Nel 2023 ci sono già state 130 sparatorie di massa negli Stati Uniti, con decine di morti. I dati sono in peggioramento ma una riforma sul tema è lontana.
Usa, raggiunto un primo accordo (al ribasso) sul controllo delle armi
La Camera statunitense ha votato un pacchetto sul controllo delle armi. Una mossa prettamente politica, perché difficilmente diventerà legge.
- La Camera statunitense ha votato un pacchetto sul controllo delle armi.
- Prevede, tra le altre cose, di alzare a 21 anni l’età minima per comprare armi da fuoco semiautomatiche.
- Appare estremamente improbabile che la misura passi anche al Senato e diventi legge.
Aggiornamento del 13 giugno 2022. Inaspettatamente, è stato raggiunto un compromesso. Ma al ribasso. Domenica 12 giugno dieci senatori repubblicani e dieci democratici hanno annunciato un accordo, avallato dal presidente degli Stati Uniti Joe Biden, che rafforza i controlli sulla salute mentale e sui precedenti per i giovani al di sotto dei 21 anni che vogliono comprare un’arma da fuoco. Previsti anche finanziamenti agli Stati per potenziare i servizi di sicurezza e salute mentale nelle scuole, ma anche per mettere in atto un sistema di “red flag”, cioè la confisca temporanea delle armi a persone ritenute pericolose. Il testo è molto meno ambizioso rispetto al pacchetto votato dalla metà democratica della Camera e, per giunta, probabilmente dovrà affrontare un tortuoso iter al Congresso. Ma è pur sempre un passo avanti, perché è un punto d’incontro tra i due partiti politici su un tema, quello delle armi, sul quale hanno sempre espresso posizioni opposte. “L’accordo sulle armi è meno di quanto i democratici volessero, ma più di quanto si aspettassero”, titola infatti il New York Times.
Il 14 maggio, tredici persone (11 delle quali afroamericane) uccise da una sparatoria in un supermercato di Buffalo (nello stato di New York) ad opera di un suprematista bianco. Il 25 maggio, 19 bambini e due adulti uccisi da un diciottenne armato di fucile nella scuola elementare di Uvalde, in Texas. L’opinione pubblica statunitense è sotto shock, e la Camera prova a rispondere approvando l’8 giugno 2022 un pacchetto sul controllo delle armi. Le probabilità che passi anche al Senato e diventi legge, però, sembrano pari a zero o quasi.
Cosa prevede il pacchetto sul controllo delle armi
Il testo approvato dalla Camera riunisce una serie di proposte avanzate dai Democratici ancora prima dei massacri di Buffalo e Uvalde, entrambi commessi da uomini poco più che diciottenni. Se venisse trasformato in legge, alzerebbe a 21 anni l’età minima legale per acquistare un’arma da fuoco semiautomatica. Va ricordato che, negli Usa, bisogna avere almeno 21 anni anche per comprare una birra, o qualsiasi altra bevanda alcolica, e berla in pubblico. Il deputato repubblicano Thomas Massie ha comunque descritto la proposta come “immorale e incostituzionale”, perché l’età minima per la leva è di 18 anni e non di 21. “Ci aspettiamo che tu ci difenda, ma non ti daremo gli strumenti per difendere te stesso e la tua famiglia”, ha commentato.
Tra le altre cose, il pacchetto prevede una sanzione e la reclusione fino a cinque anni per chi non conserva in sicurezza un’arma, in caso quest’ultima poi venga usata da un minore per ferire sé stesso o qualcun altro. Vieta anche la vendita di caricatori con una capacità superiore ai quindici colpi e le cosiddette “pistole fantasma”, cioè quelle che vengono assemblate in casa senza il numero di serie e che pertanto sfuggono a qualsiasi controllo. Il giorno successivo, la Camera ha approvato anche un sistema di “red flag”: ciò significa che le famiglie e le forze di polizia avrebbero il diritto di chiedere a una corte federale di requisire le armi da fuoco al loro proprietario, quando c’è motivo di credere che quest’ultimo possa fare del male a sé stesso o agli altri.
Perché è verosimile che la legge venga bloccata dal Senato
Il pacchetto è stato approvato dalla Camera statunitense con 223 voti a favore e 204 contrari. Un voto che rispecchia pienamente la spaccatura politica negli Usa: hanno votato sì tutti i democratici, tranne due, e soltanto cinque repubblicani. L’Associated press mette in chiaro che il testo “non ha quasi nessuna possibilità” di diventare legge, perché servirà il supporto di almeno dieci senatori repubblicani. C’è già stato un incontro privato tra senatori dei due schieramenti, ma i partecipanti hanno fatto sapere di essere ancora lontani da un accordo. In questo momento, le discussioni in corso al Senato si stanno focalizzando sul potenziamento dei programmi per la salute mentale, sulle misure di sicurezza nelle strutture scolastiche e nei controlli più rigidi sui precedenti. Non sul controllo delle armi.
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