Nasa+ è un servizio di streaming gratuito sul sito dell’agenzia statunitense. Al suo interno video, serie tv e contenuti sulle missioni spaziali.
Tutti i dischi di John Peel online
John Peel, giornalista e conduttore radiofonico britannico, aveva mosso i suoi primi passi nel mondo radiofonico con l’emittente pirata Radio London. Quando, nell’agosto 1967, l’emittente chiude, John viene assunto da Radio1 della Bbc, per cui lavora fino alla sua morte, avvenuta il 25 ottobre del 2004. Voce storica dell’emittente, il suo programma, le “John Peel
John Peel, giornalista e conduttore radiofonico
britannico, aveva mosso i suoi primi passi nel mondo radiofonico
con l’emittente pirata Radio London. Quando, nell’agosto 1967,
l’emittente chiude, John viene assunto da Radio1 della Bbc, per cui
lavora fino alla sua morte, avvenuta il 25 ottobre del 2004. Voce
storica dell’emittente, il suo programma, le “John Peel Sessions” in cui ospitava
una band per un’esibizione esclusiva di quattro canzoni del loro
repertorio, diventa presto uno dei programma di punta della
radio.
Come ogni Dj che si rispetti, John Peel negli anni ha messo da
parte una sterminata collezione di dischi, tanto da essere
invidiata da qualsiasi amante di musica pop/rock contemporanea:
25.000 LP, migliaia di CD e circa 40.000 singoli. Ora quella
collezione potrà essere consultata, almeno virtualmente, da
tutti. La Bbc ha, infatti, deciso di promuovere
una grandissima operazione di digitalizzazione della collezione, in
collaborazione con l’Arts Council inglese, ente
statale britannico che promuove le arti visive, letterarie e di
performing, che ha stanziato per il progetto 3 milioni e mezzo di
sterline.
I primi cento titoli, a cominciare da artisti e band il cui nome
inizia con la A (la lista inizia con Mike Absalom), è messa
online a partire proprio dal Giorno dei Lavoratori, e, a tranche di
cento “vinili” alla settimana, la digitalizzazione si
concluderà il prossimo ottobre.
Secondo Tom Barker, il direttore del John Peel Centre, la collezione
virtuale funzionerà come “un museo interattivo online”: le
copertine degli album sono scannerizzate, per alcuni sarà
disponibile lo streaming, altri rimanderanno a live tratti dalle
“Peel Sessions”, altri ancora saranno corredati da note e appunti
scritti proprio da John Peel. Lo stesso Baker ha dichiarato:
“questo è il primo passo per rendere pubblico e fruibile uno
dei più importanti archivi musicali di musica moderna”. La
vedova di John, Sheila Ravenscroft, ha dichiarato alla stampa di
essere felice che si sia riuscito a rendere disponibile la
vastissima discoteca del marito: “E’ quello che lui ha sempre
voluto”.
Il luogo virtuale dove poter godere di queste perle musicali
è il sito The Space: la ricostruzione
digitale del vero e proprio studio personale di Peel, da cui inizia
il viaggio nella musica moderna che ha fatto già storia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Debutta su Nexo+ la docuserie in sei episodi Saving paradises, dedicata ai più remoti e meravigliosi paradisi della Terra, oggi a rischio.
Dalle playlist tematiche all’ascolto in famiglia, la vita in lockdown ha modificato modi, contesti e stati d’animo nel tempo trascorso con la musica.
Da Bob Dylan ai Beach Boys, una folta schiera di artisti leggendari sta cedendo i propri diritti sulle canzoni a editori musicali e società di investimento.
La celebre app di meditazione Headspace debutta su Netflix con otto episodi, per cimentarsi con le tecniche della mindfulness e sperimentarne i benefici.
Sale chiuse, riprese ferme, festival cancellati. La pandemia ha travolto il mondo del cinema, forzando cambiamenti che dureranno nel tempo.
Dalla sfida del coronavirus sono nate opportunità per usufruire della cultura online. Come musei, concerti e teatri arrivano direttamente alle persone.
Per la prima volta in trentaquattro anni, la vendita del vinile supera quella dei cd, andando a costituire il 62% dei ricavi totali del settore fisico dell’industria musicale.
La musica è una delle più antiche forme d’arte umana, se non la più antica. Ed è anche un formidabile antidoto per la resilienza contro le guerre, le ingiustizie, le oppressioni, nei momenti di crisi. Lo abbiamo visto lo scorso autunno nelle proteste per strada in Cile, Libano, Catalogna, a Hong Kong e Haiti. Lo osserviamo,