Sull’Amazzonia si è tornati a cooperare, grazie al Brasile di Lula, ma non ad agire
Si è concluso il vertice per l’Amazzonia organizzato a Belém dal Brasile. La cooperazione è ripartita, ma mancano le azioni per fermare la deforestazione.
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Secondo un studio del World weather attribution, le ondate di calore di luglio in Europa sarebbero impossibili senza l’effetto dei cambiamenti climatici.
Fino al 15 giugno a Bonn si tenterà di spianare la strada in vista della Cop28 di Dubai. Tre le grandi questioni sul tavolo dei delegati.
Il presidente del Brasile, Lula, ha annunciato che la Cop30 sul clima si terrà nella città di Belém, porta d’ingresso della foresta amazzonica.
Lo sostiene Fatih Birol, direttore di Iea: “La domanda di petrolio diminuirà. I paesi, soprattutto del Medio Oriente, devono prepararsi alla transizione”
Il sultano Al Jaber, capo della compagnia petrolifera di Abu Dhabi e presidente della Cop28, vuole puntare ancora su petrolio e gas.
Il capo del gigante petrolifero degli Emirati Arabi Uniti, il sultano Ahmed Al Jaber, è stato nominato presidente della Cop28 sul clima. Non è una bufala.
Il Guardian racconta il punto di vista di ong e ambientalisti preoccupati per il prevalere degli interessi delle lobby sulla necessità di ridurre realmente le emissioni del cibo.
Dove sono andate per portare una petizione contro il riscaldamento globale e per la protezione dei migranti climatici.
Come funziona il meccanismo di loss and damage istituito alla Cop27, il fondo per risarcire i paesi poveri per perdite e danni dovuti alla crisi climatica.