Per i meteorologi si chiama Medicane ed è un evento raro. Si tratta di un uragano formatosi nel Mediterraneo (contrazione dei termini inglesi mediterranean e hurricane) e che attualmente si trova nel mar Ionio.
The #medicane in formation in the Mediterranean at the moment is going to really get its structure together tomorrow! I expect it to look like a hurricane on landfall to Greece Friday! Flooding, damaging winds for #Greece particularly West coast! #extremeweather#Europepic.twitter.com/dHnIsmXq4J
L’uragano mediterraneo alimentato dalla temperatura del mare
La scorsa settimana, una depressione si è infatti isolata a sud della Francia. Quindi si è spostata al largo della Libia, incontrando condizioni favorevoli al proprio sviluppo. La temperatura del Mediterraneo è infatti particolarmente elevata in questo periodo, arrivando a toccare i 27 gradi centigradi tra la Sicilia e la Grecia: 2-3 gradi in più rispetto alla normale media del periodo.
Ciò rappresenta una conseguenza dell’estate calda che abbiamo vissuto. Proprio questa acqua a temperature elevate ha consentito alla depressione di accumulare energia e umidità e assumendo caratteristiche subtropicali, tali da farla considerare un Medicane.
Il landfall previsto nella giornata di venerdì
All’interno di tale struttura, i temporali si animano attorno ad un occhio, caratteristica appunto dei cicloni tropicali. Al contempo, venti particolarmente forti si sviluppano attorno al sistema. Le previsioni indicano che il Medicane si debba spostare ora verso la Grecia, e in particolare le sue coste sud-occidentali. L’impatto con la terra (il cosiddetto landfall) è previsto nella giornata di venerdì 18 settembre.
It's really fitting that a literal hurricane might make landfall in Greece just as the Atlantic has to resort to using the Greek alphabet to name their hurricanes. #medicanepic.twitter.com/UvHjzWbOsz
Attualmente, secondo quando indicato dal sito specializzato 3BMeteo, “la pressione all’interno del suo occhio è inferiore ai 1000hPa e i venti che ruotano intorno raggiungono i 120km/h, con raffiche anche superiori, sollevando onde alte anche più di 8 metri”.
In Grecia attese raffiche di vento fino a 190 km/h, alluvioni e black out
Ma al momento del landfall sulle coste greche, il Medicane presenterà condizioni ben più allarmanti: “Venti le cui raffiche potrebbero localmente e a tratti raggiungere addirittura picchi di 190km/h, provocando violente mareggiate. Insieme al vento saranno da prevenire forti piogge con ingenti accumuli pluviometrici, anche nell’ordine dei 100 millimetri in poche ore, con rischio di situazioni alluvionali e black out”.
3BMeteo precisa infine che “per quanto piuttosto rari, gli uragani mediterranei non sono nuovi soprattutto nel periodo compreso tra settembre, ottobre e novembre, quando il Mediterraneo ha massimizzato l’accumulo di calore”.
Sui social network sono stati pubblicati i primi video del passaggio dell’uragano mediterraneo Ianos in Grecia. Colpite per prime le isole occidentali.
Si parla tanto di finanza climatica, di numeri, di cifre. Ma ogni dato ha un significato preciso, che non bisogna dimenticare in queste ore di negoziati cruciali alla Cop29 di Baku.
Basta con i “teatrini”. Qua si fa l’azione per il clima, o si muore. Dalla Cop29 arriva un chiaro messaggio a mettere da parte le strategie e gli individualismi.