Cooperazione internazionale

Mutilazioni genitali femminili, ecco come migliaia di comunità in Africa hanno detto basta

L’ong senegalese Tostan aiuta le comunità africane a rinunciare ad alcune tradizioni come la mutilazione dei genitali femminili e i matrimoni precoci.

Porre fine alle mutilazioni genitali femminili (Mgf) è possibile solo se sono le comunità stesse a volerlo. È questa la chiave del successo dell’ong senegalese Tostan che, grazie a un programma di sviluppo sostenibile, ha aiutato circa 7.300 comunità e oltre 7 milioni di persone a rinunciare pubblicamente a questa pratica.

ragazze mgf senegal
Delle ragazze bruciano gli oggetti usati per la Mgf durante la dichiarazione pubblica di abbandono della pratica a Kaolack, in Senegal nel 2015 © Tostan

 

Il modello innovativo di Tostan

Quando l’americana Molly Melching fondò Tostan nel 1991, porre fine alle mutilazioni non era nei suoi progetti. Ma grazie ad attività come la traduzione della Dichiarazione universale dei diritti umani nelle lingue locali e l’educazione alimentare per bambini e madri, sono state le donne a tirare fuori la questione. Così sono state gettate le basi per un progetto che ha coinvolto più di 200mila persone in sei paesi dell’Africa occidentale: il programma di legittimazione delle comunità (Community empowerment programme, Cep) di Tostan.

 

Senegal National Coordinator, Khalidou Sy. Public Declaration. Latmingue, SN. 30 Oct. 2010. CEP. HR. FGC
Khalidou Sy, ex coordinatore nazionale di Tostan Senegal © Tostan

 

Ecco come Tostan aiuta le comunità a svilupparsi in autonomia

“L’approccio di Tostan è diverso da quello delle altre organizzazioni perché il suo metodo educativo è basato sul rispetto della persona”, spiega Khalidou Sy, ex coordinatore nazionale di Tostan Senegal. Inoltre “i partecipanti imparano e condividono esperienze. Parlano con gli abitanti del villaggio e cercano il consenso per risolvere i problemi della comunità”.

 

Penda Mbaye, Senegal 2016
Penda Mbaye, direttrice dei programmi di Tostan © Tostan

 

I membri della comunità seguono lezioni sui diritti umani e imparano anche a leggere, a scrivere e a contare e sviluppano abilità di gestione. Queste sono le fasi dette rispettivamente in lingua fulani e mandinka di kobi e aawde, parole che significano “preparare il terreno per piantare” e “piantare il seme”. Queste fasi vanno in parallelo con la creazione dei comitati per la gestione delle comunità che hanno il compito di implementare i progetti di sviluppo che le comunità decidono di perseguire. I comitati vengono eletti democraticamente e su 17 membri, nove sono donne.

 

Public Declaration - Senegal 2015
Dichiarazione pubblica per l’abbandono delle pratiche pericolose in Senegal nel 2015 © Tostan

 

“Durante le discussioni che affiorano nelle lezioni di Tostan sui diritti umani e sulla salute riproduttiva i partecipanti identificano la Mgf come violazione di alcuni diritti delle donne e delle bambine come quello di essere protette da ogni forma di violenza e di avere diritto alla salute”, dice Penda Mbaye, direttrice dei programmi. “L’approccio di Tostan dà fiducia alle comunità consolidando le tradizioni positive e conferendo agli abitanti i mezzi per rivedere le tradizioni pericolose e riuscire poi ad abbandonarle”.

 

Immagine di copertina: dichiarazione pubblica a Kaolack, in Senegal © Tostan

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