
A cinque anni dall’entrata in funzione di Tap, il progetto di ampliamento della capacità di trasporto di gas riporta l’attenzione sull’opera.
Sarà il parco eolico più grande mai costruito finora. L’impianto, che sorgerà a circa 89 chilometri dalle coste dello Yorkshire, ha avuto via libera da parte del Governo britannico lo scorso martedì. Un parco eolico da 1,8 GW Una volta completato Hornsea Two sarà in grado di produrre 1,8 GW di potenza, soddisfacendo la domanda
Sarà il parco eolico più grande mai costruito finora. L’impianto, che sorgerà a circa 89 chilometri dalle coste dello Yorkshire, ha avuto via libera da parte del Governo britannico lo scorso martedì.
Una volta completato Hornsea Two sarà in grado di produrre 1,8 GW di potenza, soddisfacendo la domanda di energia di 1,6 famiglie inglesi. “La Gran Bretagna è un leader globale nell’eolico offshore, e siamo determinati ad essere una delle destinazioni principali per gli investimenti nelle energie rinnovabili, il che significa occupazione e crescita economica per tutto il paese”, ha dichiarato in una nota il segretario del dipartimento Business and Energy Greg Clark.
La centrale sarà realizzata dalla SmartWind, della danese Dong Energy. “Abbiamo già investito 6 miliardi di sterline nel Regno Unito – ha dichiarato in una nota il direttore della Dong Energy in Uk Brent Cheshire – e il progetto Hornsea Two ci dà un’altra eccitante opportunità di sviluppo nell’eolico offshore”.
Che l’energia eolica sia parte preponderante nella produzione di elettricità nel Regno Unito non è certo mistero. Nel 2015 la componente eolica si attestava intorno l’11 per cento sul totale. Secondo il Governo britannico, entro dieci anni, potrebbero venire installati altri 10 GW di potenza.
“L’eolico offshore è sulla buona strada per soddisfare il 10 per cento della domanda di energia elettrica del Regno Unito entro il 2020. Progetti come quelli del Hornsea Two apriranno la strada per una continua crescita e una riduzione dei costi, ad una creazione di posti di lavoro ad alto valore, e sosterrà la transizione del Regno Unito verso una fornitura di energia a basse emissioni di carbonio”, ha sottolineato Huub den Rooijen, direttore dell’Energy, Minerals and Infrastructure al Crown Estate.
L’impianto infatti si inserisce nella politica energetica del paese, che punta a chiudere le centrali a carbone entro il 2025, aumentando di conseguenza la percentuale di energia proveniente da fonti rinnovabili. Ad oggi un quarto dell’elettricità proviene da vento, sole e idroelettrico.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
A cinque anni dall’entrata in funzione di Tap, il progetto di ampliamento della capacità di trasporto di gas riporta l’attenzione sull’opera.
Da una parte, l’Italia stringe un accordo sulle rinnovabili con Emirati Arabi Uniti e Albania. Dall’altra, continua la corsa al gas fossile.
Dopo aver abbandonato il gas russo, l’Austria sta puntando sulle pompe di calore e la geotermia. Un esempio che potrebbe ispirare il resto d’Europa.
Più gas, meno eolico. Più trivelle, meno tecnologia verde. Le scelte di Trump in campo energetico danneggiano ambiente e lavoratori.
In Europa, le emissioni di CO2 da produzione di elettricità sono diminuite del 59% nel 2024, rispetto al 1990. Grazie alle fonti rinnovabili.
L’anno che sta per concludersi fa ben sperare per il futuro dell’energia solare. I dati globali sul fotovoltaico crescono, gli esempi positivi si moltiplicano. Sebbene resti molto lavoro da fare, seguire il sole ci manterrà sulla strada giusta.
Dopo le alleanze per rispolverare il nucleare, Microsoft e altre big tech tornano a puntare sulle energie rinnovabili.
In Europa la transizione energetica è vicina, grazie a un mix di eolico e solare, ma infrastrutture e burocrazia rischiano di rallentarla
Mancano 3.700 GW per centrare l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, secondo Ember. Ma ora c’è chi teme un rallentamento della crescita solare dopo anni.