UK government to resume funding for UNRWA in Gazahttps://t.co/fVJ728VcbD
— Sky News (@SkyNews) July 19, 2024
Secondo l’Alto commissario per i diritti umani dell’Onu Michelle Bachelet, i raid di Israele su Gaza potrebbero essere crimini di guerra.
L’Unrwa torna a essere finanziata da Londra dopo mesi. Mentre la Corte internazionale di giustizia ha ribadito l’illegalità dell’occupazione dei Territori palestinesi.
Il primo ministro britannico Keir Starmer ha annunciato che il Regno Unito a guida laburista riprenderà a finanziare l’Unrwa, cioè l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi, dopo una sospensione durata mesi. Si tratta di un un cambio di rotta importante rispetto alla politica del governo precedente, conservatore, che aveva interrotto l’invio di fondi a gennaio in seguito alle accuse di Israele su presunte complicità di alcuni dipendenti dell’agenzia Onu con i terroristi che hanno compiuto la strage del 7 ottobre. Accuse che non sono mai state accertate.
Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha dichiarato che il governo inizierà con l’invio di 21 milioni di sterline (circa 25 milioni di euro). Lammy ha sottolineato anche la gravità della situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, con bambini malnutriti e madri che non riescono nemmeno a garantire il latte ai propri figli. Secondo Lammy, dunque, tornare a sostenere l’Unrwa è fondamentale per alleviare la sofferenza della popolazione civile. Le parole di apprezzamento e ringraziamento di Philippe Lazzarini, direttore dell’Unrwa, non si sono fatte attendere: “La ripresa dei finanziamenti è una testimonianza del lavoro dei nostri team in tutta la regione, comprese le prime linee umanitarie a Gaza. Il Regno Unito è stato un partner importante e di lungo corso per l’Unrwa. Questo annuncio arriva in un momento critico, poiché l’Agenzia continua a subire attacchi duri e senza precedenti”.
Il Regno Unito non era l’unico paese ad aver deciso di tagliare i finanziamenti. Anche altri stati occidentali, Italia inclusa, avevano adottato la stessa ritorsione preventiva, ma – come anticipato – queste accuse non sono mai state avvalorate da prove concrete. In ogni caso, Londra ha garantito che i controlli sulla destinazione dei finanziamenti saranno molto rigorosi.
La ripresa dei finanziamenti britannici potrebbe spingere altri paesi a seguire l’esempio e a riavviare il loro sostegno all’Unrwa, contribuendo così a migliorare le condizioni di vita dei palestinesi che ora. Intanto la Corte internazionale di giustizia ha ribadito l’illegalità dell’occupazione dei Territori palestinesi che deve terminare il prima possibile.
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