Triennale di Milano: “Un Viaggio, ma…” di Pirelli

La Triennale di Milano, Design Museum.  Viale Alemagna, 6, Milano. Fino al 18 febbraio.

Un percorso che ripropone immagini, manifesti e
bozzetti originali relativi alle campagne pubblicitarie del periodo
1954-1972, il cosidetto “boom economico italiano”,
che fece di molte aziende l’immagine dell’Italia nel mondo.

Tra le altre, la più conosciuta è certamente il
manifesto con la traccia obliqua e stilizzata del
Cinturato, opera di Bob Noorda del 1962, famoso
designer olandese; ripresa, anche se con una nuova veste, per la
locandina della mostra. Senza però dimenticare l’immagine
del mitico Fangio, che lo descrive: “[…]
è un pneumatico veramente diverso dagli altri.
Extraordinario […]”.

Va sicuramente citato lo spazio dedicato alla campagna
“Un viaggio sicuro – Cinturato Pirelli” del 1966,
promozione basata su giochi di parole ed immagini, che ben esprime
l’aria che si respirava durante gli anni del ‘miracolo italiano’.
Una sorta di sperimentazione, in mano ad Arrigo
Castellani e Pino Tovaglia.

Non c’è solo aria nostalgica alla Triennale. Pirelli
infatti ha dato visibilità a quindici
creativi odierni, i quali hanno dato vita a
quindici ‘racconti di viaggio’, ispirati a opere originali e che
utilizzano media attuali, dall’animazione in 3D, alle immagini in
movimento.

Passato e futuro che si intrecciano, tra i
poster futuribili di Airstudio e la
‘Piovra Cinturata’ di Alberto Bettinetti. Il
bloc-notes fuori scala di Marco Bruzzone e il
pneumatico a grandezza naturale in liquirizia
delle food designer Ciboh. Un racconto di un
pneumatico solitario narrate da Graziano Mannu e la
pista di Vizzola Ticino fotografata da Luca
Gabino.

“Un viaggio, ma…” ha inoltre aderito ad Impatto
Zero®
, compensando le proprie emissioni,
contribuendo alla creazione e la tutela di foreste in crescita.

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Parole d’ordine: diffondere cultura. Cultura della musica d’arte, musica di altissima qualità e di tutti i generi, dal pop al rock, dalla musica classica al jazz, all’avanguardia.