Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Perché un uovo al giorno protegge il cuore
Uno studio cinese ha indagato l’effetto protettivo del consumo di uova sul cuore attraverso i metaboliti nel sangue, dimostrando cosa succede quando si mangia un uovo al giorno.
- Demonizzato per molto tempo, da qualche anno l’uovo è stato riabilitato dalla scienza.
- Anche se ricco di colesterolo, l’uovo, consumato moderatamente, può ridurre il rischio cardiovascolare.
- Uno studio ha approfondito questa relazione analizzando i marcatori metabolici nel plasma.
Da sempre il consumo delle uova è un argomento controverso. Da una parte infatti l’uovo rappresenta un alimento ricco di colesterolo, il cui accumulo nelle pareti arteriose è un rischio per lo sviluppo di malattie cardiovascolari. Dall’altra parte, però, l’uovo contiene anche nutrienti essenziali all’organismo come proteine nobili, vitamine e sali minerali. Negli ultimi anni, la scienza lo ha riabilitato stabilendo che un consumo moderato – che può andare fino a 7 uova a settimana – possa essere un buon compromesso.
L’uovo deve essere inserito all’interno di una dieta sana e bilanciata che preveda vegetali, cerali integrali e che eviti grassi trans, e deve essere cucinato limitando l’aggiunta di grassi.
Un uovo al giorno per la salute del cuore: lo studio cinese
Secondo alcuni studi, le uova apporterebbero addirittura benefici al sistema cardiovascolare. In particolare, nel 2016, uno studio americano avrebbe evidenziato come il consumo limitato a un uovo al giorno ridurrebbe il rischio di ictus del 12 per cento. Nel 2018, anche uno studio cinese pubblicato su Heart e condotto su mezzo milione di cinesi di mezza età, aveva dimostrato che chi mangiava fino a un uovo al giorno aveva un rischio ridotto di malattie cardiovascolari, cardiopatie ischemiche, arresto cardiaco, ictus emorragico (-26 per cento) e ictus ischemico.
Consumo di uova e mataboliti: la relazione
Recentemente questi risultati sono stati approfonditi da alcuni degli stessi scienziati dello studio cinese che questa volta hanno indagato l’associazione tra il consumo di uova e 225 marcatori metabolici del sangue e quella tra questi marcatori e il rischio di malattie cardiovascolari, utilizzando come strumento d’analisi la risonanza magnetica nucleare mirata.
Lo studio è stato effettuato su 4.778 partecipanti tra i 30 e i 79 anni, selezionati dal gruppo della ricerca precedente, e a cui è stato chiesto di indicare le proprie abitudini alimentari dell’ultimo anno su undici tipi di alimenti, con particolare attenzione al consumo di uova.
A conclusione dello studio, il consumo di uova era associato a 24 marcatori su 225, 14 dei quali erano associati al rischio cardiovascolare. In particolare un’associazione positiva è stata riscontrata con apolipoproteina A1, principale componente del cosiddetto colesterolo “buono”. Secondo i ricercatori, i risultati spiegano in parte, nella popolazione cinese, l’effetto protettivo del consumo moderato di uova sulle malattie cardiovascolari.
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