Politiche frammentarie, discontinue e incerte. Così sull’elettrico l’Italia fa peggio persino della Grecia. Ne approfitta la Cina, che allarga l’offerta; ultimo caso la BYD Sealion 7.
Toyota Gazoo Racing: tutto il motorsport di Toyota dal Rally all’Endurance ibrido
Toyota Gazoo Racing è il mondo delle vetture da corsa e delle gare della casa automobilistica giapponese. Lo scopo? Migliorarsi continuamente superando grandi sfide. Come fa un atleta alle Olimpiadi.
Non solo auto per la strada: Toyota vanta anche una lunga storia nel mondo del motorsport, dai circuiti da corsa al rally, con le diverse divisioni delle attività sportive della casa automobilistica giapponese, quali “Toyota Racing”, “Lexus Racing” e “GAZOO Racing”, riunite dal 2015 sotto l’unico nome di Toyota Gazoo Racing. Che si tratti dunque di correre nel Campionato Mondiale di Rally con la Yaris WRC, nel Campionato Mondiale di Endurance con la TS050 Hybrid (auto ibrida capace di affrontare gare che durano dalle 6 alle 24 ore), nel Rally Dakar con Toyota Hilux Dakar o Toyota Land Cruiser (in grado di solcare deserti e fiumi) o con il prototipo GR Supra Racing, gareggiare per Toyota significa superare le sfide e le condizioni estreme della corsa attraverso nuove soluzioni e tecnologie e realizzare così vetture sempre migliori.
Auto come atleti alle Olimpiadi
“Proprio come gli atleti mettono alla prova le loro capacità competendo con tutta la loro forza nelle Olimpiadi, così le case automobilistiche usano le corse come un’opportunità per spingere le prestazioni di un veicolo al limite e scoprire nuovi modi di far avanzare la tecnologia“: così diceva, infatti, nel 1952, Kiichiro Toyoda, fondatore di Toyota, nella convinzione che le corse delle auto, aldilà di rappresentare un grande intrattenimento, fossero vitali soprattutto nello sviluppo dell’industria automobilistica. Ecco allora nel 1957 la prima partecipazione a una corsa con il Round Australia Rally e nel 1975 la prima vittoria importante al Rally dei Mille Laghi a cui seguirono poi tanti altri successi grazie a piloti di eccellenza come Juha Kankkunen e Carlos Sainz al volante di auto leggendarie tra cui Celica GT-Four e Corolla WRC. Fino al 1999, Toyota ha fatto la storia del World Rally Championship con tre titoli costruttore e quattro titoli pilota per poi interrompere la partecipazione al Campionato.
Di nuovo in pista con la Yaris WRC
Nel 2017 il ritorno: la scorsa stagione ha visto il grande debutto della Yaris WRC, con vittorie ai Rally di Svezia e Finlandia. E quest’anno la sfida continua con il Campionato Mondiale Rally FIA 2018 e la Yaris WRC migliorata. Grazie a un motore da 1.6 litri con turbocompressore ad alte prestazioni, alla trazione integrale intelligente e all’aerodinamica ottimale, può essere guidata in tutta sicurezza nelle condizioni limite dei rally più impegnativi al mondo. Le sospensioni ribassate sono un must per gare ad alta velocità tra strade tortuose e curve difficili come il Tour de Corse in Francia, mentre quelle rialzate sono cruciali per gli eventi come il Rally del Messico con strade sconnesse e piste rocciose; infine, una configurazione delle sospensioni a superficie libera è essenziale per eventi sotto zero come il Rally di Svezia che si corre su strade ghiacciate e banchi di neve.
Successi e prossime sfide
“Dopo una prima stagione di soddisfazioni, siamo entusiasti di continuar a far crescere le nostre competenze con l’obiettivo di costruire auto sempre migliori”, ha detto il quattro volte campione del mondo Tommi Mäkinen alla guida del team Toyota WRC che ha base a Puppola, in Finlandia. Nelle prime tappe del Campionato Mondiale di Rally i piloti hanno conquistato un secondo e terzo posto al Rally di Monte-Carlo, un secondo posto al Rally di Corsica, il primo posto al Rally di Argentina. La prossima sfida li attende dal 7 al 10 giugno in Sardegna: in bocca al lupo!
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Nei primi due talk organizzati da Autopromotec si è parlato di come, dietro l’auto, si celi un mondo (perlopiù invisibile) di piccole e grandi realtà che investono in innovazione e sostenibilità.
State programmando qualche giorno sugli sci? Allora non dimenticatevi che anche riguardo alle località sciistiche è possibile fare la scelta più sostenibile. Ecco quattro mete in montagna dove si può fare sport e divertirsi sulla neve rispettando l’ambiente.
Mini fa un altro passo verso la transizione ecologica del marchio; come va e cosa offre la Aceman, elettrica compatta a metà fra Cooper e Countryman.
Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
La Capri è la nuova elettrica Ford, con l’addio a modelli come Fiesta e Focus un tassello importante nella transizione ecologica del marchio. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.