Gruppi di estremisti israeliani hanno condotto attacchi incendiari alla sede dell’Unrwa e aggressioni al personale. Da qui la decisione di chiudere.
- Gli uffici dell’Unrwa di Gerusalemme Est hanno subito diversi attacchi incendiari negli ultimi giorni.
- Il direttore dell’Unrwa, Philippe Lazzarini, ha parlato anche di aggressioni fisiche e verbali nei confronti del personale.
- A compiere gli attacchi sarebbero stati estremisti israeliani. Israele da tempo demonizza l’attività dell’Unrwa.
L’Unrwa, l’Agenzia dell’Onu per i profughi palestinesi, ha chiuso temporaneamente la sua sede a Gerusalemme Est a causa di una serie di attacchi da parte di estremisti israeliani. Ad annunciarlo è stato il direttore dell’agenzia, Philippe Lazzarini, che ha citato due incendi occorsi nell’ultima settimana che hanno danneggiato parte dell’edificio, ma anche diversi attacchi al personale da diversi mesi a questa parte.
L’Unrwa è costretta a operare con grosse difficoltà dall’inizio del 2024, dopo che Israele l’ha accusata di avere legami con Hamas senza mai fornire prove. Nonostante questo, diversi paesi alleati di Israele hanno sospeso i finanziamenti nei confronti dell’agenzia.
Gli attacchi all’Unrwa
Nelle scorse ore un gruppo di persone armate si è recato nei pressi dell’ufficio dell’Unrwa a Gerusalemme Est, intonando cori come “bruciamo le Nazioni Unite”. Ci sono stati due attacchi incendiari verso l’edificio, un episodio che si era già verificato qualche giorno fa. La struttura ha riportato danni, mentre il personale è riuscito a mettersi in salvo e anzi, come denunciato dal direttore dell’agenzia Philippe Lazzarini, proprio il personale ha spento l’incendio perché l’intervento delle forze dell’ordine israeliane è stato tardivo.
“Alla luce di questo secondo terribile incidente in meno di una settimana, ho preso la decisione di chiudere il nostro complesso fino a quando non sarà ripristinata un’adeguata sicurezza”, ha dichiarato Lazzarini. Che ha sottolineato come gli attacchi nei confronti dell’agenzia vadano avanti da diverso tempo. Nei mesi scorsi ci sono state aggressioni verbali e fisiche, comprese sassaiole, nei confronti di personale dell’Unrwa. E la matrice è sempre la stessa: estremisti israeliani.
Israele contro l’Unrwa
L’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa) è nata nel 1949, a seguito della guerra arabo-israeliana del 1948. Quell’anno circa 700mila palestinesi dovettero lasciare le proprie case nell’attuale Israele, quella che viene ricordata come nakba. Vennero creati campi profughi e da quel momento l’agenzia si è occupata di offrire sostegno umanitario alla popolazione palestinese sfollate e ai suoi discendenti.
A partire dal 7 ottobre, quando è iniziata l’offensiva militare israeliana sulla Striscia di Gaza che ha causato finora quasi 35mila morti, l’Unrwa ha intensificato i suoi sforzi umanitari, vista la situazione sempre più terribile in cui si è trovata a vivere la popolazione palestinese. Ma allo stesso tempo l’Unrwa ha perso il sostegno di parte della comunità internazionale. Israele a gennaio ha accusato dodici dipendenti palestinesi dell’Unrwa a Gaza (su 13mila) di avere legami con Hamas. Paesi vicini a Israele come gli Stati Uniti, la Germania, il Canada, il Regno Unito e anche l’Italia hanno subito sospeso i finanziamenti all’agenzia, che così si è trovato a dover gestire una delle peggiori tragedie umanitarie di sempre con enormi deficit di budget.
L’Unrwa ha avviato un’indagine interna per verificare le accuse di Israele, che in questi mesi non sono mai state certificate. Anzi, un’indagine indipendente guidata dall’ex ministra degli Esteri francese, Catherine Colonna, ha evidenziato che Israele non ha mai fornito prove riguardo alle sue accuse all’Unrwa, nonostante in questi mesi l’agenzia abbia loro trasmesso tutte le informazioni richieste sui suoi dipendenti. Anche per questo, diversi paesi hanno riattivato i finanziamenti all’agenzia dopo la sospensione temporanea di inizio 2024.
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