Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Menù poco equilibrati, scarsa igiene in cucina, refettori improvvisati: l’inchiesta di Altroconsumo, associazione indipendente di consumatori, boccia moltissimi dei 24 centri di cottura e mense esaminati. Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Palermo, Torino e Venezia le città campione; a Roma e a Napoli le amministrazione comunali non hanno autorizzato le visite ai tecnici dell’associazione.
Menù poco equilibrati, scarsa igiene in cucina, refettori
improvvisati: l’inchiesta di Altroconsumo, associazione
indipendente di consumatori, boccia moltissimi dei 24 centri di
cottura e mense esaminati. Bari, Bologna, Cagliari, Firenze,
Genova, Milano, Palermo, Torino e Venezia le città campione;
a Roma e a Napoli le amministrazione comunali non hanno autorizzato
le visite ai tecnici dell’associazione.
Alcuni esempi di quanto riscontrato: gravi carenze igieniche in due
centri di cottura di Milano e Palermo; sempre a Palermo, alla “De
Amicis” i bambini mangiano in classe; alla “Due Agosto” di Bologna
la mensa è ricavata nell’atrio della scuola; pietanze a
temperature inadeguate servite ai bambini in diverse mense; incroci
di flussi in entrata (alimenti) e in uscita (rifiuti) in un centro
cottura di Firenze.
E i menù?
“La dieta proposta ai bambini – sottolinea Altroconsumo – non
sempre e’ equilibrata”. L’inchiesta evidenzia che a Bari sono
bandite le verdure, a Bologna e Torino compaiono troppo spesso
polpette e polpettoni, a Firenze si eccede nell’uso del burro e
nelle fritture.
Promossi per la varieta’ del cibo, invece, i menù nelle
scuole di Genova, Milano e Venezia.
Tutti i genitori interessati a sapere che cosa arriva ogni giorno
nel piatto dei loro bambini possono trovare i risultati
dell’indagine sul sito di Altroconsumo
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