Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Basilico, origano, crescione, prezzemolo ed erba cipollina. La coltivazione di piante aromatiche in vaso non presenta particolari difficoltà.
Tra le piante aromatiche più semplici da coltivare in vaso troviamo il basilico, l’erba cipollina, la salvia, la menta, il rosmarino, il timo e la lavanda. Erbe più grandi come la borragine, il dragoncello, la menta piperita, la citronella e l’issopo necessitano invece di maggiore spazio rispetto alle prime per svilupparsi.
Se si decide di collocare diverse erbe insieme nello stesso vaso, è bene prestare attenzione agli abbinamenti. Non tutte le piante aromatiche richiedono spazi, esposizioni e innaffiature uguali per crescere sane. Il cerfoglio, la maggiorana, il prezzemolo e l’erba cipollina sono buoni vicini: crescono velocemente e possono essere raccolti presto. Anche i tipi di pianta a crescita lenta o medio veloce, come la santoreggia, l’origano, la salvia e il timo si adattano alla convivenza.
Sarebbe bene dedicare a questa erba uno spazio indipendente perché, oltre a richiedere più acqua e meno sole, è solita emettere sotto il terreno degli stoloni che si estendono lungo tutta la lunghezza del vaso dando origine a nuove radici e piante.
Premettendo che tra le diverse piante aromatiche è l’unico che deve essere piantato ogni anno da zero, il basilico è da coltivare preferibilmente in un vaso individuale. Questo perché, avendo bisogno di molte innaffiature (soprattutto in piena estate), è più semplice da gestire se collocato in uno spazio dedicato.
Essendo piante mediterranee, e dunque abituate al clima caldo, le erbe utilizzate in cucina per profumare e insaporire il cibo amano essere esposte al sole fino a che la stagione non diventa troppo torrida: nel periodo “infuocato”, infatti, i raggi solari potrebbero danneggiarle. L’ideale è tenerle a mezz’ombra, sotto un albero o semplicemente riparate da appositi teli ombreggianti.
Alcune di queste piante aromatiche, però, necessitano di maggiore cura nell’esposizione solare. La salvia, per esempio, richiede la massima esposizione al sole e all’aria in maniera tale da evitare ristagni d’acqua e umidità, principale causa dell’insorgenza di funghi che danneggiano la pianta.
Le erbe aromatiche devono essere innaffiate abbondantemente e con regolarità, senza però affogarle, per evitare marciumi e/o asfissia radicale. L’annaffiatura può essere giornaliera e preferibilmente va effettuata nelle prime ore del giorno, momento perfetto per compiere quest’operazione; se non è possibile essere così mattutini, si può dare acqua anche la sera tardi e le piante non ne risentiranno troppo. Evitare assolutamente le ore centrali della giornata, per non causare shock termici che potrebbero essere letali.
I concimi devono essere somministrati con cautela. Se le piante vengono potate sulle punte più alte ed esterne si sviluppano rigogliose, soprattutto nel caso di quelle specie permanenti come rosmarino e salvia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Come emerge dalla fotografia di ActionAid, la povertà alimentare tra gli adolescenti non è solo questione di disponibilità di cibo, ma di relazioni, identità e possibilità di scegliere.
Consiglio e Parlamento europei si sono accordati sulla proposta della Commissione Ue per la deregolamentazione dei nuovi ogm, ma le organizzazioni contadine, dell’agricoltura bio e ambientaliste chiedono di fermarla.
In Australia alcuni ricercatori stanno indagando come i microbi, compresi quelli del suolo, influenzano gli stati emotivi e le relazioni sociali attraverso l’asse intestino-cervello.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.



