
Lo spreco alimentare è un problema che paghiamo a caro prezzo. Ma sul tavolo delle istituzioni europee ci sono tante idee per affrontarlo.
Così l’Unione europea vuole tracciare la rotta verso lo sviluppo sostenibile.
Un viaggio in cui il contributo attivo dei cittadini è determinante.
Sono tante – e rilevanti – le politiche ambientali su cui sta lavorando l’Unione europea, con l’intento dichiarato di guidare il cammino internazionale verso lo sviluppo sostenibile.
Dal 2021 non si potranno più usare posate, piatti e altri oggetti in plastica usa e getta, che hanno una vita utile di pochi minuti ma, per contro, costituiscono il 70 per cento dei rifiuti marini. Nel frattempo entra in vigore un nuovo piano d’azione per l’economia circolare, volto a ridurre a monte la produzione di rifiuti ed estendere il ciclo di vita dei prodotti, e si costruisce un sistema alimentare più sano e sostenibile, diffondendo una maggiore consapevolezza sul valore del cibo e lottando contro gli sprechi. Tutto questo, con lo sguardo fisso verso l’obiettivo di azzerare le emissioni nette dell’intero Continente entro il 2050.
Una transizione di questo calibro non può essere semplicemente calata dall’alto: i risultati arrivano quando le normative rigorose e gli obiettivi visionari trovano ad accoglierli una comunità pronta, preparata e disposta a fare la sua parte, con piccoli e grandi cambiamenti nelle proprie abitudini quotidiane.
Noi di LifeGate cerchiamo vi avvicinare l’Europa alle persone raccontandovi le sue politiche ambientali con un linguaggio semplice e divulgativo, anche attraverso una rubrica Igtv realizzata in collaborazione con la rappresentanza italiana del Parlamento europeo. Per costruire il futuro sostenibile dell’Europa, infatti, istituzioni e cittadini devono remare nella stessa direzione. Perché l’unione fa la forza, anzi, l’Unione fa la Terra.
Lo spreco alimentare è un problema che paghiamo a caro prezzo. Ma sul tavolo delle istituzioni europee ci sono tante idee per affrontarlo.
Da celebrità come Bianca Balti al ragazzino che sciopera per il clima, ciascuno di noi ha un sogno nel cassetto legato al futuro sostenibile del Pianeta. Il Parlamento europeo in Italia si mette in ascolto.
Restituire alla natura più di quanto le si sottrae è una necessità. Il piano sull’economia circolare dell’Unione europea ci indica la direzione da seguire.
L’Unione europea ha preso una decisione coraggiosa: vietare alcuni oggetti in plastica monouso. Ma è solo la prima tappa di un lungo percorso.
I fondi della Pac (Politica agricola comune) non devono più essere usati per sostenere la corrida. Lo dice un emendamento approvato dal Parlamento europeo.
Ridurre le emissioni di gas serra del 60 per cento entro il 2030: lo chiede il Parlamento europeo nel nuovo testo della legge sul clima.
È stata approvata dal Parlamento europeo una risoluzione che dichiara ufficialmente l’emergenza climatica e ambientale.
Il 16 aprile l’attivista per il clima Greta Thunberg ha tenuto un emozionante discorso al Parlamento europeo, dove ha lanciato un appello in vista delle prossime elezioni.
L’Europarlamento ha approvato nuove norme con nuovi limiti per gli inquinanti nell’acqua del rubinetto. L’obiettivo è quello di aumentare la fiducia dei consumatori e di ridurre le bottiglie di plastica.