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V&A Dundee, apre in Scozia il primo museo del design
Il 15 settembre apre il V&A Dundee, il primo museo del design in Scozia progettato dall’architetto giapponese Kengo Kuma.
Sarà l’unico Victoria and Albert Museum del mondo fuori da Londra, una sorta di segnale di apertura se pensiamo alla tanto temuta Brexit, e verrà inaugurato il prossimo 15 settembre. Il V&A museum of design Dundee, il primo museo del design della Scozia, nel Regno Unito, sarà un edificio che dialogherà col paesaggio circostante, grazie al progetto di uno dei più grandi architetti contemporanei Kengo Kuma.
Il V&A emigra in Scozia
Il V&A Dundee non sarà un distaccamento dalla sede principale – il V&A di South Kensington, apprezzato non solo per le sue collezioni permanenti, ma anche per le sue mostre temporanee – bensì un museo a sé, con un proprio direttore, dove scoprire il design internazionale del passato, del presente e del futuro, con un’attenzione particolare al design scozzese, cuore del museo con le Scottish design galleries, e all’identità di questa regione.
Il museo sarà sotto l’influenza di Londra, a partire dal disegno architettonico curato da Kengo Kuma, architetto giapponese che progetta in tutto il mondo edifici integrati nella natura e nella cultura del luogo. Kuma ha aperto il suo studio europeo dieci anni fa a Parigi, in Francia, e ora debutta nel Regno Unito proprio con questo progetto. La scelta stessa della città di Dundee non è casuale. Eletta nel 2014 Città del design dall’Unesco, la quarta città più popolata della Scozia mira a staccarsi dal suo passato di centro industriale e diventare popolare quanto le più conosciute Edimburgo e Glasgow.
Il progetto architettonico di Kengo Kuma
Ispirato alle scogliere a nordest della costa scozzese, il V&A di Dundee fa parte di una visione più ampia che ha contribuito a modificare il lungofiume della città, una volta parte della zona portuale, a creare una spiaggia cittadina e una marina. “La mia ispirazione parte sempre dal luogo in cui il progetto sarà realizzato”, ha commentato Kengo Kuma, impegnato in Giappone con alcuni interventi in vista delle Olimpiadi di Tokyo 2020, tra cui lo stadio olimpico.
Come spiega l’architetto, l’unicità è nella posizione dell’edificio, che si trova tra l’acqua e la città, nello specifico sulla foce del fiume Tay. “Non appena abbiamo iniziato a pensare al progetto, uno dei miei colleghi mi ha mostrato una foto delle scogliere a nordest della Scozia. È come se la terra e l’acqua avessero avuto una lunga conversazione e, infine, avessero creato questa forma splendida”. Il museo cerca quindi di tradurre questa unicità geografica all’interno dell’edificio creando una scogliera artificiale.
“Normalmente un edificio è considerato una specie di scultura messa su un podio rispetto alla natura circostante, noi abbiamo fatto il contrario, abbiamo messo l’edificio nell’acqua. Dal punto di vista tecnico non è stato facile, ma con i materiali giusti abbiamo creato una sorta di roccia artificiale che si integra con le rocce vere e tocca l’acqua”, ha commentato l’architetto a LifeGate in un’intervista rilasciata in occasione della Design Week 2018.
L’edificio in sé è formato da tre livelli sopra il livello del terreno e ha una superficie di 8mila metri quadrati, di cui 1.650 adibiti alle funzioni espositive. Come evidenziato dall’architetto, la forma della struttura ricorda quella di due piramidi rovesciate separate al piano terra, che si connettono al piano superiore tramite le gallerie. Questo crea un arco aperto al centro del museo, che simboleggia la riconnessione della città con il fiume, incornicia la vista del fiume Tay e fa riferimento all’Arco reale costruito nelle vicinanze per accogliere la regina Vittoria e il principe Alberto nel 1844.
Il design al centro del museo scozzese
Le Scottish design galleries saranno il fulcro del museo e saranno ad ingresso gratuito, con un percorso che esplorerà la progettazione del paesaggio della regione più a nord del Regno Unito, dal passato fino ad oggi. Le gallerie ospiteranno circa 300 oggetti che rappresentano una vasta gamma di discipline del design dalle arti decorative, con mobili, tessuti e ceramiche, alla moda, l’architettura, l’ingegneria e i videogame. Sarà anche un percorso per mostrare come il design della Scozia riflette la sua storia, la politica e la geografia, e per esplorare come il commercio e la migrazione hanno contribuito a raggiungere un impatto internazionale.
La prima mostra temporanea che ospiterà il V&A di Dundee sarà Ocean liners: speed and style, che è già stata ospitata al V&A di Londra. Si tratta di un percorso nell’epoca d’oro dei viaggi in transatlantico, con un’attenzione particolare alla progettazione nautica. Dipinti, sculture, fotografie, manufatti tessili, arredi, tra cui non possono mancare quelli basati sulla storia del Titanic. La Scozia avrà un ruolo chiave in questa mostra e verrà dato largo spazio alle opere di progettazione, sviluppo e costruzione navale realizzate nella regione.
L’appuntamento è per il 15 settembre a Dundee, per scoprire il design scozzese e visitare il primo progetto di Kengo Kuma nel Regno Unito.
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