La comunità energetica nata all’inizio degli anni Duemila è diventata un porto sicuro nella Florida esposta alla minaccia degli uragani, grazie a una pianificazione efficiente basata su innovazione e fonti rinnovabili.
L’uragano Michael causa 13 vittime in America Centrale e raggiunge la Florida
L’uragano Michael, di categoria 4, ha devastato la Florida. È il ciclone più potente che abbia colpito gli Stati Uniti dal 1992.
Aggiornamento 12 ottobre – I morti negli Stati Uniti sono almeno 6. Considerando che in America Centrale sono 13, il numero delle vittime dell’uragano Michael sale a 19. Si cercano eventuali sopravvissuti. Cresce anche il numero di clienti rimasti senza elettricità: sono oltre un milione in sei stati, secondo la Cnn. Michael, ora una tempesta tropicale, dovrebbe dissolversi al largo della Virginia.
Aggiornamento 11 ottobre – Era dal 1992, anno dell’uragano Andrew, che gli Stati Uniti non venivano colpiti da un ciclone così potente, il più forte nella storia della regione conosciuta come Florida Panhandle. Sono già due le vittime dell’uragano Michael negli Usa, ma la cifra potrebbe aumentare. Circa 500mila persone sono rimaste senza elettricità in Alabama, Georgia e Florida. La devastazione è evidente: ci sono case distrutte, alberi caduti, fiumi di acqua che ancora scorrono per le vie. Michael ha gradualmente perso potenza fino a diventare una tempesta tropicale che si sta dirigendo verso la Carolina del Sud.
Aggiornamento ore 18:30 – Arrivano le prime immagini delle città colpite dall’uragano Michael in Florida: ad Apalachicola le strade sono sommerse dall’acqua, a Panama City Beach stanno collassando gli edifici. Oltre 50mila persone sono rimaste senza corrente elettrica.
New construction just collapsed in front of me in Panama City Beach from #hurricanemichael!!! It is going bad fast! pic.twitter.com/CG5R8jcUuf
— Marc Weinberg (@MarcWeinbergWX) 10 ottobre 2018
Ha già causato 13 vittime in America Centrale, dove ha colpito Cuba, il Nicaragua, El Salvador, l’Honduras e la penisola dello Yucátan. Ora l’uragano Michael si sta rapidamente dirigendo verso il nord-ovest della Florida, negli Stati Uniti, dove si prevede arrivi mercoledì verso le 12:00 ora locale (18:00 ora italiana). Con venti alla velocità di 210 chilometri orari, il ciclone tropicale ha raggiunto la categoria quattro sulla scala Saffir-Simpson che va da uno a cinque. È più forte dell’uragano Florence che nel mese di settembre ha colpito la Carolina del Nord.
Hurricane #Michael is now an extremely dangerous category 4 hurricane and its outer rainbands are beginning to reach the coast. This is a life-threatening event for portions of the northeastern Gulf Coast. Go to https://t.co/tW4KeGdBFb for details. pic.twitter.com/RtozXvcTE6
— National Hurricane Center (@NHC_Atlantic) 10 ottobre 2018
La Florida si pepara all’arrivo dell’uragano Michael, il più forte da decenni
Ordini di evacuazione sono stati emanati in almeno 22 contee della Florida, secondo la Cnn, e già da qualche giorno sono stati allestiti rifugi d’emergenza nelle scuole. “L’uragano Michael è un mostro e temo la totale devastazione”, ha dichiarato il governatore dello stato, Rick Scott, che ha invitato i cittadini a rispettare le ordinanze e mettersi al riparo.
Secondo le previsioni, sarà l’uragano più potente ad aver colpito l’area in decenni e comporterà gravissime inondazioni, soprattutto nella fascia costiera; le piogge causeranno l’innalzamento del livello dell’oceano ed il forte vento rischia di provocare onde alte diversi metri. L’allerta è in vigore anche in Georgia, Alabama e Carolina del Sud.
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