce la presenza di mezzi sostenibili negli spostamenti quotidiani. Il 21 per cento degli intervistati dichiara di utilizzare sempre servizi di bike, moto, car sharing e monopattini elettrici, anche per una questione di sostenibilità economica.
Prodotti più sani ma anche attenti ai diritti dei lavoratori
Nel parlare di pratiche sostenibili, non bisogna dimenticare tutto ciò che ci ha lasciato in eredità la pandemia. Parlando di consumi emergono nuove abitudini di acquisto: l’87 per cento dei torinesi (+4 per cento rispetto al 2021) ha scelto di modificare il proprio stile di vita preferendo prodotti made in Italy, l’81 per cento sceglie mete italiane per le vacanze, l’81 per cento supporta la crescita dell’economia italiana attraverso gli acquisti.
A tal proposito, un sistema di informazione più trasparente e il controllo della filiera di produzione non sono gli unici elementi da considerare durante l’acquisto di prodotti: anche l’attenzione ai diritti dei lavoratori da parte del produttore diventa una voce da mettere a bilancio.
“Sono le persone ad essere le artefici del cambiamento ed è rassicurante osservare come i torinesi siano coinvolti personalmente nello sviluppo sostenibile della propria città – il commento di Enea Roveda, Ceo di LifeGate –. Agire sulla consapevolezza è il primo passo per accelerare il passaggio verso un’economia sostenibile e in tutto il paese è in atto un cambio di paradigma che si concretizza attraverso chi fa davvero la differenza con le proprie azioni”.
Una nuova radio per Torino
La presenza di LifeGate nella città della Mole è sempre più ricca e radicata. Oltre al secondo Osservatorio Torino Sostenibile, nell’aprile 2022 è on air, sulla frequenza 88,7, LifeGate Radio Torino for Green Pea.
La musica di qualità e i contenuti sulla sostenibilità che LifeGate Radio propone da ormai più di vent’anni si sposano e si fondono perfettamente col claim di Green Pea, from duty to beauty, ovvero dal dovere alla bellezza, raccontando un diverso modo di approcciarsi agli acquisti che metta al centro il piacere di fare del bene al Pianeta, perché è un modo diverso di pensare e di agire come esseri umani.
Scarica i risultati della ricerca Torino Sostenibile 2022
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