Cambiamenti climatici e impatto sull’habitat impongono di ripensare la vita in montagna. E il turismo, che resta un grande volano economico.
Ussuri bay, una spiaggia trasformata in discarica dall’uomo è stata resuscitata dalla natura
La spiaggia nel golfo di Ussuri, Ussuri bay in Russia, è qualcosa di straordinario. Un luogo trasformato in discarica dall’uomo, è tornato a nuova vita grazie alla forza della natura.
Una discarica stupenda. Si potrebbe definire così la spiaggia fatta di frammenti di vetro e ceramica e porcellane abbandonati dagli esseri umani in epoca sovietica e levigati dal mare e dagli agenti atmosferici nel corso degli anni che si trova nella Siberia orientale, in Russia, quasi al confine con la Cina dove le temperature non sono così rigide come ci si potrebbe aspettare. Qui, nel golfo di Ussuri, la spazzatura è diventata un’attrazione turistica.
“Sebbene nel periodo invernale l’area risenta di un clima molto rigido, in estate il clima è caldo e le spiagge sono molto frequentate, l’acqua del mare può raggiungere facilmente i 22 gradi”, afferma il geologo Carlo Migliore di 3Bmeteo.com.
Ussuri bay, quando la natura è più forte dell’uomo
In passato, le autorità avevano interdetto la zona ai turisti perché considerata un luogo pericoloso. Ma il tempo e le onde hanno trasformato i cocci di bottiglia in milioni di sassolini levigati dai colori accesi, trasformando Ussuri bay in un luogo gettonato, tanto da spingere le persone a pagare un biglietto d’ingresso pur di ammirarla. Quello che si dice “la forza della natura”.
“Nella zona esistono numerose industrie di produzione e lavorazione del vetro e della ceramica i cui scarti sono stati rilasciati in mare per decenni”, prosegue Migliore di 3Bmeteo.com. “Il risultato, per una volta, è meraviglioso: una spiaggia caleidoscopica con miriadi di colori e affatto pericolosa visto che i frammenti sono tondeggianti come i più comuni ciottoli di pietra che troviamo anche sulle nostre spiagge”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
“Quando scaliamo ci sentiamo libere da tutto”. Le cholitas escaladoras, un gruppo di donne indigene boliviane, rompono gli stereotipi legati all’alpinismo e alla società.
La città governata dalla sindaca Anne Hidalgo sta per approvare un nuovo Piano climatico che prevede oltre 300 ettari di nuove aree verdi.
Tre organizzazioni ambientaliste incassano una storica vittoria contro il governo del Sudafrica: l’espansione del carbone va fermata.
Il rapporto dell’Ispra mostra neanche nel 2023 ci sono stati miglioramenti nella cura del territorio: si continua a cementificare a spron battuto.
Per motivi politici, il governo della Norvegia rinvia l’assegnazione delle licenze per le estrazioni minerarie nei fondali marini.
Un studio ha anticipato di nuovo le previsioni sullo scioglimento pressochè totale del ghiaccio nel mare più settentrionale della pianeta.
Dove sposteremo gli italiani quando saranno loro i migranti climatici? Da questa domanda nasce il libro “Migrare in casa” di Virginia Della Sala.
La capitale dell’Arabia Saudita, Riad, ospita la sedicesima Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulla desertificazione, la Cop16.