Il paese del Caucaso punta su eolico, solare e idroelettrico. Ma il legame con il petrolio è ancora forte. Quali progetti ci sono nel cassetto e che ruolo gioca l’Europa.
A che punto è l’obiettivo di triplicare le rinnovabili?
Mancano 3.700 GW per centrare l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, secondo Ember. Ma ora c’è chi teme un rallentamento della crescita solare dopo anni.
- Durante la Cop28, i Paesi hanno sottoscritto l’impegno a triplicare la capacità di energia rinnovabile entro il 2030.
- A un anno di distanza, nonostante il mercato favorevole, gli impegni dei governi non si sono adattati all’obiettivo.
- La Cop29 rappresenta un’opportunità per rilanciare le ambizioni, ma gli esperti temono uno stallo delle rinnovabili.
A un anno dall’impegno globale di triplicare la capacità delle energie rinnovabili, siglato durante la Cop28, gli obiettivi nazionali dei governi rimangono pressoché invariati. Secondo un nuovo rapporto del think tank energetico Ember, le attuali previsioni indicano solo un raddoppio della capacità globale di rinnovabili entro il 2030, ben al di sotto del tripling goal fissato. Parallelamente, le prospettive per il solare sono migliorate, portando a una revisione al rialzo delle previsioni di crescita delle rinnovabili per il 2030.
Solare, mercato in espansione ma le ambizioni dei governi sono in stallo
Alla Cop28, oltre 130 paesi avevano sottoscritto un impegno a triplicare la capacità globale di energia rinnovabile e a raddoppiare il tasso medio annuo di miglioramenti dell’efficienza energetica entro il 2030. Tuttavia, ad ottobre 2024, solo otto Paesi hanno aggiornato i propri obiettivi, determinando un incremento globale di soli 4 GW rispetto ai target iniziali.
Gli attuali obiettivi nazionali per il 2030 ammontano a una capacità complessiva di 7.242 GW, pari a 2,1 volte la capacità registrata nel 2022 (3.379 GW). Quindi, per raggiungere l’obiettivo annunciato alla Cop dell’anno scorso sarebbe necessario aggiungere ulteriori 3.758 GW entro il 2030.
Nonostante la crescita impressionante del mercato del solare, i governi faticano a stare al passo. Negli ultimi 12 mesi, l’Agenzia internazionale per l’energia (Iea) ha rivisto al rialzo del 22 per cento le previsioni per il 2030, superando di poco il quintuplo della capacità richiesta per allinearsi all’obiettivo globale di triplicare le rinnovabili. Tuttavia, secondo l’analisi di Ember, gli obiettivi nazionali per il solare ammontano complessivamente a 3.011 GW, solo 2,5 volte la capacità registrata nel 2022.
Per l’energia eolica, gli obiettivi nazionali indicano un raddoppio della capacità entro il 2030. Le proiezioni stimano che la capacità globale del vento raggiungerà circa 2.100 GW, una cifra che corrisponde agli attuali target ma resta lontana dal tripling goal necessario. “La crescita delle rinnovabili supera ogni anno le aspettative, sostenuta dalla riduzione dei prezzi”, ha dichiarato Katye Altieri, analista per il settore elettrico di Ember. “Nonostante il boom dei mercati però, i governi non mostrano ambizioni all’altezza”.
Cop29, un’occasione per triplicare le rinnovabili e le ambizioni
Il rapporto di Ember ha analizzato gli obiettivi di capacità rinnovabile per il 2030 di 96 Paesi e dell’Ue come blocco, che insieme rappresentano il 96 per cento della capacità globale di rinnovabili, il 95 per cento della domanda del settore elettrico mondiale e il 94 per cento delle emissioni del settore energetico. In molte regioni del mondo, tra cui Medio Oriente, Nord Africa, Africa subsahariana, Eurasia, America Latina e Asia, esiste un divario significativo tra i target regionali e quanto necessario per raggiungere il tripling goal entro il 2030.
In questo scenario, come si sta comportando l’Italia? “L’Italia è uno degli 8 Paesi che ha aggiornato il Pniec passando da 52 a 79 GW per gli obiettivi del solare”, spiega Paolo Rocco Viscontini, presidente dell’organizzazione Italia Solare. “Quest’anno installeremo intorno ai 6 GW di nuova potenza, un discreto risultato, ma non sufficiente. Per riuscire a centrare l’obiettivo dovremmo installare tra i 7 e gli 8 GW all’anno, ma difficilmente si raggiungerà questo target a causa delle sempre maggiori difficoltà a realizzare gli impianti a terra, ostacolati dalla ormai annosa questione delle aree idonee che non vedono ancora la luce e che in alcune regioni potrebbe diventare un divieto totale. Temiamo un arretramento dopo anni di crescita”.
Parallelamente, la presidenza della prossima Cop29 ha delineato una visione ambiziosa per aumentare di sei volte la capacità globale di stoccaggio energetico rispetto ai livelli del 2022, portandola a 1.500 GW entro il 2030. Tuttavia, solo 30 Paesi hanno fissato obiettivi nazionali di stoccaggio, per un totale di 284 GW. Questo dato è inferiore di 1.216 GW rispetto all’obiettivo globale e di 492 GW rispetto alle previsioni di mercato del BloombergNEF per il 2030.
Per colmare il divario tra i target nazionali e gli obiettivi globali, è necessario un intervento rapido e deciso. Il ritmo del mercato, la riduzione dei costi e i progressi tecnologici delle rinnovabili offrono ai governi l’opportunità di rafforzare le proprie ambizioni. Gli appuntamenti di Cop29 e l’aggiornamento del 2025 delle Contributi determinati a livello nazionale (NDCs) rappresentano momenti cruciali per riallineare i target e raggiungere, o persino superare, il tripling goal entro il 2030.
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