
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
Il Treno Verde di Legambiente è ripartito. Quest’anno il suo obiettivo è aumentare la consapevolezza e promuovere l’economia circolare in Italia e in Europa.
L’economia circolare è l’unica soluzione possibile per un futuro sostenibile, a basse emissioni di CO2 e in armonia con la natura. Un nuovo modo di vedere i prodotti e i servizi che replica il ciclo vitale naturale. Per raccontare questa sfida ricca di opportunità, riparte anche quest’anno il Treno Verde con un’edizione – la numero 29 – dedicata all’economia circolare il cui motto è “Ogni fine è un nuovo inizio”. Dal 22 febbraio al 31 marzo il convoglio di Legambiente e Ferrovie dello stato, con la partecipazione del ministero dell’Ambiente è in tour per spiegare e promuovere la sostenibilità attraverso 11 tappe, da Catania a Milano. In attesa di salire a bordo ci sono numerosi protagonisti, quali aziende e start-up, istituzioni e associazioni: i 100 Campioni che percorrono già il modello circolare.
L’economia di oggi si basa sull’approccio lineare le cui parole chiave sono “prendi, produci, usa e getta”. I prodotti del passato erano acquistati, usati e buttati di continuo invece di essere riutilizzati o riparati. Questa dinamica era insostenibile, non solo a livello ambientale per via delle risorse e delle energie limitate, ma anche a livello economico per la volatilità del prezzo delle risorse e dei maggiori rischi implicati. Oggi, invece, si cerca di dar vita a un processo in cui tutte le attività sono organizzate in modo che i rifiuti possano tornare a essere chiamati risorse così da riuscire a risparmiare alle imprese europee fino a 72 miliardi di euro l’anno.
“L’Italia – afferma la presidente di Legambiente Rossella Muroni – ha tutte le carte in regola per fare da capofila nell’economia circolare europea, grazie alle tante esperienze virtuose in atto nel Paese e che racconteremo durante il viaggio del Treno Verde. Abbiamo comuni ricicloni, consorzi pubblici e aziende virtuose che costituiscono esperienze di green economy eccezionali. Ma per affermare sempre più l’economia circolare è importante che anche la politica faccia la sua parte introducendo tariffe che premino i cittadini e le aziende virtuose, replicando le buone pratiche su tutto il territorio e definendo un nuovo sistema di incentivi e disincentivi per far in modo che la prevenzione e il riciclo siano sempre più convenienti di discariche e inceneritori”.
Per questo Legambiente chiede all’Unione europea che venga definito un quadro di norme ambizioso con regole chiare e precise. Perché l’economia circolare è un tema fondamentale per il futuro sostenibile del Vecchio continente. Sulla prima carrozza del Treno Verde è anche possibile firmare un manifesto sull’economia circolare. Le firme raccolte saranno poi portate a Bruxelles durante la discussione per l’approvazione del pacchetto europeo sull’economia circolare. L’appuntamento nella capitale europea è per il 24 aprile dove i 100 Campioni dell’economia circolare incontreranno il vicepresidente della Commissione europea, Jyrki Katainen, e l’europarlamentare Simona Bonafè, relatrice del pacchetto sull’economia circolare.
L’#economiacircolare al centro dell’edizione 2017 del @TrenoVerde di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane >> https://t.co/XoXcDfvXmq pic.twitter.com/PXxCNp9hwa
— Legambiente Onlus (@Legambiente) 22 febbraio 2017
“Il nostro gruppo è da sempre impegnato nel migliorare le proprie performance ambientali. L’obiettivo è contribuire a ridurre l’impronta ecologica delle attività industriali, produttive e dei servizi, individuando le migliori e più innovative soluzioni per rendere sempre più efficienti ed efficaci i processi industriali”, ha dichiarato Gioia Ghezzi presidente di FS Italiane. “Abbiamo l’obiettivo di creare sinergie fra attori, tecnologie e infrastrutture per favorire lo shift verso modalità di spostamento più efficienti e meno inquinanti per passeggeri e merci. Inoltre, vogliamo proporci come soggetto promotore di un nuovo sistema di mobilità che favorisca l’integrazione di tutte le modalità di trasporto, collettive e individuali, a tutti i livelli, internazionale e regionale, in un’ottica di sostenibilità sociale, economica e ambientale”.
Quest’anno il Treno Verde fa tappa nelle stazioni di Catania Centrale il 24-25-26 febbraio, per poi proseguire il suo viaggio a Paola, in provincia di Cosenza, il 28 febbraio e 1 marzo, Potenza Centrale (3-4 marzo), Bari Centrale (6-7 marzo), Salerno (9-10-11 marzo), Pescara Centrale (13-14 marzo), Foligno (16-17-18 marzo), Bologna Centrale (20-21 marzo), Vicenza (23-24 marzo), Asti (26-27-28 marzo) per concludere il viaggio a Milano Porta Garibaldi (30-31 marzo).
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
L’ex presidente delle Filippine è accusato di crimini contro l’umanità per le migliaia di omicidi extragiudiziali nell’ambito della sua lotta alla droga.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
A23a, l’iceberg più grande del mondo, si è fermato a 80 km dalla Georgia del Sud, dove ha iniziato a disgregarsi.
Una causa intimidatoria per fermare chi lotta per la difesa delle risorse naturali e contro le giganti del petrolio. È quanto sta vivendo Greenpeace per le proteste contro il Dakota access pipeline.
Si è appena conclusa a Roma la seconda parte della Cop16 sulla biodiversità. Tre giorni di negoziati che sembrano portare finalmente al raggiungimento di nuovi obiettivi per la tutela del Pianeta, sperando che non sia troppo tardi.