Circa 40.000 persone hanno sostenuto le richieste indigene, che si oppongono a un progetto di revisione del trattato fondativo della Nuova Zelanda.
Uragano Irma. Miami sommersa, almeno tre morti in Florida
Il passaggio dell’uragano Irma ha provocato ingenti danni in Florida. La depressione è ormai declassata a tempesta tropicale. Tre vittime accertate.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato lo stato di catastrofe naturale per la Florida nella giornata di domenica, il che permetterà di sbloccare mezzi e risorse finanziarie supplementari per aiutare la penisola devastata dal passaggio dell’uragano Irma. I venti hanno soffiato, come previsto, con una forza eccezionale sullo stato americano, generando onde alte parecchi metri. Il mare ha così invaso le strade della città di Miami, come testimoniato da numerosi abitanti tramite i social network.
Brickell area in #Miami taking the surge from #Irma. It’s as deep as 2′ at SE 12th St. & Brickell Ave. pic.twitter.com/UAhcDLij6N
— Mike Seidel (@mikeseidel) 10 settembre 2017
Il mare ha superato le dighe di protezione e invaso il quartiere Brickell
In particolare, il quartiere di Brickell risulta sommerso: il livello dell’oceano ha infatti superato anche le dighe di protezione ed ha percorso centinaia di metri nell’entroterra. Una situazione simile a quella vissuta poche ore prima da Cuba, la cui capitale L’Avana ha subito lo stesso tipo di fenomeno.
Brickell Ave after/después de #Irma pic.twitter.com/U89msR7n2h — JORGE RAMOS (@jorgeramosnews) 10 settembre 2017
Alex Wallace, giornalista dell’emittente The Weather Channel, ha postato su Twitter due fotografie della 12ma strada, a poca distanza da Brickell Avenue: prima e dopo il disastro. La seconda immagine mostra l’asfalto ricoperto da quasi un metro di acqua.
Same street in Miami before #Irma compared to the current situation! An example of storm surge! pic.twitter.com/4MK2jrwZvK
— Alex Wallace (@TWCAlexWallace) 10 settembre 2017
“290 miliardi di danni legati a Harvey e Irma”
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, ora le autorità attendono il deflusso dell’acqua per poter effettuare una prima valutazione dei danni. Ciò nonostante, c’è già chi ha avanzato alcune stime: il servizio meteorologico americano privato Accuweather ha indicato nella cifra record di 290 miliardi di dollari il costo totale legato al passaggio degli uragani Harvey e Irma, che si sono succeduti a breve distanza. Numerose gru sono state danneggiate o disarcionate, benché siano concepite per resistere a venti superiori a 200 chilometri orari. Circa tre milioni di persone sono attualmente al buio, mentre l’aeroporto non dovrebbe riaprire prima di domani. Numerosi comuni della zona hanno inoltre decretato il coprifuoco, al fine di combattere contro gli sciacalli. Una televisione locale ha mostrato alcune immagini girate a Fort Lauderdale, ad una cinquantina di chilometri da Miami, nelle quali si vedono gruppi di persone intente a rubare nei negozi.
#BREAKING Local 10 cameras catch looters breaking into stores in Fort Lauderdale during #Irma https://t.co/45ESxKpUdk pic.twitter.com/tjCH1iqhH8
— WPLG Local 10 News (@WPLGLocal10) 10 settembre 2017
L’uragano declassato a tempesta tropicale
Intanto, il numero di vittime provocate dall’uragano ai Caraibi è stato rivisto al rialzo: si tratta di 27 persone. In Florida per ora i morti accertati sono tre. L’uragano ha toccato dapprima l’arcipelago delle Keys quindi ha attraversato lo stato americano passando per Lakeland (ad est di Tampa) e proseguendo verso nord. La depressione è stata quindi declassata dapprima a categoria 2, quindi – nella mattinata di oggi – a categoria 1 (tempesta tropicale), mentre è ormai prossima alla Georgia meridionale.
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