Smartphone e pc, c’è ancora molto da fare per difendere i diritti dei lavoratori
Per porre fine alle violazioni dei diritti nelle “fabbriche del sudore”, audit e autoregolamentazione non bastano. Lo provano le testimonianze dei lavoratori.
Per porre fine alle violazioni dei diritti nelle “fabbriche del sudore”, audit e autoregolamentazione non bastano. Lo provano le testimonianze dei lavoratori.
Si possono offrire stipendi alti, trasferte, benefit. Ma, sempre più spesso, tutto questo non basta. Per convincere un giovane a scegliere di lavorare per lei, un’azienda deve anche dimostrarsi responsabile nei confronti dell’ambiente, della società, del territorio. Le compagnie petrolifere, di fronte a questa sfida, arrancano: e fanno sempre più fatica ad attirare nuovi talenti.
Restano ancora pochi giorni alla Fédération Internationale de Football Association – meglio nota come Fifa – per rispondere alla lettera che un sindacato olandese le ha indirizzato alcune settimane fa. La missiva, resa nota dal quotidiano britannico Guardian, è firmata dalla Federatie nederlandse vakbeweging (Fnv), il principale sindacato olandese con oltre un milione di iscritti,
Prima a Torino, poi a Milano, la protesta dei fattorini di Foodora fa emergere le tensioni provocate in Italia e in Europa dall’avvento della gig economy.
Il dumping sociale minaccia la concorrenza e i lavoratori. Una risoluzione del Parlamento europeo lo condanna e propone delle soluzioni.
Fare la spola in bicicletta fra ristoranti e abitazioni di clienti affamati con in spalla la loro cena. Da qualche ora nel weekend a diverse ore tutti i giorni, per compensi che possono superare i 1000 euro al mese. È questo il quotidiano delle migliaia di fattorini che lavorano in Europa per piattaforme internazionali come Deliveroo
21 milioni di persone, all’incirca come la popolazione di Lombardia, Lazio e Campania messe insieme, sono vittime del lavoro forzato nel mondo, secondo l’Ilo (Organizzazione internazionale del lavoro). Una vergogna che nel settore privato genera ogni anno profitti illegali pari a circa 135 miliardi di euro. L’Ict (Tecnologie per l’informazione e la comunicazione) è uno dei
È sempre più diffusa l’idea in base alla quale la conoscenza sia la risorsa capace di produrre valore aggiunto in ogni settore e ruolo. Per un contesto di lavoro etico.