L’Antartide sta diventando sempre più accessibile, tanto che il turismo ha subito un incremento del 53 per cento negli ultimi quattro anni. Tra le ragioni che spingono a visitare il continente ci sono anche i cambiamenti climatici.
Il turismo è responsabile dell’8% delle emissioni di CO2 a livello globale
L’impatto del turismo, ormai diffuso in ogni angolo del Pianeta, non è da sottovalutare: provoca l’8 per cento delle emissioni globali. Ci sono però modi sostenibili di viaggiare, qualche consiglio su come fare.
L’impatto del turismo globale sul clima è preoccupante. Questo settore è responsabile dell’8 per cento delle emissioni totali di CO2. Il valore, ben quattro volte superiore a quanto stimato finora, emerge da una ricerca realizzata dall’università di Sydney in Australia e pubblicata su Nature climate change. Un aspetto spesso sottovalutato da chi vuole partire per una vacanza, ma che rappresenta un punto fondamentale per tutte quelle offerte di turismo sostenibile – come quelle di LifeGate Experience, il progetto per promuovere i viaggi responsabili non solo perché sono etici ma perché convengono al Pianeta e alle persone.
Riscaldamento globale, il turismo causa l’8% delle emissioni globali
I risultati delle analisi indicano che l’impronta del turismo è passata da 3,9 a 4,4 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente a livello globale in quattro anni (dal 2009 al 2013). Oltre alle emissioni legate ai trasporti, sono state considerate anche quelle delle infrastrutture, della vendita al dettaglio e del consumo di cibi e bevande legato al turismo. Ma secondo la ricerca a incidere maggiormente sul riscaldamento globale rimangono i voli aerei.
I voli a corto raggio, infatti, emettono 200 grammi di CO2 per ogni chilometro percorso da un turista, mentre per quelli a lungo raggio le emissioni pro capite si attestano a 120 grammi per chilometro. Interessante anche il modello di analisi che hanno usato i ricercatori, distinguendo due classi di emissioni, quelle legate alle attività nel paese di residenza e quelle legate a quello di destinazione. A ogni viaggiatore si può attribuire una certa quantità di CO2 emessa nel paese di partenza e di un’altra quantità in quello d’arrivo. Se il viaggio è interno, queste quantità vengono sommate.
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Quali sono i paesi con più emissioni legate al turismo
Considerando questi modelli di analisi a livello geografico, il paese che emette più CO2 per via del turismo è rappresentato dagli Stati Uniti con oltre un miliardo di tonnellate di CO2 emessa in quanto paese di partenza e 909 milioni in quanto paese di destinazione. Seguono la Cina (528 e 561 milioni di tonnellate, rispettivamente), la Germania (305 e 329 milioni di tonnellate) e l’India (268 e 240 milioni di tonnellate). Non stupisce che gli aspetti più negativi siano a carico di località come le Maldive, le Mauritius e le Seychelles: isole che hanno pochi abitanti ma che “subiscono” quantità di CO2 dovute al turismo enormi se paragonate al totale nazione, tra il 30 e l’80 per cento.
Lo scopo di “decarbonizzare” l’economia – cioè far sì che le attività economiche non siano più accompagnate dall’emissione di CO2 – va a scontrarsi con la crescente domanda di viaggi che usano molta energia per chilometro percorso.
Come viaggiare in modo sostenibile
Per questi motivi, sono sempre di più le persone che decidono di viaggiare in modo sostenibile e contrastare così i cambiamenti climatici. Lo fanno anche gli italiani che scelgono volentieri pacchetti vacanze mirati che tengono conto dell’impatto che il loro viaggio ha sul Pianeta.
LifeGate, ad esempio, propone itinerari che, dal mezzo di trasporto fino all’alloggio, passando per il rispetto delle comunità locali, hanno cura del territorio e di chi lo abita.
Con LifeGate Experience, l’obiettivo è proporre viaggi a lunga e breve percorrenza adatti a chi pensa che in quest’epoca non si possa prescindere dalla sostenibilità. I valori in merito al turismo sono esplicitati in un manifesto: dieci punti per capire come sia alla portata di tutti viaggiare rispettando l’ambiente e i cittadini del luogo che si visita, portando anche benefici economici e sociali.
Dalle Alpi ai deserti africani, il nostro consiglio è di tenere d’occhio il calendario delle partenze per viaggiare con LifeGate ed essere certi di non ferire il pianeta Terra.
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