La comunità energetica nata all’inizio degli anni Duemila è diventata un porto sicuro nella Florida esposta alla minaccia degli uragani, grazie a una pianificazione efficiente basata su innovazione e fonti rinnovabili.
L’uragano Florence ha causato oltre 40 vittime, intrappolandone centinaia per via delle inondazioni
L’uragano Florence è passato, lasciando dietro di sé decine di morti e ingenti danni materiali. Milioni le persone rimaste senza corrente.
16 settembre – Florence avrebbe già causato almeno 14 vittime in due stati degli Stati Uniti d’America. I volontari hanno salvato centinaia di persone in situazioni di emergenza e altri operatori di soccorso stanno lottando per trarre in salvo gli abitanti ancora intrappolati a causa delle inondazioni che hanno bloccato case e strade. Circa 760mila utenti sono rimasti senza elettricità in Carolina del Nord e 36mila in quella del Sud. Ma le persone rimaste senza luce sono molte di più visto che un singolo utente può rappresentare anche una famiglia, secondo quanto riportato dalla Cnn.
Ore 23:30 – Sono almeno quattro i morti accertati, secondo quanto riferito dal Washington Post. L’uragano è stato declassato a tempesta tropicale.
Ore 17:10 – L’oceano sospinto dall’uragano Florence ha inondato la città di Belhaven, in Carolina del Nord, come testimoniato da un video girato sul posto.
Ore 13 – L’occhio del ciclone si avvicina alla costa. Secondo i media locali, nella città di New Bern sono almeno 150 le persone intrappolate in attesa di essere salvate.
‘We are coming to get you’: 150 trapped by Florence floods in New Bern, NC https://t.co/EU2oFJTEMD pic.twitter.com/Qx2guXMrw2
— WKYC Channel 3 News (@wkyc) 14 settembre 2018
Ore 10 – Dagli Stati Uniti arrivano le prime immagini delle inondazioni causate dalle piene delle insenature e dei fiumi. La foto pubblicata di seguito ritrae River Bend, in Carolina del Nord.
Già si contano inoltre i primi danni importanti causati dalle onde spinte dalla potenti raffiche.
14 settembre, ore 8:45 – L’uragano Florence è stato declassato a categoria 1 nella mattinata di venerdì 14 settembre. Tuttavia, l’allarme non è affatto rientrato sulla costa orientale degli Stati Uniti. A preoccupare è infatti soprattutto l’arrivo delle onde sulla terraferma. La porzione di territorio colpita è infatti piena di insenature anche molto profonde. Ed è qui che si ipotizza possano generarsi le inondazioni più gravi. A spiegarlo in modo chiaro è una mappa pubblicata dal National Weather Service americano.
Important note as #Florence continues to close in on the Carolina coastline, storm surge is not just an “ocean” problem tonight. Significant surge is expected to occur in the NC inlets and rivers, some areas in excess of 9 feet! pic.twitter.com/dz5OFR3M4B — NWS (@NWS) 13 settembre 2018
Alcune immagini scattate a New Bern, in Carolina del Nord, sono emblematiche.
I think this speaks for itself. Union point in New Bern, North Carolina. pic.twitter.com/1LxtrdCJgY
— Mark Sudduth (@hurricanetrack) 13 settembre 2018
Ore 21:15 – La costa della Carolina del Nord è da ore scossa dai venti dell’uragano Florence. Nel tardo pomeriggio di oggi, l’occhio si trovava ancora a 230 chilometri di distanza dalla costa. Ciò nonostante, nello stato federale americano si contavano già almeno seimila persone senza elettricità. A partire da lunedì, circa 1,7 milioni di persone sono state evacuate dalle zone considerate maggiormente a rischio. In Carolina del Nord, in particolare, si prevede che possano cadere tra i 50 e i 75 centimetri di acqua, che potrebbero diventare un metro in alcune aree. Tuttavia, come riferito da Radio Canada, alcune persone hanno deciso di rimanere ugualmente, pur sapendo che durante il passaggio dell’uragano non sarà possibile effettuare alcuna operazione di soccorso. https://www.youtube.com/watch?v=sVBb2TQnbYU Aggiornamento ore 15:30 – I venti e le piogge di forte intensità attesi sulle coste della Carolina del Nord hanno cominciato a manifestarsi. “La fascia di precipitazioni della tempesta e i venti hanno toccato terra all’altezza delle Outer Banks (striscia di spiaggia antistante la costa americana, ndr)”, ha fatto sapere il National Hurricane Center.
L’intensità e la velocità dei venti provocate dall’uragano Florence, che sta per toccare terra sulla costa orientale degli Stati Uniti, all’altezza della Carolina del Nord, è calata fino a portare il livello di Florence alla categoria 2 sulla scala Saffir-Simpson che misura l’intensità dei cicloni tropicali – nei giorni precedenti aveva toccato quota 4 su 5 –, ma il suo impatto, secondo quanto riportato dall’emittente americana Cnn, sarà comunque “catastrofico per milioni di persone”.
Just now: The first-ever pre-event attribution study has been published. Compared to a world w/o climate change: – Florence will have 50% heavier rainfall – 50mi wider at landfall, boosting storm surge Climate change is making #HurricaneFlorence worse.https://t.co/VQQAotPCWu pic.twitter.com/zl26mW29CQ — Eric Holthaus (@EricHolthaus) 12 settembre 2018
Secondo uno studio innovativo dal titolo The human influence on hurricane Florence, l’influenza dell’uomo sull’uragano Florence, condotto in tempo reale da ricercatori dell’università Stony Brook e altre due università americane, in un mondo senza cambiamenti climatici, l’intensità di Florence sarebbe stata inferiore. In particolare, il diametro dell’uragano Florence raggiungerà una lunghezza superiore di 80 chilometri a causa del riscaldamento globale: questo perché la temperatura della superficie oceanica è aumentata e l’aria trattiene più umidità. Anche la quantità di pioggia riversata sulla Carolina del Nord sarà superiore del 50 per cento. Pari a 40mila miliardi di litri, l’equivalente dell’acqua in grado di riempire 15 milioni di piscine olimpioniche, sempre secondo la Cnn.
Segui il percorso dell’uragano in tempo reale
In particolare si prevedono inondazioni senza precedenti per la regione e venti che potranno creare molti danni a cominciare dalla mattinata di oggi (ora locale, cioè sei ore in meno rispetto a noi). Ci si aspetta che il fenomeno meteorologico si muoverà lentamente nell’entroterra americano sferzando la costa per giorni. Anche se Florence non è più considerato un uragano di enormi proporzioni, la sua estensione è aumentata e potrebbe creare disagi anche alle popolazioni di Georgia e Virginia. Lo stato di emergenza, infatti, è stato dichiarato fino al Maryland e nella capitale degli Stati Uniti, Washington.
https://www.youtube.com/watch?v=NkiaCalEajA
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