L’attivista ugandese Patience Nabukalu è stata a Torino per il meeting europeo dei Fridays for future: “Il nord del mondo ci ascolti, perché dipende da noi”.
Possiamo consumare in maniera più sostenibile? Certo che sì: per esempio, acquistando prodotti con un impatto minore sull’ambiente, realizzati magari in materiali ecologici e con l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili. Se è vero, infatti, che siamo (anche) quello che compriamo, per essere la versione migliore di noi stessi e porre un freno al riscaldamento globale, dobbiamo prestare particolare attenzione ai nostri acquisti e al piacere della consapevolezza. Questo il cuore della filosofia di Green Pea, il primo spazio per acquisti interamente votato al rispetto del pianeta e di chi lo abita, da un’idea del fondatore di Eataly Oscar Farinetti.
Cos’è Green Pea
Lo slogan del green retail park inaugurato il 9 dicembre 2020 a Torino è From duty to beauty, dal dovere alla bellezza: perché agire in maniera sostenibile non è solo un dovere nei confronti degli ecosistemi e delle altre persone, è e deve essere anche fonte di piacere. Che a Green Pea si vive in tutti i 15mila metri quadrati dell’edificio su cinque livelli costruito secondo i principi dell’architettura sostenibile, attraverso 66 negozi, un museo, 3 luoghi di ristorazione, una piscina, una spa e un club dedicato all’ozio creativo. Il tutto per raggiungere un solo obiettivo: trasformare il consumatore in un cittadino che acquista beni e servizi in modo consapevole, attento e sostenibile.
Green Pea e LifeGate, insieme per la sostenibilità
A questo servono i momenti di incontro, di dibattito e gli eventi tematici dedicati alla sostenibilità organizzati da Green Pea in collaborazione con LifeGate, content media partner del progetto e vetrina esclusiva per i contenuti e il messaggio di Green Pea.