Partecipare alla transumanza di 400 pecore può essere una performance artistica e insieme un’azione dal forte valore culturale e sociale. Ora si può fare.
Pratica nostalgica ma anche ancestrale e con parecchio fascino, la transumanza è tutt’oggi in atto nel nostro paese e molte comunità la difendono strenuamente e si impegnano affinché le venga riconosciuto il grande valore che merita. A prima vista è solo un movimento stagionale di bestiame, ma analizzandola attentamente la transumanza è un’azione in grado di modellare le relazioni tra persone, animali ed ecosistemi. Implica rituali e pratiche sociali condivisi, come prendersi cura e allevare animali, gestire terreni, foreste e risorse idriche e affrontare i pericoli naturali. Riguarda tutti noi, specie in questo periodo storico. L’Unesco l’ha capito e nel 2019 l’ha inserita nella lista del Patrimonio culturale immateriale.
In valle Camonica, nel bresciano, nell’ambito di un progetto più ampio partito sin dal 2019, grazie ad Andar con il gregge il 14 e 15 maggio cittadini, turistici e semplici curiosi saranno invitati a partecipare alla transumanza e a seguire così un gregge di oltre 400 pecore nel loro percorso. Un’azione performativa molto concreta per riflettere tutti insieme – come comunità – sui valori insiti nel territorio offrendo anche una rilettura del paesaggio in quanto custode di conoscenza di tradizioni millenarie, tesori della memoria collettiva a rischio estinzione (il cosiddetto “patrimonio immateriale”).
Come partecipare alla transumanza in valle Camonica
Seguire 400 pecore e il loro tragitto di transumanza è anche arte. Lo ha pensato Monica Sgrò, ideatrice di questo progetto i cui lavori si rivolgono principalmente alla sfera pubblica, in particolare a quei luoghi in cui la lana, un tempo risorsa, si è persa con il conseguente abbandono di abilità manuali, economia e cultura del settore. Da qui il suo avvicinamento al mondo della pastorizia transumante: dialogando con associazioni, pastori, antropologi e storici, è nato Andar con il gregge che non sarà solamente camminare seguendo gli animali come pratica artistica di esplorazione tra luogo e individuo, ma anche porre l’attenzione sulla conoscenza della filiera della lana e del suo riuso. Concretamente ecco cosa succederà nel week end del 14 e 15 maggio 2022: prima di tutto per partecipare occorre iscriversi compilando il form e farsi trovare pronti alla partenza in località Forno Allione frazione del comune di Berzo Demo e Malonno, in media val Camonica, provincia di Brescia.
Da qui inizia l’esperienza seguendo il pastore Lorenzo Bona e i suoi cani pastore di giorno e di notte. Si cammina sino a sera quando sarà allestito l’accampamento che rappresenterà l’occasione per condividere i racconti sulla vita del pastore e sulla lana, narrate da coloro che un tempo la lavoravano producendo manufatti di pregio per la valle come le note trapunte. In questa atmosfera si evocherà come in un rito l’antico gergo dei pastori, il gaì – o gavì – che sarà poi utilizzato per tradurre parole legate al paesaggio circostante emerse nel corso dell’esperienza, alcune delle quali saranno stampate a fuoco su uno dei due stendardi in feltro creati con la collaborazione di tutti i partecipanti.
Da alcuni anni l’associazione Coda di lana lavora per sensibilizzare al riuso della lana che i pastori tosano dalle loro…
Questo bel progetto unisce dunque molte risorse del territorio, una delle quali, ora piuttosto dimenticata, è la lana. Andar con il gregge intende far riflettere anche su temi ora importanti quali il ritiro e riciclo di questo materiale e le problematiche di smaltimento della stessa come rifiuto speciale, il tutto grazie alla collaborazione dell’associazione locale Coda di lana che da tempo ha a cuore questo territorio e le sue tradizioni. Chi parteciperà alla transumanza creerà una installazione in feltro (de dalla lana deriva) site specific che verrà collocata in seguito in modo permanente presso il Macil, Centro per l’itineranza e la lana, a Malonno, luogo preposto per la salvaguardia della cultura agropastorale di tutta la valle Camonica.
L’opera, ispirata agli itineraria picta romani e alla mappa rupestre di Bedolina (la zona camuna è ricca di queste testimonianze), si comporrà di due lunghi stendardi in feltro naturale a evidenziare l’unione tra uomo e animale. Il tragitto compiuto e alcuni elementi propri del paesaggio saranno riportati come riferimenti cartografici sul feltro: il fiume, il piccolo borgo, ma anche elementi meno visibili come i sassi, i funghi, le foglie.
Quando l’arte trova “casa” nel paesaggio, possono nascere luoghi di racconto che vanno al di là delle opere stesse. Il risultato è spesso sorprendente.
È una Spagna meno conosciuta quella del nord, che per questo può sorprendere. Andiamo in Aragona partendo dalla bella Saragozza: un breve tour a tre tappe.