Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Trucchi per un Natale senza chili di troppo
Il banchetto di Natale deve far felici tutti: se è impossibile evitare la crema al mascarpone della suocera e l’insalata russa della zia Maria allora accontentiamo tutti ma anche noi stessi, i nostri rigori dietetici durati un anno che non possono saltar per aria in una settimana. Partiamo dall’inizio, dall’aperitivo che vi viene offerto ancor
Il banchetto di Natale deve far felici tutti: se è impossibile evitare la crema al mascarpone della suocera e l’insalata russa della zia Maria allora accontentiamo tutti ma anche noi stessi, i nostri rigori dietetici durati un anno che non possono saltar per aria in una settimana. Partiamo dall’inizio, dall’aperitivo che vi viene offerto ancor prima di sedersi a tavola: l’ideale è prenderne appena un sorso e poi lasciare il bicchiere a tavola per completarlo pasteggiando: gli alcolici devono sempre essere assunti dopo avere già introdotto dei grassi nello stomaco, solo così se ne può rallentarne l’assorbimento. Vino e alcolici sono estremamente calorici: chiedete un altro bicchiere alla vostra tavola, per alzare quello dell’acqua quante più volte possibile, e quello del vino raramente. Se invitate voi, proponete nell’antipasto le verdure in pinzimonio, leggere e ricche, preziose e coloratissime in tavola.
Carboidrati e proteine
Abbinare sempre carboidrati e proteine per ottimizzare il rilascio di insulina. Questo vale anche per i dolci poiché se mangiati da soli, ad esempio a metà pomeriggio, fanno “schizzare” la glicemia verso l’alto. Se il dolce è alla fine di un pasto dove le proteine (tacchino, formaggi, pesce) sono state presenti, la glicemia ne risente molto meno, e l’organismo non ne trae effetti negativi. Se invitate voi, proponete un secondo interamente a base di pesce, magari cotto al cartoccio, al vapore o alla piastra.
Colazione
Meglio prepararsi fin dal risveglio al pranzo e alle libagioni mantenendo un apporto di sostanze fibrose fin dal mattino. Sarà utile assumere qualcosa di integrale per rallentare l’assorbimento del pranzo (ad esempio la crusca) e qualcosa di proteico (latte, yogut) per evitare che l’insulina abbia dei picchi. Utilissima l’avena (fiocchi di cereali o latte) perché stimola la tiroide a bruciare di più.
Panettone, dolci e frutta secca
Il panettone della sera prima è buonissimo e fa meno danni se gustato come prima colazione piuttosto che a fine pasto. Per il resto è necessario scegliere: se oggi ci si concede un pezzo di torrone nel pieno del pomeriggio, il cioccolato è meglio lasciarlo per il giorno dopo. È bene cercare di evitare la frutta secca (100g di noci 585Kcal), preferire la frutta fresca a fine pasto o come spuntino. La frutta secca fa benissimo, ma a Natale si somma pericolosamente alle altre calorie. Il gelato può essere sostituito dal sorbetto alla frutta, che contenendo solo acqua, zucchero e frutta è decisamente meno calorico di un gelato, anche se di frutta.
Cena
Se il pranzo si è prolungato troppo, meglio evitarla del tutto. Ma se si è di nuovo a tavola è consigliabile consumare in abbondanza verdura, cotta o cruda, sotto forma di contorno o di passato, di minestrone o zuppa: aiuta a far funzionare l’intestino ripulendo l’organismo. Ricordatevi le meravigliose lenticchie, non solo a Capodanno. I legumi sono sempre ottimi alleati: riempiono, ingrassano pochissimo, abbassano l’indice glicemico e portano fortuna!
Tisana dimagrante
Ecco una ricetta semplice da abbinare al corretto comportamento dietetico: Fucus 40 grammi, Frangula corteccia 30 grammi, Ciliegio peduncoli 30 grammi, Finocchio semi 10 grammi. Il decotto si prepara con un cucchiaio della miscela in una tazza, 250 ml di acqua fredda che poi va portata ad ebollizione (mantenere in ebollizione 10 minuti) e lasciata in infusione per 10 minuti. Infine bisogna ben pressare il residuo per raccogliere i benefici delle piante, infine filtrare. L’assunzione è di una tazza per tre volte al giorno, ogni 6-8 ore. S può preparare prima e si può portare con sé in un termos, e consumata anche tiepida. Il Fucus spinge il metabolismo tiroideo a bruciare, la frangula aiuta l’intestino a smaltire e assorbire meno i dolci, il ciliegio in gambi è drenante e il finocchio è un antifermentativo.
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