Cammini e itinerari

Riconquistare il silenzio in val di Funes, al cospetto del maestoso Gruppo delle Odle

La val di Funes è chiamata anche valle dei sentieri, qui infatti sono tantissimi e adatti a tutti i trekking da scegliere. Sempre con lo sguardo rivolto alle Dolomiti.

In molti si stupiscono arrivando qui. Di cosa? Del silenzio soprattutto. Non è meno bella delle altre valli di tutto il Trentino Alto Adige, ma certamente la val di Funes è il territorio della tranquillità e della pace, incorniciato tra il Gruppo delle Odle che lascia senza fiato. Se ciò che cercate è un luogo ancora incontaminato, adatto a tutta la famiglia e lontano dal concetto di turismo moderno, questa valle verde, silenziosa e ben curata vi conquisterà. Ottima cucina, sentieri adatti a tutti, relax assicurato. Una pausa in val di Funes rigenera.

L’ospitalità di una volta in val di Funes

In questa valle nemmeno soggiornare è come altrove. Chi viene qui infatti spesso fa un’esperienza e non una vacanza e anche la scelta del luogo dove dormire non è casuale. Il consiglio è quello di entrare a pieno nelle tradizioni locali e quindi di optare per masi e agriturismi. Ce ne sono di tutti i tipi: dai più spartani a quelli a cinque fiori (qui li valutano così) con tutti i confort nonostante mantengano vive le atmosfere di un tempo. La differenza la faranno prima di tutto gli alimenti che trovarete a colazione, di norma prodotti dagli stessi contadini e allevatori del maso, come: frutti di bosco, yogurt, latte, miele, salumi, formaggi, pane, succhi di frutta. Moltissimi infatti hanno deciso di continuare il lavoro dei propri genitori o nonni e dedicarsi alla terra e agli animali; altri, si sono reinventati e hanno intrapreso ex novo questa strada. In entrambi i casi vi accorgerete, chiacchierandoci, come con orgoglio, portino avanti gesti, riti e storie che con passione amano condividere con chi soggiorna da loro.

Sono persone che sovente parlano il ladino e il tedesco, talvolta solo un italiano incerto. Il sud Tirolo infatti è una fetta d’Italia altra, davvero diversa da tutto il resto dello stivale con peculiarità tutte sue. Il tempo qui sembra avere un valore prezioso: è fondamentale quello dedicato al lavoro, duro, nei campi e nelle stalle, ma altrettanto sacro quello dedito al riposo. Difficile che troviate negozi aperti la domenica, e spesso anche il sabato pomeriggio: ci si gode la natura e la quiete della casa nel week end, d’altronde tutto ciò di cui si ha bisogno, lo si produce da sè e potrete farlo anche voi. Spesso nei masi è possibile aiutare a badare agli animali (mungerli, raccogliere uova, ecc), oppure trasformare le materie prime in ottimi prodotti: marmellate, sali aromatici, saponi, ecc. È una terra dove si produce molto e tutto di ottima qualità, ma solo rispettando animali e ambiente.

Funes infatti, il centro che dà il nome alla valle, può vantare il titolo di “Perla delle Alpi”, che viene conferito alle località impegnate nel turismo sostenibile. Inoltre, nel 2016, l’Associazione campi gioco e ricreazione ha dichiarato Funes primo comune a misura di bambino dell’Alto Adige.

Funes
In paesaggio nei pressi della chiesetta della val di Funes @ Simona Denise Deiana

Le escursioni per ammirare le Odle, la catena meravigliosa delle Dolomiti

La Val di Funes è una piccola porzione di territorio che si snoda per circa 24 chilometri, dalle maestose vette del Gruppo delle Odle fino ai vigneti della Valle Isarco a nord di Chiusa. E sono proprio queste montagne, maestose e affascinanti ad attirare qui molti amanti del trekking e delle scalate. Il panorama in valle è davvero suggestivo, gli aghi – Odle vuol dire questo – formati dalle vette sono un soggetto meraviglioso da fotografare e sui sentieri che si snodano su questi monti, le occasioni per immortalarle sono tanti. Molti dei percorsi partono dalla malga Zannes e sono adatti anche alle famiglie con bambini. Partendo da qui potete raggiungere le malghe, dove fare gustose pause gastronomiche, o dei rifugi. Il rifugio Genova si trova a oltre 2300 metri e per arrivarci avrete sempre le Odle a farvi compagnia. Se fate ancora un piccolo sforzo, di circa 20 minuti, arriverete al Col di Poma per fare foto ancora migliori, sempre se c’è il sole.


Un altro giro tra i più amati è quello chiamato delle malghe che segue il sentiero 6 sempre partendo da malga Zannes: in 3 ore circa di camminno e circa 400 metri di dislivello, incontrerete 3 malghe – Glatschalm, Gschnagenart (Casnago) e Geisleralm – che sapranno accogliervi al meglio. Non richiede particolare allenamento ed è ben segnalato, quindi adatto anche ai meno esperti. Assicurati, come sopra, i panorami incredibili.

Rifugio Genova val di Funes
Rifugio Genova raggiungibile con 2 ore circa di cammino da malga Zannes © Simona Denise Deiana

Tra sentieri da segnalare non può mancare il Sentiero natura Zannes: si tratta infatti di un percorso diverso perché pensato per persone speciali – disabili, bambini, anziani e famiglie per i quali è possibile “vivere” l’esperienza di un trekking tra queste meravigliose montagne in modo facile e senza particolari sforzi. Parte anch’esso dal parcheggio di Zannes, passa per vari prati, per il rifugio Kelderer Wiese, raggiunge la calcara e il bosco, per concludersi nuovamente al punto di partenza. La pendenza è al massimo dell’8 per cento lungo il tragitto sono state pensate delle stazioni di sosta e informazione chiamate per esempio “Montagne da toccare” e “Auditorio della natura” che forniscono informazioni, dati e numeri sul Parco naturale Puez-Odle e sulla natura e cultura paesaggistica della zona. Qui c’è un’altra attenzione: le scritte dei pannelli sono anche in Braille per facilitare la fruizione dei visitatori non vedenti.

Tra il bosco le montagne della val di Funes © Simona Denise Deiana

Cosa fare se piove in val di Funes

La pioggia è il grande spauracchio per chi va in montagna, specie se non si è abituati a quest’ambiente o è una delle prime esperienze. In una valle così poco mondana e turistica cosa si può fare se piove? Oltre a rilassarvi leggendo un bel libro, potreste, se avete deciso di soggiornare in un agriturismo o in un maso, aiutare i “padroni di casa” a cucinare o preparare qualche oggetto di artigianato, oppure scegliere per esempio di visitare una cantina locale dove viene prodotto uno dei vini tipici del luogo. Qui infatti prendono vita alcune ottime bottiglie: il Kerner è uno di questi, un vitigno coltivato nella confinante val Isarco, incrocio tra Schiava e Riesling, che deve il proprio nome al poeta tedesco Julius Kerner e potrete degustare nella Cantina della valle Isarco che si trova a Chiusa. Un altro ottimo vino da provare è il St. Magdalener, questa volta un rosso, molto bevibile prodotto soprattutto nei pressi di Bolzano.

Se invece è l’arte a cui volete dedicare un giorno di brutto tempo, andate a rifugiarvi al Monastero di Sabiona sopra Chiusa: ci si arriva con una facile passeggiata proprio dalla cittadina ed è una struttura davvero molto interessante e ricca di storia, tanto da venir chiamata l’acropoli del Tirolo.

Monastero Sabiona
Monastero Sabiona a Chiusa © LIVE-STYLE Agency

Sempre per una gita breve, non mancate di fare almeno uno scatto della nota chiesetta di San Giovanni in Ranui: si trova poco distante dal maso chiuso medievale di Ranuihof che conserva ancora oggi dei begli affreschi che illustrano scene di caccia. Per avvicinarsi e immortalarla, trovandosi su suolo privato, occorre pagare 4 euro e accedere attraverso un tornello. Ma c’è anche la possibilità di fotografarla da lontano in una zona adibita proprio per questo. Ultima opzione: soggiornare nel maso e farvi raccontare dalla famiglia proprietaria, la storia di questo luogo iconico della valle, in questo modo potrete visitarla anche all’interno.

Chiesetta di S. Giovanni in Ranui
Chiesetta di S. Giovanni in Ranui © Simona Denise Deiana

Per gli amanti del benessere, o dell’ozio assoluto, dei masi sono attrezzati per garantire alcuni servizi per farvi rilassare come sauna, bagni di fieno e latte. Ma se cercate un luogo dove dedicare un’intera giornata a voi stessi, potete, a solo mezz’ora da Funes, fare tappa in uno dei centri accoglienti e moderni che offrono piscine, idromassaggi, bagniturchi e ogni arte affine davanti a panorami davvero mozzafiato. Nella vicina Castelrotto (a dire il vero grazioso centro “oltreconfine” perché è già nel territorio dell’Alpe di Susi) per esempio Abinea può vantare una posizione incredibile che vi permetterà di nuotare davanti alla maestosità delle Dolomiti. Un’esperienza da non mancare.

 

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