
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Vaillant ha annunciato il lancio di nuovi prodotti a basso impatto ambientale, ulteriore passo in avanti verso un futuro sempre più efficiente ed ecosostenibile.
Il riscaldamento domestico ha un enorme impatto ambientale, addirittura fino a sei volte superiore rispetto a quello del traffico veicolare, secondo quanto emerso da un’elaborazione dell’Osservatorio Autopromotec su un campione di cinque città italiane. “Insieme alla mobilità, l’altra grande sfida per ridurre l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria riguarda il riscaldamento delle case e degli uffici, responsabili oggi di circa il 25 per cento delle emissioni in città – ha dichiarato l’assessore alla Mobilità ed Ambiente di Milano, Marco Granelli. – È necessario un cambio di rotta, abbandonare i combustibili fossili, primi tra tutti gli impianti a gasolio, e aiutare i cittadini, veri protagonisti del cambiamento urbano, a fare efficienza energetica”. Per invertire questa tendenza, contrastare i cambiamenti climatici e cercare di rispettare l’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi sul clima, Vaillant, azienda specializzata nella produzione di sistemi di riscaldamento e climatizzazione, ha deciso di puntare sulle nuove tecnologie meno impattanti per il comfort domestico.
Vaillant, in virtù del suo ruolo centrale nel settore del comfort domestico, è responsabile dell’emissione di grandi quantità di CO2. L’azienda si è però impegnata, non solo a ridurre il proprio impatto ambientale, ma a fare da apripista verso un futuro sostenibile. In particolare Vaillant ha iniziato a investire in maniera sempre più significativa in tecnologie che sfruttano energia proveniente da fonti rinnovabili. “Abbiamo intrapreso un percorso di lungo periodo che vedrà l’elettricità sempre più affiancarsi al gas, un vero e proprio cambio di paradigma”, ha affermato Gherardo Magri, amministratore delegato di Vaillant Italia.
Nel quartier generale tedesco di Vaillant, a Remscheid, sta nascendo un nuovo centro di ricerca e sviluppo, istituito con l’obiettivo di mettere sul mercato entro il 2019 sette nuove gamme di prodotto per le esigenze di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria basate sulle rinnovabili. Tra i nuovi prodotti sviluppati c’è aroTHERM Split, sistema in pompa di calore aria/acqua in grado di garantire alti livelli di benessere e un basso impatto ambientale che unisce elevate doti di efficienza a livelli di potenza sonora estremamente contenuti.
Lo scorso 5 giugno si è tenuto a Milano, presso la sede di Vaillant Italia, l’evento Sempre più rinnovabili – Verso un futuro elettrico, dedicato al contributo che le nuove tecnologie per il comfort domestico possono assicurare al fine di salvaguardare l’ambiente e la qualità dell’aria. Durante l’evento, incentrato sull’evoluzione del settore verso soluzioni basate sulle fonti rinnovabili, è stato inaugurato l’impianto fotovoltaico da 110 kWp destinato a coprire l’intero fabbisogno energetico della sede milanese di Vaillant. “In un momento molto particolare per noi, nel quale ci avviamo verso quella rivoluzione elettrica che è destinata a incidere profondamente sul nostro modo di essere azienda e sull’intero settore così come lo conosciamo oggi, l’inaugurazione del nostro impianto fotovoltaico assume un importante valore simbolico”, ha dichiarato Gherardo Magri, Amministratore Delegato di Vaillant Italia.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In un referendum i cittadini hanno scelto di creare 500 nuove “strade-giardino”, rendendo la capitale francese sempre più verde e a misura d’uomo.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.
Il premio Wood Architecture Prize by Klimahouse ha rappresentato anche un modo per celebrare la Giornata internazionale delle foreste.
L’Europa ragiona su un piano da 800 miliardi e intanto vota per una maggiore sicurezza: inevitabilmente quei fondi verranno sottratti alle vere emergenze.
Per la prima volta nel 2025 si celebrano le più grandi fonti di acqua dolce del pianeta, che fronteggiano la sfida dei cambiamenti climatici.
Un tribunale condanna Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari. L’accusa? Aver difeso ambiente e diritti dei popoli nativi dal mega-oleodotto Dakota Access Pipeline.
In Italia sono 265 gli impianti ormai disuso perché non nevica più: rimangono scheletri e mostri di cemento. E l’esigenza di ripensare la montagna e il turismo.
Temendo la presenza di rifiuti tossici, la Groenlandia ha interrotto l’estrazione dell’uranio. Ora potrebbe essere costretta a ricominciare. O a pagare 11 miliardi di dollari.
L’organizzazione della Cop30 nella foresta amazzonica porta con sé varie opere infrastrutturali, tra cui una nuova – contestatissima – autostrada.