
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
Il progetto servirà per rilanciare le coltivazioni di caffè nel paese, falcidiato da anni di guerra. Impegnate anche Nespresso e TehnoServe.
La United states agency for international development (Usaid) ha dichiarato che parteciperà attivamente alle attività di supporto nella nuova nazione del Sud Sudan per migliorare il sostentamento dei coltivatori di caffè. Un investimento di 3,18 milioni di dollari che servirà, grazie anche a Nespresso e TechnoServe che da tempo lavorano nel paese, a rilanciare il settore del caffè sudsudanese, dopo anni di guerra.
Un modo per far uscire dalla povertà i contadini locali che riceveranno formazione e assistenza tecnica per migliorare la produzione, la raccolta e la commercializzazione dei chicchi dal gusto inconfondibile. “Ad oggi, oltre 700 coltivatori sono stati inseriti nel programma Nespresso Aaa Sustainable Quality”, fa sapere Nespresso in una nota. “In Sud Sudan sono stati istituiti i primi impianti di lavorazione a umido (che permettono di ottenere i chicchi di caffè a partire dalle bacche) e lo scorso anno è stata venduta in Francia, sotto forma di edizione limitata, la prima esportazione di caffè”.
Da anni testimonial dell’azienda e da tempo impegnato anche sul campo, George Clooney dichiara che: “Investire nello sviluppo della società civile e nella responsabilizzazione delle comunità di coltivatori locali aiuterà a porre le basi per lo sviluppo di un’economia sostenibile. Questo da parte dell’Usaid è un segnale forte della validità del programma che Nespresso e TechnoServe hanno costruito con queste comunità, consentendo di coinvolgere ancor più agricoltori in un maggiore numero di aree del Paese”.
Fino ad oggi il programma ha già erogato più di 2 milioni di dollari e ha aiutato svariate famiglie: “L’esistenza del programma in Sud Sudan ci ha aiutato a recuperare le piantagioni di caffè che avevamo perso durante la guerra. Da quando abbiamo iniziato ad occuparci personalmente delle piantagioni e a consegnare il caffè agli impianti di lavorazione a umido, le nostre vite sono completamente cambiate”, racconta Daniel Lomoro, coltivatore sudsudanese di caffè. “Adesso possiamo permetterci di far frequentare ai nostri figli scuole migliori e di soddisfare le necessità basilari delle nostre famiglie”.
Alla fine del triennio saranno 1.500 i contadini locali formati, un quarto di essi saranno donne. “In Paesi particolarmente toccati dai conflitti come il Sud Sudan è importante investire nel capitale umano per migliorare il sostentamento, ridurre la povertà estrema e restituire alle persone una speranza per il futuro”, ha dichiarato Linda Etim, assistant administrator for Africa dell’Usaid. “Il contributo dell’Usaid al successo già ottenuto da Nespresso e TechnoServe nel sostentamento dei coltivatori di caffè sudsudanesi semina speranza in un popolo che sta attraversando un momento storico caratterizzato da grande fragilità e incertezza”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Un elenco delle parole che l’amministrazione Trump sta scoraggiando o cancellando da siti e documenti delle agenzie federali, legate al clima e ai diritti.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.
L’ex presidente delle Filippine è accusato di crimini contro l’umanità per le migliaia di omicidi extragiudiziali nell’ambito della sua lotta alla droga.
Incidente nel mare del Nord tra una petroliera e una nave cargo: fiamme e fumo a bordo, si teme lo sversamento di combustibile in mare.
Saudi Aramco, ExxonMobil, Shell, Eni: sono alcune delle “solite” responsabili delle emissioni di CO2 a livello globale.
A23a, l’iceberg più grande del mondo, si è fermato a 80 km dalla Georgia del Sud, dove ha iniziato a disgregarsi.
Una causa intimidatoria per fermare chi lotta per la difesa delle risorse naturali e contro le giganti del petrolio. È quanto sta vivendo Greenpeace per le proteste contro il Dakota access pipeline.
Si è appena conclusa a Roma la seconda parte della Cop16 sulla biodiversità. Tre giorni di negoziati che sembrano portare finalmente al raggiungimento di nuovi obiettivi per la tutela del Pianeta, sperando che non sia troppo tardi.
Dal giorno dell’invasione russa, ci sono state emissioni di carbonio per 230 milioni di tonnellate di CO2 equivalente: pesano le bombe e gli incendi.