La Banca centrale europea promette di dare, finalmente, il giusto peso al clima
Finora la Banca centrale europea è stata molto legata all’economia fossile. Ma il nuovo piano sul clima annunciato da Christine Lagarde fa ben sperare.
Finora la Banca centrale europea è stata molto legata all’economia fossile. Ma il nuovo piano sul clima annunciato da Christine Lagarde fa ben sperare.
A inizio anno i flussi netti dei fondi indicizzati sostenibili nel mercato Etf europeo hanno superato i 25 miliardi di euro. La ricerca di Morningstar.
Da tempo si chiede a banche e investitori una maggiore trasparenza sui rischi legati ai cambiamenti climatici. La Nuova Zelanda la vuole imporre per legge.
Il Fondo sovrano norvegese debutta nelle rinnovabili. Oltre un miliardo di euro destinato alla costruzione del parco eolico offshore di Borssele.
Gli istituti di credito sono pronti ad affrontare crisi climatica? Lo valuterà la Banca centrale europea con gli stress test del 2022.
100 miliardi di dollari l’anno in finanza per il clima a sostegno dei paesi in via di sviluppo. Sono passati più di dieci anni da questa promessa, che – sostiene Oxfam – è ancora in larga parte disattesa.
D’ora in poi l’università di Oxford non investirà più nei combustibili fossili, ma solo nelle società che si impegnano seriamente per la decarbonizzazione.
Oltre 2.500 miliardi di euro: sono i soldi che le grandi banche hanno iniettato nel settore delle fonti fossili dalla firma dell’Accordo di Parigi al 2019.
Il World economic forum 2020 punta sulla sostenibilità, ma per Greenpeace sconta una contraddizione: le banche presenti finanziano ancora carbone e petrolio
Lo sponsor di Roger Federer è una banca che finanzia i combustibili fossili. Finito nel mirino degli ambientalisti, il campione promette di intervenire.