A febbraio, in Irlanda, è stato introdotto un sistema di riciclo della plastica che ha permesso di raccogliere 630 milioni contenitori.
Travel & joy, viaggio nelle città italiane alla scoperta dello sviluppo urbano sostenibile
Travel & joy è un progetto triennale itinerante che promuove una cultura sostenibile del benessere urbano. Ne parliamo con l’ideatrice Federica Borghi.
Gli abitanti delle città sono sempre di più. Entro il 2050, il 68 per cento della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane, secondo le Nazioni Unite. Questa è una grande sfida per le metropoli, che dovranno riuscire a garantire l’inclusione sociale, ma non solo: parallelamente, infatti, si trovano a fronteggiare l’aumento della temperatura e i cambiamenti climatici, fenomeni che le vedono coinvolte in prima linea. Basti pensare alla formazione delle isole di calore, all’innalzamento del livello dei mari che minaccia le zone costiere, agli eventi meteorologici estremi.
Trovare delle strategie per proteggere i centri urbani e i cittadini che li popolano è cruciale. Per questo Travel & joy green urban solution, innovativo format green ideato da Federica Borghi e realizzato da Icons production, ha l’obiettivo di cercare soluzioni sostenibili e innovative per vivere la città e creare un network in grado di promuoverle e applicarle. Dai nuovi modelli di fruizione del tessuto urbanistico alla riqualificazione dei terreni degradati, dagli orti urbani alle tecniche di coltivazione a chilometro zero, che necessitano di risorse minime.
Travel & joy, l’intervista a Federica Borghi
Il progetto ha una durata di tre anni e prevede il coinvolgimento di più città italiane, a partire da Firenze, per poi spostarsi a Milano, Venezia, Noto e Matera. Il capoluogo toscano sarà animato da conferenze, mostre, installazioni e laboratori sparsi su tutto il territorio cittadino: sono previste location come la fondazione Zeffirelli, situata in uno dei più prestigiosi palazzi storici fiorentini, piazzale Michelangelo, il giardino di Boboli, palazzo Corsini, la Limonaia e tante altre. Travel & joy ospiterà anche l’edizione fiorentina di Weplanet, in gemellaggio con Milano, con una suggestiva installazione di globi artistici nelle piazze principali. Di tutto questo parliamo con Federica Borghi, che abbiamo raggiunto al telefono.
Qual è l’obiettivo di Travel & joy?
È un obiettivo che mi appartiene tantissimo, cioè quello di divulgare cultura a 360 gradi, portarla in giro in maniera nomade in tutt’Italia. È una cultura, ovviamente, che io ho pensato quest’anno orientata alla sostenibilità, visto che veniamo fuori, si spera, da un problema pandemico immenso. Voglio provare a fornire una visione realistica di ciò che si deve fare nell’ottica della ripartenza. Ho pensato di orientarlo su molte città italiane, partendo da Firenze, la culla del Rinascimento e una località che amo. Mi sono confrontata col Comune per organizzare ogni mese una serie di conferenze rivolte al tema dello sviluppo sostenibile.
Com’è strutturato il calendario degli eventi?
Giugno è il mese dei giardini, ci saranno conferenze che si terranno all’interno di palazzi storici; poi ci sarà il mese di luglio, dedicato alla bonifica territoriale, in cui si parlerà anche del commercio e dell’artigianato sul territorio. Agosto sarà dedicato al riposo, ma nello stesso tempo a luglio saremo presenti anche a Noto, in Sicilia con una capsule di Travel & joy orientata all’arte contemporanea: io sono una curatrice, quindi ho dato grandissima importanza alla materia.
La sostenibilità per me è prima di tutto umana.
Settembre sarà il mese della medicina, con professionisti del settore che spiegheranno il rapporto fra sostenibilità e pediatria; ottobre sarà dedicato alla donna, con tante attività e molte figure femminili che hanno abbracciato uno stile di vita sostenibile nonostante le difficoltà. Questo è veramente un format che è tagliato su di me, quindi qualcuno può anche non condividerlo, però a me importa che passi comunque un messaggio di sostenibilità. Novembre sarà il mese della viabilità, quindi sarà coinvolta tutta la parte cittadina di Firenze, dove la tramvia ha reso il traffico molto più fluido, e poi verranno coinvolte anche altre città italiane. Parallelamente, daremo spazio alle associazioni, specialmente le più piccole. Dicembre, infine, è il mese dell’arte e dell’allegoria.
In tutti i mesi, oltre alle mostre di arte contemporanea, ci saranno visite guidate ai giardini storici, ma anche ad installazioni con nuovi tipi di coltivazione come l’aeroponica e l’idroponica; ci saranno personaggi proprietari di giardini bellissimi come il giardino di Pallanca in Liguria e il giardino della Foce; ci saranno persone che si sono dedicate alla bioattività come Andrea Battiata, che ha creato un terreno su pietra vulcanica, e Serranova con la sua coltivazione a fotoluminescenza.
Bisogna aver cura dell’uomo perché l’uomo possa aver cura dell’ambiente.
Nella Giornata mondiale dell’ambiente del 5 giugno, Assorecuperi e Assomozziconi lanceranno in prima mondiale il video che è stato pensato per sensibilizzare le persone a non buttare i mozziconi di sigarette per terra. L’evento si terrà nel palazzo San Firenze, ci sarà un flash mob e interventi con le istituzioni. Tutti gli eventi sono gratuiti: voglio ringraziare le persone che stanno venendo a fare queste conferenze a titolo gratuito, mettendo la loro professionalità a servizio dei cittadini.
Darete molto spazio alle tecniche agricole innovative. Ci può fare qualche altro esempio?
Per quanto riguarda il biodinamico, ho conosciuto tante persone, ma ne ho scelta una sui generis: Fabrizio Daldi di Sanremo. Viene chiamato da imprenditori che hanno campi e vigneti sparsi nel mondo per curarli dai parassiti o risolvere altri problemi legati alla coltivazione. Lui effettua uno studio e poi si ritira nel suo laboratorio e con sostanze ricavate dalle piante curative nutre le acque che andranno ad innaffiare le aree interessate dal problema. Quando ci parli, ti sembra di essere di fronte a mago Merlino, entri nel suo laboratorio e ci sono ampolle di vetro dappertutto… La sua è una visione che si basa sulla filosofia, sulla scienza, sulle conoscenze agrarie. La conferenza si terrà il 7 di giugno: Fabrizio è una persona che vanta una cultura vastissima e non vede l’ora di poter condividere la sua passione.
Le città sono causa dei cambiamenti climatici, e quelle che ne soffrono di più gli effetti. Come potranno vincere questa sfida?
La vera sostenibilità consiste nell’educare il bambino di domani e rieducare l’uomo di oggi, quindi credo che un grande passaggio a livello cittadino lo debbano fare le istituzioni: come per un bambino sono la famiglia e la scuola che devono dare buoni insegnamenti, per un cittadino devono essere sicuramente le istituzioni comunali e regionali. Secondo me, dando voce ai piccoli e parlando ai singoli si può ottenere molto di più che facendo grandi campagne.
Con la pandemia è aumentata la sensibilità dei cittadini?
Io sono dell’idea che quando uno ha paura “diventa buono”, finché questa paura non gli passa. Scherzi a parte, spero che le persone conservino una piccola percentuale della paura che hanno avuto per agire. Io personalmente ho vissuto il primo ciclo pandemico nell’illusione che tutto sarebbe finito velocemente. Purtroppo, però, non c’è nulla di facile, bisogna fare molto affidamento su se stessi e conservare il ricordo di ciò che ci è accaduto: la memoria storica è importante. Io voglio essere fiduciosa, ho un figlio di 21 anni e una di 17 che sono molto responsabili.
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