Si chiama Inflation Reduction Act e è la legge sul clima più importante mai approvata dagli Stati Uniti. Obiettivo: diminuire le emissioni del 40% al 2030.
L’Inflation reduction act è una legge approvata da Camera e Senato degli Stati Uniti. Ora il presidente Joe Biden l’ha promulgata.
Si tratta del più grande investimento in materia di clima mai effettuato dagli Stati Uniti.
Il piano è però meno ambizioso di quanto previsto da Biden. Inoltre, per alcuni osservatori, il fatto che il nome della legge faccia riferimento all’inflazione invece che al clima rischia di confondere i cittadini.
Il presidente Joe Biden ha firmato l’Inflation reduction act, il maxi-piano di interventi per il clima, la sanità pubblica e il fisco approvato dal Congresso degli Stati Uniti la scorsa settimana. L’amministrazione dei democratici incassa così un importante successo in vista delle elezioni di metà mandato di novembre.
L’Inflation reduction act, passato prima al Senato e poi alla Camera, è un investimento sul clima che non ha eguali nella storia degli Stati Uniti. Il pacchetto di spesa è di 374 miliardi di dollari con cui Biden mira a inserire il turbo alla transizione energetica della più grande economia mondiale.
Gli Stati Uniti si attivano per il clima
Più di 300 miliardi di dollari saranno investiti nella transizione energetica e climatica: si tratta del più grande investimento federale nell’energia pulita nella storia degli Stati Uniti. La legge ha il sostegno di molti attivisti ambientali e climatici, anche se è inferiore ai 555 miliardi di dollari originariamente richiesti dai democratici.
Per l’amministrazione Biden si tratta comunque di un risultato importante: l’Inflation reduction act arriva dopo una serie di compromessi politici. Si tratta infatti di una versione ridotta del “Build back better act”, l’iniziale e ambiziosissimo piano di misure proposto da Biden ma mai approvato, che valeva 3.500 miliardi di dollari.
La normativa disciplinerà in particolare trasporti e produzione elettrica. La legge infatti include 60 miliardi di dollari da investire nella crescita delle infrastrutture legate all’energia rinnovabile, in particolare nella produzione di pannelli solari e turbine eoliche. Infine, include diversi crediti d’imposta rivolti a quei cittadini che sceglieranno i veicoli elettrici e renderanno le proprie case più efficienti dal punto di vista energetico.
Il parallelo con il Green Deal europeo
Queste misure, secondo i democratici, ridurranno le emissioni di gas serra del 40 per cento, sulla base dei livelli del 2005, entro la fine del decennio: un obiettivo inferiore rispetto al 50 per cento a cui Biden aveva originariamente puntato.
Sul breve periodo, l’Inflaction reduction act è anche meno ambizioso del suo “cugino” europeo: obiettivo del Green Deal è, infatti, diminuire del 55 per cento le emissioni entro il 2030. Ma sia Europa che Stati Uniti hanno confermato il proprio impegno nel raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Tuttavia, secondo il sito Climate action tracker, gli impegni di Washington e Bruxelles, in questo momento, sono nella pratica ancora insufficienti per raggiungere tale obiettivo.
Since the start of my presidency, my economic plan has helped create 9.5 million jobs, reach a 50-year record low unemployment rate, and achieve zero percent inflation in July.
And this week, I’ll build on that progress by signing the Inflation Reduction Act into law.
Come dice il suo nome, questa legge non si occuperà solamente di clima ma principalmente agirà sull’inflazione. I democratici hanno promesso abbasseranno i costi sanitari per milioni di americani, consentendo a Medicare – l’assicurazione sanitaria federale – di negoziare e quindi agevolare il prezzo di alcuni costosi farmaci soggetti a prescrizione. Coloro che ricevono una copertura assicurativa sanitaria attraverso il mercato Affordable care act dovrebbero poter contare anche su costi dei premi inferiori.
La legislazione include una serie di disposizioni fiscali per coprire i costi di tali meccanismi, portando a 739 miliardi di dollari la spesa complessiva. In particolare, le modifiche includono una nuova imposta minima del 15 per cento per le società, un’accisa dell’1 per cento sui riacquisti di azioni e un’applicazione più rigorosa da parte della riscossione delle tasse da parte dell’agenzia preposta, la Internal Revenue Service.
Non mancano le critiche
Molti attivisti ambientali sono delusi dalla legge. In particolare, molti temono da una parte che non ci siano abbastanza risorse da dedicare all’adattamento climatico e dall’altra manchino strumenti per limitare le società dei combustibili fossili, che continueranno ad avere un impatto smisurato. Inoltre, gli incentivi previsti per la cattura e lo stoccaggio del carbonio non sono visti di buon occhio.
“Le comunità della giustizia ambientale si trovano ancora una volta in una posizione precaria di dover accettare rischiose tecnologie per la cattura e stoccaggio del carbonio, più inquinamento e compromessi ingiusti per la salute al fine di ottenere benefici economici, ambientali e climatici”, ha detto Robert Bullard che oltre a essere direttore e fondatore del Bullard center for environment & climate justice presso la Texas Southern University, è considerato uno dei padri del movimento per la giustizia ambientale.
Una legge sul clima intitolata ad altro
“Sembra un po’ strano e controintuitivo che la legislazione climatica più importante mai adottata prima non abbia la parola clima nel suo nome”, afferma Angela Bradbery, professoressa di comunicazioni di interesse pubblico presso la scuola di giornalismo dell’università della Florida, intervista da Bloomberg. “Così si rischia di confondere il pubblico”.
In passato, il Congresso ha approvato progetti di legge con nomi più semplici e intuitivi, come il Clean air act. “Ma il panorama politico e mediatico odierno richiede che la legislazione sia confezionata per orientare il dibattito pubblico in una direzione che gli sponsor possono gestire meglio”. E poiché l’inflazione è una preoccupazione pressante per molti americani, “non sorprende che la parola inflazione abbia vinto”, conclude Bradbery.
Ma al di là della titolazione, la legge può essere un buon punto di partenza per fare qualcosa per il clima. Il regolamento c’è, anche se meno ambizioso del previsto. La sfida di Biden e dei presidenti che verranno in futuro sarà osservare la legge e concretizzarla.
Finanza climatica, carbon credit, gender, mitigazione. La Cop29 si è chiusa risultati difficilmente catalogabili in maniera netta come positivi o negativi.