
Il 20 giugno è la Giornata mondiale del rifugiato. Quest’anno forse la vivremo diversamente: l’editoriale della direttrice della comunicazione Avsi.
Il 20 giugno si celebra la Giornata mondiale del rifugiato.
La pandemia di Covid-19 e le recenti proteste globali contro il razzismo hanno messo in luce quanto disperatamente abbiamo bisogno di lottare per un mondo più giusto e inclusivo, dove nessuno sia lasciato indietro. Siamo consapevoli che venti persone al minuto sono costrette ad abbandonare la propria casa per colpa di guerra, carestia e fame, persecuzioni religiose o etniche, disastri ambientali. Per questo il 20 giugno viene celebrata la Giornata mondiale del rifugiato, istituita dalle Nazioni Unite nel 2000. La prima risale al 2001, in occasione dei cinquant’anni dall’adozione della Convenzione di Ginevra sullo status di rifugiato.
Il 20 giugno è la Giornata mondiale del rifugiato. Quest’anno forse la vivremo diversamente: l’editoriale della direttrice della comunicazione Avsi.
La Banca mondiale ha calcolato il numero di migranti climatici che si sposteranno all’interno dei loro stati: 86 milioni solo nell’Africa subsahariana.
Il coronavirus potrebbe accelerare la rivoluzione digitale in Africa. Scopriamo come grazie alla testimonianza della direttrice della comunicazione di Avsi.
Gli Stati Uniti accoglieranno soltanto 18mila rifugiati nel 2020, contro gli 85mila del 2016: “Il nostro sistema migratorio è sotto pressione”.
L’Ungheria è stata deferita alla più alta corte europea dopo che il governo guidato dal primo ministro Viktor Orbàn ha ristretto i requisiti di ammissibilità per i richiedenti asilo e ha trasformato l’aiuto ai rifugiati in reato penale. Vietato chiedere asilo politico La legge in questione è stata emanata nel 2018 ed è conosciuta come Stop
Weaving a home è una tenda in tessuto pensata per i rifugiati, in grado di sfruttare la pioggia e il sole, e resistere a condizioni atmosferiche difficili. Per dare una casa sostenibile e dignitosa a chi non ce l’ha più.
La cantante e pianista statunitense Fiona Apple donerà le royalties guadagnate nel 2019 e nel 2020 dal brano Criminal a un fondo per pagare le spese legali dei richiedenti asilo negli Stati Uniti.
Il documentario Climate limbo racconta la situazione dei migranti climatici, il cui numero è in crescita esponenziale e che, tuttavia, vivono ancora oggi in una sorta di indefinita zona grigia.
Vecchie e nuove discriminazioni. La politica migratoria dell’Australia, con uno sguardo alla Nuova Zelanda. Intervista allo storico attivista Ian Rintoul.
Il Global compact sulle migrazioni è stato siglato a Marrakech da 164 paesi; assente l’Italia, che l’ha bocciato in Parlamento. Ecco cosa prevede l’accordo.
Parla Akram Zubaydi, direttore del Cara di Castelnuovo di Porto che sta per chiudere: “Facevamo progetti di integrazione, ora alcuni dei migranti dormiranno in strada grazie al decreto insicurezza”.
La chiesa protestante di Bethel, nei Paesi Bassi, ha deciso di celebrare una messa ad oltranza, per impedire l’espulsione di una famiglia armena.