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Tutte le moto di Harley Davidson diventeranno elettriche nei prossimi anni
Non solo l’innovativa LiveWire: ogni mezzo del brand Harley Davidson sarà elettrico, ma il cambiamento non avverrà a breve.
- L’amministratore delegato di Harley Davidson Jochen Zeitz ha detto che l’elettrificazione è il logico passo successivo per tutto il parco moto della storica azienda.
- La casa motociclistica statunitense ha già lanciato sul mercato la moto elettrica LiveWire, ma nei prossimi dieci anni tutti i mezzi Harley dovrebbero diventare elettrici.
- L’aggiornamento alla mobilità sostenibile potrebbe non essere visto di buon occhio dagli storici appassionati di moto classiche, per cui le Harley sono un’icona.
Non solo le startup di mobilità puntano all’elettrico: Harley Davidson, una delle più conosciute e iconiche case motociclistiche al mondo, produrrà esclusivamente mezzi elettrici nel prossimo futuro. Addio quindi a motori rombanti e, forse, anche ai mitici riders che amano la moto americana per eccellenza? Sì, ma non a breve: l’amministratore delegato di Harley Davidson Jochen Zeitz ha spiegato che il cambio dovrebbe iniziare nel 2030 per poi essere completato nel 2040. Manca ancora qualche anno quindi, ma la scelta dell’azienda statunitense dice molto sulle decisioni che le case automobilistiche dovranno prendere nei prossimi anni per il passaggio all’elettrico.
L’intervista di Zeitz
In un’intervista per il magazine Dezeen, ripresa poi da molti siti dedicati alle moto dato la grande fanbase del marchio, il Ceo di Harley Davidson ha comunicato le intenzioni dell’azienda fondata nel 1903 a Milwaukee. “Ad un certo punto, Harley Davidson sarà completamente elettrica, ma questa è una transizione a lungo termine che deve avvenire. Non è qualcosa che si fa dall’oggi al domani” ha detto Zeitz. “Ci vorranno più di dieci anni, ma si deve anche pensare in decenni piuttosto che pensare solo al breve termine a cui tutti sono esposti come azienda. Dobbiamo pensare alla transizione ed è per questo che è nata LiveWire.”
Lo spirito pionieristico della mitica ditta, che in 120 anni di storia è entrata nell’immaginario collettivo grazie alle sue moto dalla livrea incofondibile presenti in film e serie tv, non verrà abbondato secondo Zeitz. “Come hanno fatto i fondatori all’epoca cercando di reinventare o inventare qualcosa di unico, è ovviamente qualcosa che anche noi come brand aziendale dobbiamo fare. Quello che stiamo facendo è celebrare il nostro passato ma allo stesso tempo evolvere il marchio. È un’evoluzione naturale che doveva avvenire”. I due amici d’infanzia, William S. Harley e Arthur Davidson, iniziarono a costruire dei semplici mezzi su due ruote a motore nell’officina di un amico nel 1901.
Da LiveWire ai mezzi Harley Davidson elettrici
La prima motocicletta elettrica Harley Davidson, nota come LiveWire, è arrivata per la prima volta nei garage dei clienti nel 2019 dopo il debutto del prodotto all’evento milanese Eicma del 2018. La presa per la ricarica è rimasta dove un tempo c’era il serbatoio, ricordando così il vecchio rifornimento. Le nuove moto, però, non producono emissioni inquinanti e sono più silenziose dei mezzi classici. Per cambiare completamente le linee di produzione e adattarsi alle nuove normative sostenibili, ci vorrà comunque ancora qualche anno: Harley Davidson ha già avviato i lavori per la costruzione di un nuovo polo che ospiterà anche un museo. La tempistica pianificata per diventare completamente elettrici è più lunga di quella di molte case automobilistiche tra cui Volvo, Fiat, Mercedes, Buick, Bentley e Rolls-Royce, che mirano a rendere tutto il proprio parco auto elettrico entro il 2030.
Per il passaggio all’elettico, Harley Davidson non ha paura di perdere alcuni membri del suo zoccolo duro di acquirenti. “Ci rivolgiamo a diversi profili di consumatori: oltre il cliente principale tradizionale, c’è oggi un cliente contemporaneo, dei sognatori che aspirano a cavalcare o possono semplicemente sognare il marchio”, ha continuato Zeitz. Per quanto alcuni fan irriducibili della vecchia scuola di Harley Davidson potrebbero non essere contenti, il fatto che il marchio alla fine diventerà completamente elettrico è una conclusione scontata. Anche i marchi storici della mobilità devono guardare al futuro e non più al passato.
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