
Una missione scientifica in un atollo della Polinesia francese ha permesso di scoprire l’esistenza di coralli che sopravvivono in acque molto calde.
Una vera esplosione di colori inaugura la primavera nel Parco di Villa della Porta Bezzolo presso Varese: 500.000 crocus in fiore in un unico grande prato.
La spettacolare fioritura di mezzo milione di questi piccoli
ambasciatori della bella stagione avviene per la seconda volta,
dopo che nell’autunno del 2003 sono arrivati dall’Olanda e stati
piantumati dai giardinieri del Fai nel grande prato del
Teatro della Villa. E’ stata la Fondazione Zegna che ha reso
possibile quest'”evento botanico” perché in occasione del
decimo compleanno dell’Oasi Zegna ha donato al Fai i
bulbi di crocus gialli, viola, blu, bianchi e screziati. Un dono
che ogni anni si rinnoverà dimostrando i splendori che la
natura riesce a produrre.
Interessante l’origine del nome botanico del fiore, croco, che
deriva dalla parola greca krokos, con cui si indicava la pianta che
dà lo zafferano, oggi chiamata Crocus sativus.
In origine, lo
zafferano era prodotto facendo seccare sul
fuoco gli stimmi del Crocus sativus. Questa spezia è
conosciuta sin dai tempi dell’antico Egitto come preziosa medicina
e tintura. Come colorante è tuttora usato nelle cerimonie di
matrimonio in India. A lungo è stato un materiale costoso,
spesso usato come merce di scambio. Nella prima metà del XX
secolo la Spagna produceva 50mila chili di zafferano l?anno. Dal
momento che i pistilli di 150mila fiori danno 1 chilo di spezia,
è certo che vasti paesaggi europei erano caratterizzati
dall’impatto visivo di questi fiori. Il crocus sativus è una
specie a fioritura autunnale.
La fioritura a Villa della Porta Bezzola va avanti tutto il mese
di marzo e darà momenti di piacere e bellezza a tutti i
visitatori.
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