Con una sentenza storica, la Cassazione conferma la condanna per il comandante italiano che ha consegnato 101 migranti alla Libia.
Nahua in Amazzonia, quasi tutta la tribù peruviana è avvelenata dal mercurio
L’80 per cento degli indigeni della tribù Nahua che vive nell’Amazzonia peruviana è a rischio per l’intossicazione da mercurio. Secondo quanto denunciato dall’ong Survival International avrebbe anche già causato la morte di un bambino. I motivi per cui la maggior parte della comunità manifesta i sintomi dell’avvelenamento rimangono sconosciuti. Gli alti livelli di mercurio
L’80 per cento degli indigeni della tribù Nahua che vive nell’Amazzonia peruviana è a rischio per l’intossicazione da mercurio. Secondo quanto denunciato dall’ong Survival International avrebbe anche già causato la morte di un bambino. I motivi per cui la maggior parte della comunità manifesta i sintomi dell’avvelenamento rimangono sconosciuti.
Gli alti livelli di mercurio rilevati nell’area dovrebbero essere correlati all’espansione di Camisea gas, uno dei più grandi progetti energetici del paese. Di recente i membri della tribù, che vivono in isolamento volontario, sono entrati in contatto con i non nativi e hanno cominciato a soffrire di gravi problemi di salute tra cui infezioni respiratorie, anemia e insufficienza renale acuta.
In passato si credeva che il giacimento di gas naturale adiacente la riserva indigena dei Nahua, scoperto negli anni Ottanta nel cuore della foresta pluviale amazzonica, nel sud del Perù, potesse trasformare la nazione nella regina del gas naturale. Un rapporto del 2008 mostra che l’estrazione di gas naturale potrebbe garantire al paese un guadagno annuale di 200 milioni di euro e 80 milioni di entrate fiscali.
Il mese scorso l’associazione multietnica per lo sviluppo della foresta peruviana (Aidesep), una delle più grandi organizzazioni per i diritti umani dell’Amazzonia, ha presentato una petizione al ministero della Cultura in cui chiedeva di pubblicare lo studio condotto nel marzo del 2015 dove si stimavano i livelli di mercurio che interessavano la comunità, per fare in modo che gli abitanti ricevessero le cure adeguate.
Gli indigeni che vivono in isolamento volontario, diversamente dalle tribù incontattate, sono definiti, secondo la legge internazionale, come nativi che non hanno rapporti con i gruppi non indigeni. Gli indigeni nella condizione di contatto iniziale, invece, sono quelle comunità che hanno relazioni sporadiche con i non nativi. Si stima che nelle Americhe ci siano circa duecento comunità per un totale di 10mila abitanti che vivono in isolamento volontario.
Immagine di copertina: © Johan Wildhagen/Survival
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Numerose ong hanno sottolineato la situazione drammatica della popolazione palestinese a Gaza, chiedendo a Israele di rispettare il diritto umanitario.
Vida Diba, mente di Radical voice, ci parla della genesi della mostra che, grazie all’arte, racconta cosa significhi davvero la libertà. Ed esserne prive.
L’agenzia delle Nazioni Unite per la salute sessuale e riproduttiva (Unfpa) e il gruppo Prada hanno lanciato un programma di formazione per le donne africane.
Amnesty International ha pubblicato un manifesto elettorale in 10 punti rivolto ai partiti italiani: “I diritti umani non sono mai controversi”.
Si tratta di Zahra Seddiqi Hamedani ed Elham Choubdar colpevoli, secondo un tribunale, di aver promosso la “diffusione della corruzione sulla terra”.
Dal 2 al 4 settembre Emergency ricorderà che la pace è una scelta realmente perseguibile a partire dalla conoscenza e dalla pratica dei diritti umani.
Il Comune di Milano lo faceva già ma smise, attendendo una legge nazionale che ancora non c’è. Non si può più rimandare: si riparte per garantire diritti.
Le persone transgender hanno ora il diritto alla piena autodeterminazione a Milano grazie al primo registro di genere in Italia.