Il test dell’Università di Cambridge per scoprire il proprio talento musicale

Qualche mese fa sulla rivista PLoS One è apparso uno studio condotto da un team di psicologi dell’Università di Cambridge che ha dimostrato come il nostro stile di pensiero influenzi i nostri gusti musicali.   Il team del dipartimento di psicologia dell’università ha, infatti, misurato i livelli di “empatia” (la capacità di riconoscere e reagire

Qualche mese fa sulla rivista PLoS One è apparso uno studio condotto da un team di psicologi dell’Università di Cambridge che ha dimostrato come il nostro stile di pensiero influenzi i nostri gusti musicali.

 

Il team del dipartimento di psicologia dell’università ha, infatti, misurato i livelli di “empatia” (la capacità di riconoscere e reagire ai pensieri e ai sentimenti degli altri) e di “sistematizzazione” (il nostro interesse nel comprendere le regole dei sistemi alla base) di più di quattromila individui, giungendo alla conclusione che le preferenze musicali non riflettono solo caratteristiche esplicite (come l’età o il livello culturale, come sostenuto dalle ricerche degli ultimi dieci anni), ma anche lo stile cognitivo.

 

Ora, un nuovo studio del dipartimento di psicologia della medesima università, rivela qualcosa di ancora più specifico: come la personalità di un individuo sia in grado di predire il suo talento musicale.

 

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La ricerca dimostrerebbe che le persone con un punteggio alto sulla scala “apertura alle nuove esperienze” – in particolare nel sottoinsieme “apertura all’estetica”-  non solo hanno gusti musicali più raffinati, ma anche più probabilità di possedere un vero e proprio talento musicale, che lo sappiamo o no, che siano già in grado di suonare uno strumento o meno.

 

Secondo la teoria dei Big Five di McCrae e Costa, approccio allo studio della personalità ampiamente condiviso, esistono cinque grandi dimensioni di personalità: l’estroversione-introversione, gradevolezza-sgradevolezza, coscienziosità-negligenza, nevroticismo-stabilità emotiva e apertura mentale-chiusura mentale. Quest’ultima è una delle fondamentali componenti nel processo creativo che si riflette, secondo questo studio, anche sulle abilità musicali oggettive di un individuo.

 

Lo studio, pubblicato sul Journal of Research in Personality e patrocinato dalla BBC, ha verificato, tramite test di autovalutazione ad oltre settemila persone, come gli individui con un maggiore grado di “apertura verso le nuove esperienze” siano più abili nella memorizzazione di melodie, nella distinzione del ritmo e, in generale, dimostrino di avere una percezione musicale più raffinata.

 

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Per lo psicologo dell’Università di Cambridge David M. Greenberg, autore principale dello studio:

Questi risultati sono particolarmente importanti per gli insegnanti e gli educatori, che possono usare le informazioni sulla personalità del loro allievo per guidarlo verso attività musicali più adatte.

mentre il co-autore Daniel Müllensiefen osserva:

Ci sono persone, là fuori, che potrebbero essere dei geni musicali, ma che non hanno mai provato a suonare uno strumento.

 

Il test per scoprire se si è una di queste persone è online a questo link: http://www.themusicquiz.org

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